Nuova sede Cormik spa | Michele Slaviero

Al di là delle necessità tecniche-impiantistiche e funzionali, che comportano sempre forti implicazioni negli ambiti produttivi, particolare cura, comunque, è stata prestata alle finiture in generale, sia che si tratti degli spazi più pubblici (atrio, sala meeting, uffici), che quelli più tecnici (sat, magazzini automatizzati). E stato inoltre completamento rifatto lo spazio esterno antistante il nuovo ingresso a partire dalla creazione di un nuovo cancello pedonale prospiciente la strada.
Una pavimentazione in doghe di legno individua i possibili percorsi che s'intrecciano con particolati inclinazioni ed enfatizzano le irregolarità del posizionamento degli immobili rispetto l'andamento del lotto.
Negli spazi ritagliati dai percorsi si sviluppa un giardino che alterna in sottozone a strisce parallele aree a verde ed aree in ciottoli di diversa tipologia. Un basso specchio d'acqua, che superficialmente scivola a lato completa l'arredo del giardino.

La bussola d'ingresso, con le pareti rivestite da immagini in macro scala di erba, annuncia un tema grafico che ricorre in diverse modalità nello sviluppo del progetto d'interni realizzato. In relazione all'attività dell'azienda legata al commercio di macchine per il giardino, il rimando agli elementi naturali è continuo: dalle doghe di legno che rivestono alcune pareti, alle strisce grafiche in diagonale o alle grandi forme ad “ogiva” come gigantesche foglie, che in più casi decorano le pareti, alle geometrie irregolari dei pannelli appesi a soffitto (foglie?, nuvole?).
Il continuo sviluppo di linee oblique, infatti, va letto come massima stilizzazione, astrazione o cifra minima dell'elemento naturale quali erba o albero.
Linee oblique da leggersi sempre contrapposta alla linea dritta dei componenti edilizi (strutture murarie, serramenti, impianti).
Il gioco della contrapposizione si ritrova ancora nell'uso dei colori a partire dall'arancione e dal rosso, colori dei principali marchi aziendali commercializzati dalla ditta.
La ritroviamo nei colori di sfondo delle grafiche suddette: dal marrone scuro al verde acido, dal nero profondo (della parete all'ingresso degli uffici al 1° piano) al vetro trasparente delle partizioni divisorie.
Contrapposizione si leggerà nell'aspetto esterno degli edifici laddove allo stadio dell'attuale studio di massima, gli edifici ad est si contrappongono all'edificio ovest.
Dritto/storto, chiaro/scuro, alto/basso, razionalità/naturalità, ordine/disordine.
L'idea progettuale, iniziata per una battuta del dirigente dell'azienda: “il rosso e l'arancio non stanno bene insieme!”, diventa spunto di ricerca, riflessione sull'antica e perenne sfida: tener insieme le diversità, la contrapposizione in una nuova armonia, in una non ordinaria unità.