Recupero dell'edificio storico denominato Villa Delfico

Menzione d'onore Montesilvano / Italy / 2010

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L’idea di recuperare la storica Villa Delfico ad un uso contemporaneo che le permetta di acquisire un ruolo rinnovato e di prestigio nel territorio è legata a doppio filo alla capacità di gestire una strategia progettuale orientata e stimolata dalle possibilità di utilizzo, gestione e coinvolgimento dei diversi attori locali: economici, sociali, imprenditoriali e culturali; tutti variamente interessati dalle dinamiche urbane della città adriatica e metropolitana che nel frattempo è cresciuta in ogni direzione, attorno ai manufatti e ai sistemi urbani dello scorso secolo.

Lo schema del progetto si articola su una strategia d’utilizzo bivalente. Il sistema che organizza e che tiene insieme la Villa, il Parco e i nuovi volumi si costruisce a partire da uno schema centrale che, richiamandosi alle strutture storiche delle ville e giardini della tradizione italiana assume l’asse centrale del lotto come direttrice principale e privilegiata su cui costruire la sequenza prospettica di spazi e volumi. In questo schema è stata prevista una grande fascia centrale che, partendo come piano inclinato alla quota del piano rialzato della Villa, attraversa tutto il lotto, inquadrando geometricamente e funzionalmente la sequenza degli spazi e dei giardini fino al volume del nuovo Centro Culturale. È altresì previsto un nuovo percorso longitudinale costruito lungo il confine sud-orientale del lotto che gestisce una serie di accessi trasversali. Questa fascia che collega direttamente la via Nazionale Adriatica con la Strada Parco permette di organizzare – e servire – una sequenza di spazi denominati Stanze che, intersecandosi con la fascia centrale principale, determina destinazioni di uso e di accessibilità distinte e modulabili nel corso della giornata. Dentro questo duplice schema sovrapposto si ricavano quindi le occasioni di organizzazione dei giardini e degli spazi aperti del Parco: dall’agrumeto agli orti, fino al Bosco Mediterraneo, previsto come ampia area di filtro nella parte terminale del lotto, oltre il Centro Culturale.

Questa strategia bivalente, ancor prima che negli assetti planimetrici, trova ragione e motivi di applicazione nella previsione delle funzioni e degli usi del progetto. A partire dalla duplice natura urbana dell’area – così come determinata dal contesto cittadino in cui si trova – il lotto in questione viene infatti considerato come un ‘ponte’ di connessione fra parti della città estremamente differenti: da una parte la dimensione più marcatamente urbana e metropolitana, lungo la Nazionale Adriatica nord sede di traffici, flussi e movimenti di scala ampia; da un’altra, lungo l’ex tracciato ferroviario (la cosiddetta Strada Parco) la dimensione locale, alla scala del quartiere in cui le dinamiche e le attività si conformano ad un uso dello spazio pubblico e semi-pubblico più ‘riservato’, circoscritto ad una fascia di utenti che potremmo definire ‘di vicinato’.
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    Project details
    • Year 2010
    • Client Comune di Montesilvano
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Multi-purpose Cultural Centres / Museums
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