Dolor y Gloria | Alberto Pizzoli

Villafranca di Verona / Italy / 2022

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La casa si trova nella campagna a sud di Verona, ai limiti di un piccolo paese circondato da frutteti ed edifici produttivi. Sono le proporzioni del lotto agricolo a guidare la direzione del progetto: l'intuizione, una volta individuate le distanze minime dai confini, è quella di tracciare il perimetro edificabile e distribuire le funzioni lungo questo limite, disegnando un grande vuoto centrale. La tipologia a patio genera una separazione netta tra la vita pubblica e la vita privata domestica, che diventa fondamentale all’interno di una piccola comunità. 



La casa / azienda agricola si inserisce all’interno del tessuto produttivo locale mantenendo un linguaggio industriale nella composizione della parte esterna. A livello materico, la struttura coincide con la finitura. Il tocco decorativo e caratterizzante è l’inserimento all’interno dei casseri di pannelli in OSB; quando il cemento viene gettato, si stampa a contatto con le tavole e prende sia la sfumatura calda del materiale, che i chiaroscuri dei trucioli all’interno. Il risultato è una superficie mimetica, che esalta il verde circostante. Le coperture e gli altri elementi accessori sono rivestiti in alluminio chiaro, con lo stesso tono delle sfumature del cemento.



La facciata principale è un limite, una barriera contrapposta alla strada di campagna. Entrare diventa il momento di scoperta di un ambiente interno equilibrato, costruito intorno a un vuoto.


Gli unici indizi di una destinazione d’uso abitativa sono il portico di accesso e il grande triangolo vetrato della copertura a doppia falda frontale, archetipo domestico. Attraverso questa trasparenza triangolare si percepisce anche il contrasto con il calore materico degli interni.



Sia i pavimenti che la struttura di copertura sono infatti realizzati in legno. La particolarità è l’utilizzo di doppie travi accoppiate, con interasse di 180 cm, che nascondono al loro interno i corpi illuminanti. Le grandi finestre scorrevoli a tutta altezza seguono la scansione strutturale per aprire tutta la zona giorno verso il patio. Gli unici elementi che organizzano lo spazio sono i mobili della cucina, progettata e costruita su misura. 


Grazie a questi ampi spazi aperti con il giardino interno come punto di riferimento, varcata la soglia di ingresso la distribuzione interna è subito molto chiara.



Il dettaglio principale che si scopre entrando nel patio è la scansione del muro ovest, che divide il giardino dalla strada di accesso carrabile. Gli elementi verticali si alternano a degli spazi vuoti a tutta altezza che danno ritmo alla lunghezza del muro, permettendo all’aria di entrare nel patio e generando un piacevole effetto di filtro con il verde circostante. 


La corte interna è pavimentata con pietra di Prun bianca nella zona adiacente alla zona giorno, nel corridoio di collegamento con il garage e in prossimità del muro di fondo, che presenta la stessa scansione verticale del muro laterale. Sopra questo limite, una copertura a falda singola inclinata rivestita in alluminio chiaro termina la composizione verso i filari di kiwi rimasti nel lotto, e ospita i pannelli fotovoltaici posizionati sopra l’annesso rustico.



La zona di abitazione è divisa dalla parte agricola della casa tramite un portico coperto, aperto al paesaggio e al patio interno e allineato alla piscina. Il bordo a sfioro è realizzato in pietra, posata a secco su piccoli supporti dello stesso materiale. L’acqua scorre sotto questi elementi pesanti, che sembrano galleggiare sulla sua superficie. 



Lo sfondo del giardino interno è un contrasto organico al tono neutro di tutti i materiali della casa. I due lati del patio non occupati dagli spazi abitati, a ridosso dei muri scansionati, ospitano due grandi aiuole in cui una composizione di piante esotiche alte si alterna a cespugli e piante officinali. L’effetto è un ambiente pacifico, un'oasi naturale che rende il patio un luogo incantato.


 

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