Attico a Bari | Luca Zanaroli

Ristrutturazione di un appartamento nel quartiere murattiano Bari / Italy / 2022

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L’appartamento si trova nel quartiere Murat a ridosso della città vecchia e a pochi passi da Via Sparano, l’arteria principale del cuore della città e considerata non solo la via dello shopping, ma il “salotto di Bari” dopo il suo restyling ultimato nel 2018.
Agli ultimi due piani di un edificio "ad angolo" costruito a metà del secolo scorso e completamente ristrutturato una decina di anni fa, l’appartamento si sviluppa su due livelli, caratterizzato da una pianta a L dovuta proprio alla costruzione dell’edificio all’angolo di due strade del quartiere muratiano. I padroni di casa cercavano un’appartamento più grande dove abitare con i loro tre figli. La nascita del terzo figlio li ha spinti a cercare un appartamento più grande, nel centro pulsante della vita cittadina ma a contatto visivo con la città vecchia e con il mare, sui quali si affaccia la grande terrazza all’ultimo piano. Originariamente l’appartamento era formato da due distinti appartamenti su due livelli sovrapposti, ma non collegati tra loro. I proprietari desideravano anche un grande spazio da poter condividere con tutta la famiglia e i numerosi amici.
La scelta piuttosto naturale è stata quella di destinare l’ultimo piano con la grande terrazza a zona giorno, mentre il piano sottostante a zona notte, con le camere da letto dei tre figli disposte su un lato e la camera padronale sul lato opposto. Tutte le camere da letto si affacciano su un terrazzo rivolto al mare e alla città vecchia, mentre le zone di servizio sono disposte sul lato opposto. La camera padronale ha una grande vetrata attraverso la quale è possibile avere una vista aperta sulla città, così come è possibile avere una vista del cielo attraverso un grande lucernario di due metri per due ricavato sulla terrazza soprastante dal quale si scorgono le palme collocate sul terrazzo.
Al centro delle due zone notte, un ambiente intimo destinato al gioco, allo studio e al relax funziona anche da “cerniera” con la zona giorno soprastante collegata da una scala inserita in un volume rivestito in lamiera di ferro nero calamina prodotta da De Castelli.
Questi volumi, così come quello che contiene il camino passante della zona giorno, definiscono anche la divisione dei vari spazi funzionali senza tuttavia racchiuderli o isolarli con elementi di chiusura, ma al contrario segnandone i passaggi in modo fluido, collegati visivamente da prospettive prestabilite attraverso setti e corridoi. Questi elementi assumono una dimensione quindi non solo funzionale del progetto ma anche formale, caratterizzata principalmente dall’uso del ferro come elemento materico e cromatico distintivo, sorte di quinte teatrali che definiscono le diverse inquadrature dello "spazio scenico” domestico.
Prospettive che si prolungano anche all’esterno attraverso le grandi vetrate, verso la città, ad inquadrare gli elementi emergenti dallo skyline, come la cupola liberty di palazzo Mincuzzi (foto di apertura) o il campanile della cattedrale di San Sabino nella città vecchia.
I materiali scelti per rivestire le superfici della zona giorno, in particolare quelli che definiscono la “scatola” (o involucro), i pavimenti, le pareti e il soffitto, sono in malta cementizia e in calce grigio-chiara; sono materiali poco o mediamente riflettenti, scelti per attenuare la forte luce (soprattutto estiva) che proviene dall’esterno, e distribuirla in modo uniforme sulle superfici più scure degli elementi puntuali collocati nello spazio. Questi elementi definiscono, per contrasto con i colori più chiari dell'involucro, i “luoghi" della vita comune, come l’isola della cucina in pietra venata nera proveniente dalla Turchia, il tavolo da pranzo (realizzato su disegno) in legno di rovere tinto nero, l’elemento che contiene il camino bifacciale in lamiera di ferro nero calamina, il vano scala che collega i due livelli sempre in ferro. Sulla parete opposta alle grandi vetrate sono stati realizzati dei grandi armadi contenitivi le cui ante sono state rivestite in rovere dai toni più scuri, così da “assorbire" la luce frontale e diretta proveniente dalla terrazza e restituirla attenuata all’interno dello spazio.
Alla zona notte, a cui si accede scendendo la scala come in una sorta di sottocoperta di una nave, si è voluta dare un atmosfera più intima, utilizzando per il pavimento un legno di rovere con tonalità grigio marrone per avere un controllo maggiore sull’abbagliamento della luce, e si sono utilizzati negli arredi (divano camaleonda di B&B e arazzo di Altai) colori decisi e saturi per riscaldare l’ambiente.
Il controllo della luce naturale attraverso l’utilizzo dei materiali utilizzati per le superfici (così come degli elementi di arredo) e dei colori, si è reso necessario, ed è stato determinante, anche per la scelta di non avere tende o frangisole alle finestre che potessero, in qualche modo, limitare la vista e la percezione della città dall’interno.

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    Project details
    • Year 2022
    • Work started in 2020
    • Work finished in 2022
    • Status Completed works
    • Type Apartments / Interior Design / Refurbishment of apartments
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