Casa 110 | Luca Zanaroli

Casa 110 - dal nome del numero di ulivi che circondano la proprietà - è caratterizzata da volumi semplici che richiamano le strutture geometriche di piccole masserie o edifici più rurali, collocati secondo esigenze pratiche ma anche nel rispetto dell'habitat. "Lavoro spesso in oliveti con  alberi millenari di grande pregio. La mia regola è di non toccare nessuno degli alberi durante la realizzazione. A volte possono essere piuttosto densi, quindi cerco di identificare quelli più importanti  e renderli parte del progetto  costruendo i miei volumi intorno a  loro".

Grandi finestre collocate in punti strategici incorniciano le vedute, mantenendo il contesto in costante dialogo con l'interno. Anche la luce  naturale correttamente dosata svolge un ruolo importante nel progetto. Se l'edificio ha un'esposizione a sud è importante che ci sia un albero per  filtrare la forte  luce solare  o  schermi artificiali per controllare la quantità di luce che entra in casa. L'altezza dell'edificio non supera mai gli alberi circostanti. "Ho grande rispetto per ciò che esiste e cerco di mantenere questa armonia, come se la struttura recente fosse sempre stata lì".

Seguendo un approccio ecosostenibile, l'obiettivo è sempre quello di utilizzare principalmente risorse rinnovabili e ridurre il consumo energetico. Pannelli fotovoltaici sono stati installati per l'utilizzo di energia da fonti rinnovabili, ma è soprattutto creando una struttura il più efficiente possibile dal punto di vista energetico, ovvero a basso consumo, che determina un basso impatto sull'ambiente. La scelta dei materiali e l'esposizione dell'edificio sono fattori chiave: in estate, limitando il surriscaldamento degli ambienti interni con ombreggiature, in inverno isolando adeguatamente la casa. Per quanto riguarda l'acqua, le superfici impermeabili del tetto consentono il recupero delle precipitazioni che vengono immesse in una cisterna e immagazzinate per l'irrigazione.

La luce, soprattutto quella naturale, è vitale per il proprio benessere ma non deve entrare forzatamente in casa. Ha bisogno di diffondersi  dolcemente, scegliendo colori e i materiali appropriati che non riflettono la luce e la assorbono delicatamente. "Uso le aperture sulle pareti verticali, ma amo anche la luce zenitale perché si diffonde in modo uniforme. Una relazione  simbiotica tra interno ed esterno e prospettive passeggere sono create da finestre contrapposte. Danno l'idea che l'edificio sia permeabile, non solo all'aria, ma anche alla vista. L'edificio sembra leggero, abbracciato dalla natura."

La stessa attenzione ai dettagli è riservata al disegno degli interni, come un'estensione dell’involucro architettonico. Molti arredi sono realizzati  su misura da artigiani locali. La cucina è in noce italiano. I divani in muratura hanno cuscini in un tono verde che richiama il colore delle foglie di ulivo. La lampada nella zona pranzo esterna, è stata realizzata su disegno da artigiani locali. "La Puglia offre così tanta abilità artigianale  che sarebbe sciocco non lavorare con loro. Il famoso km 0 vale non solo per i materiali ma anche per  le persone che lavorano qui". Lampade, sedie e poltrone dal design iconico della metà del secolo scorso e pezzi vintage aggiungono un tocco finale sofisticato. Le sedie Giotto Stoppino in acciaio cromato degli anni '70 sono state rivestite in tessuto color senape.