Recupero di un Mulino ad acqua sui Nebrodi | calogero alongi

Per i mulini ad acqua oggetto del nostro progetto di questa parte dell’entroterra siciliano si ritiene quindi proponibile il loro recupero destinando al restauro complessi o edifici singoli particolarmente degni di nota per le loro caratteristiche storiche, ma soprattutto architettoniche ed etnoantropologiche.
Tale orientamento discende dalla consapevolezza che il restauro e talvolta, la conseguente “museificazione”, difficilmente coincidono con l’obiettivo principale di far rivivere la vita in campagna: creare nuovi posti di lavoro che possano essere mantenuti ed incrementati in un circuito itinerante di visitatori attirati da offerte commerciali differenziate, compatibili con le caratteristiche peculiari dell’ambiente recuperato.
Come accennato di seguito i mulini ad acqua che si vanno a recuperare e restaurare, sono costituiti da piccole costruzioni rurali la cui motivazione dell’essere recuperati risiede solo nell’ipotesi di essere riutilizzati dai proprietari che li hanno lasciati andare in malora, o dall’Amministrazione Comunale illuminata che programma e pianifica il proprio territorio, che in un contesto di turismo rurale che ne giustifichi l’utilizzazione, vede il proprio immobile come una potenziale fonte di reddito o come un ambito piacevole nel quale ritornare, sempre che il contesto offra un interesse economicamente accettabile.
Lo studio in corso condotto sul territorio delle Valle dell’Alcantara e la scelta operata sugli esempi meritevoli di approfondimento stanno conducendo, d’altronde, ad approfondire la problematica relativa alla scelta restauro/recupero.
Mentre le ricerche storiche, per quanto possibile approfondite, riportano in alcuni casi a datazioni degne di interesse, per contro, sia le pesanti modifiche apportate nel tempo, anche a causa, che le obbiettive possibilità di utilizzazione dell’immobile suggeriscono un recupero funzionale all’interno del quale salvaguardare con adeguato restauro gli elementi abbastanza integri o enucleabili dal contesto di superfetazioni ed alterazioni .
Date per scontate le premesse , l’obiettivo fondamentale della redazione dello studio per il Recupero e la Valorizzazione allo scopo didattico museale e turistico, dei mulini ad acqua esistenti nel Comune di Santa Domenica Vittoria (Valle dell’Alcantara) è opportuno non trascurare anche gli effetti indotti dalla loro riqualificazione sul patrimonio edilizio esistente .
L’obiettivo è la generazione e la diffusione di competenze funzionali allo sviluppo turistico del comprensorio, in quanto risulta evidente che a fronte di investimenti materiali è ugualmente necessario sviluppare le competenze, pubbliche e private, ad ogni livello gestionale, che siano in grado di affrontare e gestire il cambiamento e le attività connesse.
La Valle potrebbe, infatti, valorizzare le qualità ambientali ed artistiche del proprio territorio, incrementando l’apporto turistico ed utilizzando le ritrovate qualità didattico-museali come volano dell’incremento occupazionale, nei molteplici settori che gravitano attorno all’offerta turistica.
La valorizzazione del patrimonio edificato rurale riveste particolare importanza anche, sotto il duplice aspetto del loro valore economico: sia per l’uso cui sono destinati che per l’essere integrati in un contesto che, sempre più, può attrarre il visitatore la cui presenza è potenziale fonte di reddito.
L’obiettivo finale che il nostro progetto si propone di attuare un programma interdisciplinare di intervento sui mulini ad acqua quali effettive strutture produttive preindustriali, al fine della loro conoscenza e di quella del territorio su cui gravitano, della loro conoscenza prettamente scientifica, della loro tutela, salvaguardia, conservazione, fruizione e messa a reddito finale del bene.