Masseria AuraTerrae | Bepi Povia

Polignano a Mare / Italy / 2023

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Il progetto


AuraTerrae: l’anima storica accoglie il futuro, per una masseria autentica, esclusiva, a emissioni zero


Grazie ad un sapiente progetto di recupero conservativo, un’antica masseria ricca di storia e fascino diviene un esclusivo luogo dell’anima, vocato al benessere. L’ intervento ha previsto l’adozione di tecnologie innovative perlopiù  nascoste e di impianti eco-compatibili, nel rispetto dell’identità storica e dell’ambiente in cui la struttura è inserita. Antonio Valentini, proprietario della struttura e Bepi Povia, Interior Designer e Paesaggista che hanno seguito i lavori insieme all’Arch. Giuseppe Domenico Sabatelli e Arch. Lucia Intini, ci guidano alla scoperta del progetto. 


LUOGO


Una magnifica posizione panoramica, nel cuore della Puglia più autentica e incontaminata


 “È la costruzione al servizio del paesaggio” come la definisce Bepi Povia, l’Interior Designer e Paesaggista che ne ha seguito il progetto insieme all’Arch. Giuseppe Domenico Sabatelli e Arch. Lucia Intini. La masseria AuraTerrae è poggiata su un colle che domina la costa che va da Mola di Bari sino a Monopoli e inserita armoniosamente in un incantevole paesaggio bucolico, con vista panoramica a 180° sul mare. Nello specifico, la masseria si trova a nord-ovest del Comune di Polignano a Mare, al confine con il territorio di Conversano, in provincia di Bari. 


STORIA


Una masseria agricola del 1600, costruita intorno ad una torre fortificata del 1400


Nei secoli, la struttura è stata più volte ampliata e rifunzionalizzata secondo gli usi e le esigenze del tempo. Per la sua posizione, la masseria è stata un punto di congiunzione fra i centri abitati costieri e interni e pertanto si presume che fungesse da rifugio per i viandanti di passaggio. Come testimonierebbe l’iscrizione lapidea rinvenuta nella struttura: la scritta latina tradotta con «Luogo di riparo per l’amico e per il povero» ne evidenzia per l’appunto la funzione storica di luogo di accoglienza per i viaggiatori. A prendersi cura dei viandanti erano con ogni probabilità i monaci contadini che abitavano la struttura nel periodo ed erano dediti alla preghiera ed alla coltivazione di orti ed erbe officinali. Intorno al 1800, la masseria è stata trasformata ed ampliata mediante l'aggiunta al blocco esistente di altri ambienti, tra cui un frantoio e un palmento (per il vino), in tufo di Gravina: in questo periodo è divenuta una vera e propria dimora agricola, alloggio per i braccianti agricoli ma anche residenza dei proprietari terrieri locali.


Tuttavia la sua storia pare essere più antica. La struttura nasceva come torre fortificata intorno al 1400: il primo blocco era composto da un blocco centrale "a torre", dalle mura di fortificazione alte 6 metri e dalla corte interna pavimentata in pietra.


A suo tempo, la costa pugliese pullulava di torri di avvistamento perché le popolazioni potessero difendersi dalle incursioni di turchi e macedoni.


A fronte degli attacchi, la masseria era il punto più sicuro dove scappare e trovare protezione. “L’intervento maggiore realizzato è stato quello di rifortificare la masseria ridarle ancora una volta l’identità di masseria “intra moenia”-dichiara Bepi Povia”. In caso di incursioni,  infatti, doveva avvenire tutto dentro le mura per potersi difendere in modo efficace. Lo conferma la corte dei limoni, ad esempio, che ospitava orti interni per produrre ortaggi e legumi come fonte di sostentamento.


CONCEPT PROGETTUALE


Un vero luogo dell’anima, vocato al benessere, in stile albergo diffuso


In virtù del valore intrinseco di autenticità, ogni intervento estetico ha dovuto tener conto delle peculiarità storiche e funzionali di una vera masseria agricola.


Il progetto di recupero conservativo ha riportato la masseria alla sua bellezza originale mantenendone invariata l’essenza di luogo dell’anima. “Un luogo che nasce per lo spirito ed il benessere dell’ospite, come già nel passato lo è stato verso il viandante, data la consistente presenza dei monaci contadini che già in epoca remota in masseria coltivavano essenze officinali per la salute” – come spiega Bepi Povia. Filosofia che ben esprime anche il claim scelto, “Alle radici del benessere”: una promessa di rigenerazione integrale, a partire dall’origine, la madre terra. Gli spazi veri ed autentici, seppur riadattati ai più moderni criteri di comfort, nel rispetto della struttura stessa e dello stile architettonico locale, hanno ereditato quell’armonia già esistente all’epoca della sua costruzione che la rende un luogo di pace e serenità. Già  dal portale di ingresso, l’ospite si sente immerso in un borgo agricolo fatto di strade, vicoletti, con più corpi di fabbrica posti a breve distanza tra loro, segno che già nel passato nel luogo aveva vissuto una comunità agricola.  Lo stile è quello dell’albergo diffuso, dunque le camere, tutte diverse e uniche, prendono vita in diversi spazi della masseria e delle sue pertinenze. 


CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE ELEMENTI STORICI


Un recupero accurato dell’esistente


Ogni parte della masseria è un recupero attento di ciò che già esisteva, compresi gli orti nelle antiche mura, la chiesa, le zone di accoglienza e il refettorio. Gli elementi storici più antichi rinvenuti sono stati preservati, anche laddove risultano poco funzionali, proprio per l’elevato valore storico, come ad esempio le molteplici iscrizioni lapidee che raccontano la storia del luogo. Alcuni elementi non si ritrovano più oggi, ma è stato facilmente intuibile come funzionava il sistema agricolo della masseria perché le aree hanno connotazioni ancora molto identitarie: come le mangiatoie identificabili grazie alla presenza di due pietre con un anello dove venivano legati gli animali; o l’opificio, oggi ristorante, che si presume fosse l’area di refettorio perché l’unico ambiente navato dove effettivamente i monaci si potevano riunire per la preghiera collettiva o la mensa. L’uso degli spazi è costantemente mutato nel tempo: nel passato infatti, tutti gli ambienti della masseria venivano convertiti e riconvertiti tutte le volte e nelle occasioni in cui era necessario; ad esempio per ospitare più animali, una ricchezza per la masseria o dar spazio al frantoio, come testimonia la grande macina in pietra recuperata nello spazio attiguo al refettorio. 


MATERIALI


Ovunque, la bellezza materica della pietra locale


Nel restauro sono stati utilizzati solo materiali locali, esenti da contaminanti chimici, nei canoni della bioarchitettura. La struttura è costruita interamente in pietra calcarea del luogo. Per la pavimentazione sono state utilizzate le famose “chianche”, lastre in pietra estratte e selezionate proprio dal sottosuolo della masseria durante i lavori.


USO DI LUCI E COLORI


Luci calde e soffuse e colori della terra: per un’atmosfera di quiete e benessere


Tutto nella masseria concorre a creare una piacevole atmosfera di quiete, serenità e benessere.


In termini di illuminazione, sono state scelte per gli spazi esterni luci fioche che richiamano il concetto del centro storico di notte; per gli interni sono state scelte luci molto calde che riproducono l'effetto delle vecchie lampadine a incandescenza, per ottenere ambienti riposanti, distensivi e accoglienti.


Lo stesso effetto viene ottenuto attraverso l’uso dei colori terrigeni, che con le loro nuance naturali infondono un’atmosfera calma, di intimità e comfort, creando una connessione armoniosa tra uomo e ambiente. 


IMPIANTI


Tecnologie nascoste ed eco-compatibilità


Rendere idonea ai moderni standard di servizio una struttura così articolata rispettando la sua identità storica non è stato semplice ed ha richiesto la dotazione di impianti sofisticati e importanti. Il progetto ha perseguito il chiaro obiettivo di tenere la tecnologia più nascosta possibile, senza mai lasciare elementi a vista: ad esempio, l’aria condizionata e  la climatizzazione sono stati portati al di sotto del piano di calpestio o, se al di sopra, sempre nascosti; il riscaldamento che corre nelle pareti e nel pavimento è nascosto ed elettrico, per favorire il risparmio energetico. In generale sono state adottate una serie di misure per ridurre l’impatto ambientale e contenere gli sprechi di risorse.


Optando per fonti rinnovabili, ai margini della masseria è stato realizzato un impianto fotovoltaico da 150 KW; e sono stati installati pannelli solari per produrre l’acqua calda sanitaria in determinati periodi; sono state adottate le pompe di calore e tutte le cucine sono  ad induzione. “Abbiamo scelto di adottare tutti sistemi elettrici per non utilizzare il gas- dichiara Antonio Valentini, proprietario della masseria. Questo ci consente di ridurre praticamente a zero le emissioni di CO2 e quindi di limitare drasticamente l’ inquinamento. Non è stato semplice congegnare il tutto, ma siamo molto orgogliosi di aver raggiunto questo importante obbiettivo”.


Dove si è potuto si è recuperato ciò che già esisteva, come spiega Antonio Valentini: “Abbiamo recuperato un’antica cisterna degli anni ‘50 costruita per l’approvvigionamento di acqua ad uso agricolo. La cisterna di 200 mq per quasi 8 metri di altezza presenta 3 piani: nel piano superiore abbiamo ricavato la piscina, sotto la piscina, trova spazio il vano tecnico con l’ impiantistica e ad al piano inferiore, il primo interrato, c’è la vasca di raccolta di tutte le acque”.


Per quel che riguarda l’acqua c’è un recupero pressoché totale, intorno al 95%: la rete di raccolta delle acque che vengono convogliate nelle cisterne è stata anch’essa nascosta.


Tutte le acque grigie vengono filtrate ed immesse in una cisterna comune dove insieme alle acque piovane vengono utilizzate per l’irrigazione del verde. 


SPAZI DEL GUSTO


Il ristorante “Mareincielo” con vista panoramica sul mare è stato ricavato dall’antico refettorio, la stanza dove si riunivano i monaci per condividere i piatti preparati con i frutti della terra. La pietra locale, con il suo fascino autentico e le luci soffuse, con eleganza e calore creano una piacevole atmosfera intima e raccolta, che esalta l’esperienza del gusto e la convivialità. Il forno attiguo permette la preparazione di autentiche specialità alla brace. Il dehor “Pietra e Fuoco” accogliente e accuratamente organizzato consente di godere della bellezza della natura circostante.


 


SPAZI WELLNESS


Le splendide piscine panoramiche


Ricavate da vecchie cisterne di accumulo, le piscine esterne disponibili per tutti gli ospiti sono due: la piscina panoramica e la piscina termale. La prima piscina, la più grande (150 mq) a sfioro si affaccia su Polignano a Mare; la seconda, più piccola (70 mq) con acqua riscaldata e a sfioro, si affaccia sulla suggestiva Abbazia di San Vito. Inoltre, sono disponibili 4 mini-piscine private esterne, con idromassaggio a integrazione di un blocco di camere. In totale superficie d’acqua particolarmente ampia, per rilassarsi e rigenerarsi!


SPAZI OUTDOOR


Le suggestive aree esterne e gli ampi spazi verdi per le esperienze sensoriali


La struttura dispone di molteplici spazi esterni con vedute indimenticabili, da vivere interamente dall’alba al tramonto. Dotati di arredi di pregio, accuratamente scelti e capaci di associare al meglio funzionalità ed estetica, gli spazi sono resi unici dai diversi complementi di artigianato tipico pugliese come ad esempio i pumi, le iconiche ceramiche decorative locali che adornano la masseria.


Eleganti targhe descrittive guidano alla scoperta dei luoghi di maggior interesse: come il Chiostro degli ulivi, con i suoi ulivi secolari, sul lato sinistro del viale d’ingresso, uno spazio carico di energia e suggestione che invita alla meditazione; il Giardino del belvedere sul lato destro del viale d’ingresso, che guarda verso il mare; o varcato l’arco d’ingresso, la graziosa Piazza del borgo e la Chiesetta antica. Ma anche la Corte, la piazzetta interna e la Terrazza Panoramica del bar ed altre incantevoli terrazze vista mare. O ancora la profumata e interna Corte dei Limoni che impreziosisce un blocco di camere centrali. Inoltre, la masseria è circondata da oltre a 24 ettari di terreno in cui gli ospiti possono vivere esperienze sensoriali e di benessere a contatto con la natura; oltre ad uliveti, vigneti, frutteti ed un boschetto, potranno visitare: l’Orto Amico, un orto biodinamico dove crescono armoniosamente diverse specie di piante, l’Agrumeto della Pace, area di immensa quiete che i monaci utilizzavano per la preghiera e lo studio ed il Giardino dei sensi, luogo dove crescono le erbe spontanee, in grado di stimolare tutti i sensi.


 


In collaborazione con Antonio Valentini, proprietario della struttura hanno seguito i lavori: Bepi Povia, Interior Designer e Paesaggista, insieme all’Arch. Giuseppe Domenico Sabatelli e all’Arch. Lucia Intini.


 


La proprietà


Masseria AuraTerrae è di proprietà della famiglia Valentini di Locorotondo (BA). A rappresentare la famiglia è Antonio Valentini. Imprenditore visionario e appassionato, cresce e si afferma nel settore delle costruzioni di pregio, raccogliendo con orgoglio l’eredità del padre, Giuseppe Valentini, uomo operoso e lungimirante che ha saputo distinguersi per eccellenza, dedizione ed etica, con un’attività edile di successo avviata negli anni’70. Dando seguito ad una passione innata per il settore del lusso, nel 2008 inizia una nuova avventura nel luxury wedding con l’acquisizione ed il restauro del Relais il Santissimo di Turi (Ba), una magnifica struttura storica, tra le location più richieste per i ricevimenti in Puglia. Forte del successo nell’ambito del banqueting di lusso, approda al mondo dell’ospitalità a 5 stelle con il recupero di quella che oggi è diventata la Masseria AuraTerrae.


 


Masseria AuraTerrae                                             


Viale Maringelli, 404


70044 Polignano a Mare BA

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    Project details
    • Year 2023
    • Work finished in 2023
    • Status Completed works
    • Type Country houses/cottages / Hotel/Resorts / Tourist Facilities / Interior Design / Building Recovery and Renewal
    • Websitehttps://www.masseriaauraterrae.com/
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