Colle Granaro's Country House 2009

Pianella / Italy / 2009

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Colle Granaro’s Country House rappresenta la conclusione della prima fase progettuale di un impianto assai più articolato, che insiste su un area di 60 ettari, dislocata a tre Chilometri dall’antico Borgo Medioevale di Pianella (Pe), Abruzzo, ricco di imponenti palazzi e chiese di epoca settecentesca. Il piano generale è stato promosso in accordo con il comune della città e commesso allo studio, dall’Azienda Agricola unipersonale, Carlo Cuzzi, la quale ha curato e voluto la pubblicazione di questo primo step, che per maggiore comprensione abbiamo inserito in un quadrante già in fase di progettazione avanzata. Quest’ultimo è collocato nella parte più alta della tenuta e rappresenta il punto di arrivo dell’intero Complesso, esso si svilupperà in una area di poco più bassa, racchiusa da un querceto secolare, un lago naturale e un corso d’acqua costeggiato da olmi e alti pioppi. L’area è coltivata per il 90% ad uliveto, dal quale si estrae uno dei migliori oli d’Abruzzo, essa comprende anche delle vaste aree trattate a vigneto, che producono un vino di altissima qualità. Il Piano prevede oltre al sito polivalente nel quale è inclusa la Country House, un impianto sportivo, un maneggio, un vasto insediamento per il tiro con l’arco, la creazione di percorsi esplorativi, con aree di sosta attrezzate. Sono altresì in programma, impianti produttivi finalizzati alla creazione di alimenti biologici, quindi stalle, un piccolo caseificio, locali per la lavorazione di prodotti tipici locali. L’obbiettivo di questo intervento è quello di creare un polo intercomunale di attività turistiche, di diporto e produttive, che possa riqualificare una vasta regione di territorio, attualmente in uno stato di parziale abbandono.

Il progetto: quando vedemmo per la prima volta l’Invernadero di Barcellona nel film di Antonioni, Professione Reporter, e poi successivamente lo visitammo durante un viaggio nella città catalana, fummo assai colpiti dalla bellezza della trama delle superfici esterne e soprattutto, cosa che ci aveva impressionato nel film, di come quel sistema costruttivo così semplice disegnasse sugli oggetti e sulle persone che si trovavano all’interno, luci ed ombre sempre diverse; erano immagini frammentate, scomposte in un reticolo. Di recente, pareti listellate in legno, sono state spesso utilizzate dagli architetti, e alcune volte, abbiamo avuto modo di sorprenderci, di come l’uso delle trame lineari o di quelle forate può creare all’interno degli edifici un effetto di grande suggestione. Esso accentua un fenomeno che spesso è difficilmente riproducibile in un plastico o in un disegno e solitamente si manifesta in tutta la sua bellezza solo a edificio ultimato: quello dell’imprevedibilità della luce, che con i suoi infiniti cambiamenti e la sua differente intensità, plasma continuamente, materiali, superfici e i volumi. Come spesso accade in questo lavoro per una specie di principio di conservazione dell’energia, dopo alcuni anni, queste impressioni intrappolate tra i ricordi e le aspirazioni, hanno improvvisamente avuto l’occasione di tradursi attraverso una scelta costruttiva e formale, osservata tante volte con grande interesse, ma mai sperimentata. Infatti la galleria centrale che attraversa tutto il progetto, ed è la spina dorsale di un grande pettine, costituisce una passeggiata protetta, posta in quota, che si allarga in vari punti, creando degli spazi dove è possibile sedersi per leggere e prendere un caffè e dall’alto guardare il paesaggio circostante. Il suo involucro di listelli ancorati alla struttura metallica in Corten a doppia altezza, disegna al suo interno infiniti giochi di luci ed di ombre.

L’impianto: la planimetria nasce dalla giacitura di alcune preesistenze, che in una prima ipotesi si pensava di inglobare parzialmente nel progetto. Il percorso pedonale che attraversa i tre corpi di fabbrica, oltre ad essere un elemento unificatore e ordinatore del progetto, genera una spina le cui ali sono rivolte : rispettivamente a sud verso la campagna, e a nord verso una piazza. I corpi sono distribuiti da ballatoi, che oltre ad avere la funzione di accesso agli alloggi, sono anche dei percorsi che attraversano da una parte all’altra il progetto. L’intersezione tra gli edifici residenziali e la galleria, genera delle corti comuni, pavimentate e alberate. La tipologia abitativa, ha tre tagli: 30 duplex da 46 mq netti disposti a spina, tre duplex di 66 mq con una terrazza a sbalzo di 70 mq verso la valle, sei monolocali da 25 mq cadauno dal lato opposto. L’affaccio sulla piazza è stato destinato ad attività collettive, rispettivamente: un cocktail-bar al pian terreno della testata più a nord, un ristorante al secondo piano con una grande terrazza aggettante verso il parco e il cinema-teatro all’aperto. Le altre due testate sono destinate rispettivamente: a degustazione di vini e prodotti tipici locali e a show-room di artigianato abruzzese.

Oltre alle molteplici attività agricole sarà data l’opportunità agli appassionati sportivi di praticare: NUOTO /MOUNTAIN-BIKE/ IPPICA/TIRO CON L’ARCO/TENNIS/CALCETTO/CALCIO/COUNTRY VOLLEY/CORSA CAMPESTRE/ PERCORSO VITA / PALESTRA /SAUNA /BAGNO TURCO /MASSAGGI.
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    Colle Granaro’s Country House rappresenta la conclusione della prima fase progettuale di un impianto assai più articolato, che insiste su un area di 60 ettari, dislocata a tre Chilometri dall’antico Borgo Medioevale di Pianella (Pe), Abruzzo, ricco di imponenti palazzi e chiese di epoca settecentesca. Il piano generale è stato promosso in accordo con il comune della città e commesso allo studio, dall’Azienda Agricola unipersonale, Carlo Cuzzi, la quale ha curato e voluto la pubblicazione di...

    Project details
    • Year 2009
    • Client Coredil s.r.l.
    • Status Current works
    • Type Apartments / Sports Centres / Swimming Pools / Fitness Centres / Sports Facilities / Tourist Facilities / Bars/Cafés / Restaurants / Discos, Clubs / Private clubs/recreation centres
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