La Petite | 2022 | DEFERRARI+MODESTI

La Petite apre a Firenze nel 2013, nei pressi dell’ottocentesca piazza della Repubblica, in pieno centro storico tra il Duomo e piazza della Signoria. I due committenti sono due fratelli e giovani imprenditori di una famiglia di ristorato- ri, e desiderano realizzare un locale rivolto a un’utenza locale, non solo turis- tica e internazionale. Il progetto degli interni viene curato dallo studio DEFER- RARI+MODESTI, che traduce le dimensioni ridotte del locale in uno spazio raccolto, ma al tempo stesso funzionale, allestito con elementi fortemente riconoscibili.

Nel 2021 La Petite si amplia ed estende le proprie attività, sfruttando gli spazi adiacenti al locale, finora occupati da una seconda attività di ristorazione degli stessi proprietari. La progettazione dello spazio è stata sviluppata con Filippo Mannucci Design, lo studio Deferrari+Modesti ha proseguito con lo sviluppo del progetto definitivo, esecutivo e della direzione lavori.

L’intervento recupera la sala confinante con il piano terra del locale esistente. Si tratta di uno spazio ampio e luminoso, collocato su un angolo dell’edificio, quindi aperto su due lati tramite tre grandi porte finestre. L’ampliamento del locale permette ora di accogliere oltre al vasto pubblico della vita notturna, anche la clientela e le attività delle ore diurne. Il concept di progetto tiene assieme questa duplice realtà, immaginando uno spazio allestito per funzioni eterogenee tra loro, secondo una fascia oraria dilatata.

La sala è organizzata in quattro zone distinte. A fianco della parete interna, è disposto un ampio divano, dalla dimensione conviviale, che agisce nello spazio come dispositivo catalizzatore, grazie al brillante color senape del tessuto che lo riveste. Lungo la seduta, sono disposti dei tavolini realizzati su disegno, il cui meccanismo permette di alzare o abbassarne il ripiano, a seconda delle attività e delle ore; se per un pasto durante il giorno o per un cocktail alla sera.

Gli altri tre salottini sono collocati in corrispondenza delle porte finestre, che sono state disegnate con un telaio in grado di impacchettarsi sui lati, per consentirne la totale apertura. Ciò consente di vivere lo spazio interno al pari di quello esterno.

I nuovi interni sono allestiti con elementi di richiamo al progetto originario, come nel caso della parete in travertino, realizzata su disegno dello studio. Si tratta di un intervento riconoscibile nello spazio, risultato di una precedente ricerca sul tema delle sculture parietali nel mondo dell’arte e sui paramenti murari del contesto urbano fiorentino. Alle spalle del divano color senape, un grande specchio, dalla geometria articolata, fa percepire la sala ancora più ampia tramite il gioco delle riflessioni.

Si riprende poi l’uso del tappeto vinilico, già utilizzato nella sala al primo pia- no, disegnando dei tappeti che delimitano e sottolineano i vari salotti.
Il ferro, elemento principale della scala, continua ad essere elemento ricor- rente nello spazio: nei profili della parete in travertino, nelle strutture dei tavoli, nella struttura degli sgabelli, mentre il rovere affumicato usato per i piani dei tavoli alti e bassi, così come per gli sgabelli e le sedute, conferisce un’atmos- fera moderna, ma soprattutto calda.

Due tavolini di differente altezza, con piani in diverso materiale (travertino e rovere) e struttura in tondini di ferro, costituiscono l’elemento centrale di ogni salottino. La differente altezza dei piani nasce dalla necessità di rispondere alle diverse esigenze di fruizione durante il giorno e la sera: piani di appoggio più alti, adatti per un pranzo veloce, quelli più bassi per creare un’atmosfera lounge.

Il progetto della luce è stato curato dallo Studio Massimo Iarussi, che proget- tato e impostato una serie di scenari luminosi, in relazione alle diverse fasce orarie e al tipo di attività che si svolgerà. La sala è attrezzata anche di appli- que a parete, con lo stesso modello già disegnato per la saletta esistente al primo piano.