CHIESA DI SANTA CHIARA A PIAZZA ARMERINA | Mario Russo

Progetto di restauro e adeguamento liturgico della Chiesa di Santa Chiara a Piazza Armerina

Progettisti: Arch. Russo Mario e Arch. Candolfo Giuseppe

Relatori: Prof.ssa Arch. Teresa Campisi - Prof. Ing. Teotista Panzeca - Prof. Arch. Renata Prescia - Prof. Arch. Giuseppe Guerrera

La pianta della Chiesa presenta un’unica navata a sezione rettangolare e l’area presbiteriale a sezione quadrata con soffitto a cupola. Lo stesso modello iconografico lo ritroviamo in due vicine architetture che sono quella della Chiesa di S. Giovanni Evangelista, facente parte del complesso monastico benedettino prima e salesiano dopo, e l’ex Chiesa di S. Domenico annessa al Seminario Vescovile. A causa di un uso improprio dell’aula liturgica, adibita a palestra nella fase di insediamento dell’Istituto Magistrale nel convento, oggi l’aula si presenta spoglia di ogni decorazione e di quelli che dovevano essere i possibili altari minori originari sui prospetti laterali.

L’originario impianto trecentesco della chiesa ha probabilmente subito nei secoli delle modifiche apportate conseguentemente alla evoluzione della liturgia: tra la fine del quattrocento e gli inizi del cinquecento, possiamo supporre che il culto dell'Eucarestia come "presenza reale" fuori dalla celebrazione eucaristica che si stava affermando favorì lo sviluppo di decorazioni architettoniche e bassorilievi che trovavano posto sulle pareti dello spazio sacro; considerato che la Chiesa è intitolata a Chiara, Santa la cui iconografia, proprio in questo periodo, viene modificata in relazione all’Eucarestia.