Progetto di restauro e valorizzazione della Rocca dei Tempesta a Noale (VE) | patrizia valle

Il progetto di restauro della Rocca dei Tempesta a Noale, che abbiamo iniziato nel 2006 e continuato nel 2008, è poi proseguito circa dieci anni dopo con  il contributo  dell’architetto Tuia Giannesini.

Il restauro del terzo lotto della Rocca di Noale riguarda in particolare  il margine meridionale  del monumento, pericolante e transennato da molti  anni, data la sua pericolosità, come si evince dai rilievi fotografici eseguiti durante le varie fasi del progetto. Il primo del 2008 mostra una situazione di avanzato dissesto delle murature, che è andata a mano a mano peggiorando negli ultimi anni.

La prima fase del III lotto, ha riguardato il recupero e messa in sicurezza del perimetro meridionale, tra la torre sud e la torre ovest, “la Scura e la Chiara ” che sono state restaurate nel  precedente intervento di recupero di tutta parte antica e originaria del Palazzo dei Tempesta.

La nuova scala di accesso al primo piano della torre ovest, realizzata con una struttura in acciaio, gradini in  legno di iroko e parapetto in acciaio Corten, si prefigura come il primo di una serie di interventi che dovrebbero consentire l’accessibilità alle  2 torri ovest ed est, restaurante nel corso dei lavori del secondo lotto.

La reintegrazione dell’immagine della porta posta a mezzodì della Rocca non è stata una ricostruzione filologica, mancando i dati storici necessari, quanto più si è voluto puntare alla reintegrazione della sintassi della fortezza.

Sono stati usati materiali contemporanei, leggeri e semplici quali l’acciaio corten e i laterizi a pasta molle, sulla scorta della  lettura e reinterpretazione  dell’esistente per completare e dare unità alle preesistenze, nel progetto di restauro della Rocca dei Tempesta. Ancora una volta è stato risolto il tema della reintegrazione della lacuna attraverso un linguaggio contemporaneo che diventa tessuto connettivo tra organi vitali, le due torri, la Chiara e la Scura,  ed è un atto restaurativo che vuole  assumere una commisurata creatività.