HOTEL ValPiccola | Remo Gavaz

Al fabbricato ad uso Turistico – Alberghiero, denominato Hotel ValPiccola , si accede mediante due viottoli: uno anteriore e uno posteriore al vicino albergo esistente: l’hotel ValGranda.  L’ accesso principale  avviene tramite il viottolo anteriore e da qui una comoda rampa porta all’ ingresso vero e proprio del fabbricato che avviene al piano primo. Il passaggio posteriore permette l’ingresso all’edificio senza grossi dislivelli e ciò consente la fruibilità della struttura ai portatori di handicap o alle persone anziane.  L’immobile è  fruibile ai vari piani mediante un ascensore, oltre ad un' ampia scala centrale del tipo a ballatoio che permette una facile distribuzione alle varie camere. Per motivi di sicurezza, è stata prevista una seconda scala esterna di metallo. La costruzione si sviluppa su tre livelli fuori terra oltre al piano del sottotetto. Al piano terra, nella parte anteriore del fabbricato, sono ubicate quattro unità abitative composte da monolocali. Le stesse sono direttamente accessibili anche dall’esterno del fabbricato e due di queste sono idonee ai portatori di handicap. Nella parte posteriore del fabbricato, sono ubicate le autorimesse oltre ad un deposito per gli sci e ad una centrale termica. Anche questi ambienti sono direttamente raggiungibili dall’esterno. Al piano 1° e 2° sono rispettivamente ubicate 6 unità abitative, delle quali: due ( a Nord – Ovest ) sono composte rispettivamente da bilocali (camera e soggiorno separati ) e 4 ( a Sud Est ) sono composte da monolocali. Tutte le Unità abitative sono munite di servizio igienico autonomo e di angolo cottura. Il piano del sottotetto comprende: degli spazi comuni con servizi igienici, un soggiorno con banco-bar e una stanza, oltre alla residenza dei titolari o del personale di servizio dell’albergo. Esternamente il fabbricato si caratterizza per la ricerca del rispetto delle tipologie tradizionali locali, alle quali fa fortemente riferimento, sia nella caratterizzazione che negli elementi di finitura esterni che sono stati eseguiti in legno larice non trattato, essenza con la quale tutto l’edificio, ad esclusione del piano terra, è stato rivestito. Per un migliore inserimento del fabbricato nel contesto,  si è scelto di lasciare le due facciate laterali  prive di affacci, perché la vista da aperture su questi lati sopratutto nei piani bassi, sarebbe priva di interesse, oltre a riprendere una caratteristica della tipologia  locale dei vecchi fienili, chiamati nella zona “Tabià”.
I due affacci principali sono invece molto permeati da aperture, visto anche che mirano verso i punti più belli del paesaggio circostante. Quello a Sud è maggiormente finestrato rispetto a quello a Nord anche per motivi di contenimento del consumo energetico.
La parte più caratterizzante l’intervento viene offerta dalla costruzione particolare delle falde del tetto, che oltre ad integrarsi volumetricamente con la struttura vicina , permette la fruizione visiva del Monte Civetta dal piano sottotetto, dando ai fruitori dell’ultimo piano la possibilità di godere in pieno, le bellezze della natura circostante. Alzandosi e aprendosi, le falde verso la montagna, instaurano un rapporto con essa, dando una importanza del tutto particolare alla struttura stessa .