LNZO | PLUS ULTRA studio

Arches & Patterns Milan / Italy / 2023

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Un appartamento affacciato sui tetti della Milano storica, a due passi da S. Ambrogio, tra via Lanzone e via Camminadella, riorganizzato per le esigenze di una giovane famiglia con una passione per i classici del design. 


​Il progetto si è sviluppato come la ricerca di un equilibrio tra tensioni opposte: quella di evocare la storia e l’anima della casa e quella di costruire nuove geometrie con accenti grafici e materici contemporanei.


L’appartamento si trova all’ultimo piano di un edificio anni Cinquanta, accessibile attraversando l’atrio e il cortile di Casa Volonteri dell’arch. Giuseppe Sommaruga.


Lo stato di fatto si presentava come una sequenza di ambienti priva di una gerarchia chiara. Il progetto è quindi partito dall’idea di ridare ordine all’organizzazione funzionale e spaziale, sia attraverso un layout più pulito che attraverso la definizione di una nuova atmosfera definita anche da una specifica palette di materiali e colori. Alla collezione di alcuni classici del design, già di proprietà dei clienti, sono stati selezionati e affiancati alcuni pezzi contemporanei.


L’approccio è stato quello di approfondire la filosofia di progetto degli autori degli oggetti iconici, cercando con ciascuno di essi un dialogo da sublimare nel progetto di un “ambiente” che li accogliesse ma allo stesso tempo ne fosse il contrappunto, rinunciando all’idea di costruire un contenitore neutro dove “esporli” o, al contrario, volesse porsi in concorrenza con loro.


L’impianto originario prevedeva due ingressi contrapposti che rendevano lo spazio del soggiorno una zona di passaggio. Nel nuovo layout si è scelto di mantenerne uno solo, valorizzando uno spazio che disimpegnasse la zona living attraverso due aperture ad arco, reinterpretando l’attitudine di Caccia Dominioni che scriveva “L’ingresso diretto in soggiorno non lo amo perché non riserva sorprese”. La carta da parati dell’ingresso, un gradiente di linee verticali sui toni del verde e del giallo, riprende le boiserie degli spazi comuni del condominio, rafforzando il carattere e la funzione dell’ingresso come luogo di mediazione tra sfera pubblica e privata.


Dal lato del soggiorno l’ingresso è leggibile come un volume caratterizzato da una specifica cromia al cui interno si intravede il rivestimento in carta da parati che lo copre interamente, avvolgendo anche le ante di un armadio guardaroba a scomparsa. Dettagli in ottone richiamano puntualmente il carattere dell’immobile tipico di quel professionismo colto che ha segnato l’architettura milanese del dopoguerra. La maniglia “Cono” disegnata da Gio Ponti, è un omaggio a uno dei maestri di quella tradizione. Anche la scelta della lampada (l’applique Flos IC light di Michael Anastassiades) ricorda l’illuminazione degli ingressi milanesi, ma con linee più essenziali e maggiore domesticità. 


La zona giorno è stata progettata in modo ampio e fluido ma con angoli dedicati a specifiche attività: pranzo, conversazione, lettura e ascolto musicale (il committente ha una piccola collezione di dischi e libretti d’opera). Parte integrante della nuova zona giorno è la cucina, che affaccia sul soggiorno attraverso una grande vetrata in acciaio verniciato realizzata su misura.


La cucina è concepita come un’estensione fluida del living in cui le azioni di “vita”,  “preparazione dei cibi” e “convivialità” si svolgono senza soluzioni di continuità visiva, mediati unicamente da un diaframma vetrato trasparente che diventa la tela immaginaria su cui presentare una composizione geometrica di disegni ad arco in un approccio grafico che dialoga con i pattern e le tinte della carta da parati dell’ingresso e le sue geometrie.


Ogni componente è caratterizzata da un colore o un pattern che ne rafforza l’identità volumetrica, rovere tinto per le colonne, bianco per le basi e giallo pallido per i pensili. L’isola centrale, realizzata come un monolite in terrazzo, è l’elemento di sintesi di questa palette; le sfumature di verde presenti tra gli aggregati riprendono i toni della vetrata e del volume d’ingresso, creando sottili rimandi tra un ambiente e l’altro.


Nel soggiorno, affacciato su un lungo e stretto terrazzo ricavato nella falda del tetto, anche l’illuminazione artificiale è stata oggetto di un attento studio: le ampie gusce tra pareti e soffitto, in parte già presenti, sono state sfruttate come elementi riflettenti per un’illuminazione indiretta con strip led poste sulla cornice in gesso che corre lungo tutto il perimetro; l’iconica lampada Arco, usata secondo la sua concezione originaria, illumina e arreda la zona pranzo.


Anche nella cucina l’illuminazione indiretta, posta sopra gli arredi, è affiancata a due lampade a sospensione che pongono l’attenzione e riprendono le geometrie dell’isola e del tavolo.


Una porta rasomuro separa il soggiorno dalla zona più privata, composta da due camere, uno studio, due bagni e un ambiente lavanderia, e distribuita da un corridoio centrale inframezzato da un’apertura ad arco. Il nuovo layout razionalizza e ottimizza uno stato di fatto che risultava labirintico e caratterizzato da spazi di disimpegno multipli.


L’eterogeneità dei pattern, dei materiali e dei colori ha comunque continui punti di rimando. Ad esempio, gli ambienti “umidi” della casa presentano tutti un pattern ricorrente a terrazzo, declinato secondo cromie differenti, più complesse in cucina (aggregati di tre colori) e più semplice nei bagni (aggregati gialli, o rossi).


I toni caldi dei tetti di Milano e degli intonaci colorati che accompagnano l’affaccio delle finestre della zona giorno, vengono introiettati e portati all’interno nella zona notte, per costruire un'atmosfera calda e domestica. La camera padronale è stata progettata come un volume puro - caratterizzato unicamente dal colore - che accoglie al suo interno un letto a baldacchino dai profili essenziali, quasi ad alludere ad un altro “spazio nello spazio”. Per lasciarlo unico protagonista dell’ambiente si è scelto di celare gli abiti all’interno di una cabina armadio la cui presenza si intuisce solo da una porta a scomparsa nella parete.


Il bagno padronale è modulato sulla stessa gamma cromatica ma con il recupero di un tono freddo nella ceramica a parete: a terra un terrazzo rosso-terracotta, le cui tinte tornano nello smalto e nel colore dell’arredo; a parete un formato verticale sui toni del verde-grigio pastello. Anche in questo caso alcuni dettagli grafici neri contrastano con la palette cromatica tenue. La grande specchiera, realizzata su disegno con luce integrata, moltiplica l’effetto della luce naturale e allo stesso tempo amplia visivamente lo spazio.


L’altro bagno, pur nelle sue dimensioni contenute, è concepita come una stanza nella stanza. Una prima zona è caratterizzata da un perimetro bianco con tre aperture ad arco: una nicchia contenitiva che si riflette nella specchiera ad arco, anch’essa un’apertura illusoria che amplia lo spazio; e una terza apertura, più ampia, che separa da un’alcova in cui è celata la vasca da bagno. Quest’ultima è caratterizzata dalla cromia intima e avvolgente del giallo. Il soffitto azzurro che risvolta sulle pareti lega le due aree e racchiude il volume. Il pavimento è caratterizzato da una ceramica grigio-blu mentre la pareti sono rivestite in terrazzo giallo, con degli elementi a contrasto neri che ne sottolineano graficamente le geometrie.


Lo studio e la cameretta, che ha accolto un nuovo arrivato a pochi giorni dalla chiusura del cantiere, sono stati progettati come ambienti in armonia cromatica con il resto della casa ma con un più alto grado di libertà, così da poterne adattare l’uso nel tempo secondo l’evolversi delle esigenze della famiglia e disporre liberamente gli arredi al loro interno.


Il racconto della casa, si snoda fluido tra un ambiente e l’altro guidato da diverse linee di continuità: da un lato le geometrie curve e morbide, sviluppate in senso volumetrico nelle aperture e grafico negli arredi; dall’altro l’alternanza di colori e pattern che, se da un lato ritornano per delineare specifiche funzioni (bagno, cucina, zone umide), dall’altro presentano un filo continuo che accompagna la scoperta dei diversi ambienti.


 


Ph. Federico Villa


 


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LIVING: https://living.corriere.it/case/new-classic/casa-130-mq-milano-ingresso-plus-ultra/



ELLE DECOR: https://www.elledecor.com/it/case/a45905440/appartamento-bellissimo-zona-santambrogio-milano/



ATTITUDE: https://www.attitude-mag.com/en/blog/all/2023-10-23-arcos-e-padroes/



PLATFORM: https://www.plusultra-studio.com/_files/ugd/69a0a9_1150f9a759ed484d9efebc062cfe0f44.pdf


ARQA: https://arqa.com/en/architecture/arches-and-patterns.html


HOME WORLD DESIGN: https://homeworlddesign.com/arches-and-patterns-apartment-in-milan-by-plus-ultra/


STIRWORLD: https://www.stirworld.com/see-features-arches-and-patterns-a-milanese-mosaic-of-20th-century-design-masterpieces

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    Project details
    • Year 2023
    • Work started in 2022
    • Work finished in 2023
    • Client Privato
    • Contractor Edildesign
    • Status Completed works
    • Type Apartments / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Furniture design
    • Websitehttps://www.plusultra-studio.com/lnzo
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