Centro Parrocchiale | VZL Architetti Associati

Frigento / Italy / 2010

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Il tessuto edilizio del contesto in cui andiamo ad intervenire presenta tratti di normale modestia comune purtroppo a molti luoghi italiani. L’intento è allora di ricucire, riannodare, ricomporre in modo da svelare una trama che non è priva di episodi di limpida bellezza.

Le modalità architettoniche adoperate per configurare gli edifici di progetto sono quelle che alludono alla tradizione della piazza italiana. Ricomporre gli elementi, non solo formali, che hanno reso unico tale luogo diventa obiettivo principale.

Come si può ben immaginare, in tale ottica, l’edificio ecclesiastico acquista un valore incalcolabile: esso ne costituisce il cardine attorno a cui ruota tutto il resto.

La facciata, elemento iconico per eccellenza, trasmette in maniera immediata e chiara la natura dell’edificio. La forma ideata, senza indulgere in stucchevoli imitazioni del passato, suggerisce tramite calibrate inclinazioni archetipi senza tempo.

All’ingresso della chiesa, sul lato ovest, si apre lo spazio tradizionale del sagrato che regolato da rapporti equilibrati diventa luogo pubblico per eccellenza. Su di esso si affaccia, come contrappunto volumetrico dell’edificio ecclesiastico, la casa canonica che in tal modo regola e conclude tale evento spaziale. Percorsi idonei per dimensione e tipologia fungono da connessione con il tessuto urbano circostante offrendo prospettive e visuali significative.
Dalla strada provinciale, sul lato nord-est, la chiesa è elemento riconoscibile sia per la verticalità del campanile che per la massa della zona absidale. L’accesso dalla strada è regolato da un spazio adibito a parcheggio e da due percorsi che fiancheggiamo l’edificio della Chiesa.

Una piazza bassa, situata ad un livello inferiore rispetto al piano della chiesa, arricchisce ulteriormente il progetto esaltando i volumi del campanile e della zona absidale. La piazza che si è configurata permette quindi l’ingresso al salone parrocchiale e alle aule per la catechesi.

I materiali ed i colori adoperati sono strettamente funzionali al programma illustrato. L’uso prevalente del mattone faccia a vista conferisce un carattere unitario all’intero complesso

La chiesa di progetto è una chiesa orientata. Pur se limiti e la conformazione del lotto hanno suggerito una forma rettangolare con orientamento nord est - sud ovest, le scelte spaziali e funzionali obbediscono all’orientamento che la tradizione ed il simbolismo vogliono in direzione est-ovest.

L’incrocio tra queste due geometrie genera, caratterizza e regola il volume della chiesa. La diagonale orientata informa il parallelepipedo puro che al suo incontro si apre, si piega, si vivifica. Su tale traccia si dispongono gli elementi distintivi dell’organizzazione liturgica. La posizione di ogni arredo acquista quindi valenza in sè e in relazione peculiare con gli altri.

Ne scaturisce, quindi, una riconoscibilità immediata di tutte le parti fin dall’ingresso nell’aula liturgica. Lo sguardo è focalizzato in primo luogo verso l’altare e subito dopo sul tabernacolo e sull’ambone. L’obiettivo, è stato quello di creare un complesso organico, dove elementi materiali e spirituali avessero ragione in sé stessi e nelle relazioni reciproche, con la consapevolezza che ogni elemento avesse carattere di teofania, cioè capace di rivelare l’infinità di Dio.
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