Restauro e rifunzionalizzazione del complesso monumentale "Maison Lostan" in Aosta a sede della Soprintendenza e riqualificazione di Piazza Caveri

Il complesso monumentale denominato “Maison Lostan” e la vicina Piazza Caveri sorgono nel centro storico di Aosta in parte dell'area anticamente occupata dal foro romano. Prima dell’intervento il complesso risultava frammentato in diverse proprietà, parzialmente usato per abitazioni a basso reddito e piccole attività artigiane e pesantemente alterato da interventi contrastanti e disordinati che hanno contribuito a produrre dei dissesti di tipo strutturale.

Il recupero del complesso è inserito in un progetto più ampio che coinvolge la riqualificazione urbana della piazza antistante e delle vie limitrofe. La connessione tra la fabbrica antica e la piazza avviene attraverso il passaggio nel cortile, vero e proprio elemento di connessione urbana.

Il progetto ha previsto interventi volti a conservare le caratteristiche fondamentali del manufatto storico, mediando l’inserimento delle nuove destinazioni d’uso, tramite l’utilizzo di procedimenti, materiali e componenti compatibili con le finalità di conservazione e tutela, come l’inserimento di partizioni “tutto vetro” tali da separare le postazioni di lavoro preservando però la lettura della spazialità interna.

L’esigenza di una superficie di archiviazione pari a 1000 ml ha richiesto la realizzazione di un ampliamento ipogeo delle strutture storiche, con due livelli interrati in corrispondenza del cortile centrale. Il cortile e la piazza sono stati scavati per l'inserimento in interrato dei nuovi archivi e delle centrali tecnologiche.

La copertura è stata completamente rinnovata e la sua progettazione ha dovuto rispondere all’esigenza di coprire luci + elevate (oltre 10 m) senza precludere il pieno utilizzo, con strutture complesse in acciaio e legno, dei livelli più alti. Le nuove strutture sono state realizzate prevalentemente con carpenteria metallica e lignea.

Per rendere pienamente fruibili e collegare le diverse ali del complesso sono stati progettati due nuovi collegamenti verticali. La scala principale del settore nord-est, costruita in carpenteria metallica e piani in legno di rovere, è appesa dall'alto per mezzo di un sistema di tiranti regolabili in acciaio e connette tutti i principali livelli del progetto, dagli interrati adibiti ad archivio sino al terzo piano. Accanto ad essa è stato installato un ascensore interamente vetrato.

L'edificio conserva particolari architettonici di grande interesse come il portale lapideo d'ingresso alla torre ovest, le bifore crociate in pietra, numerosi solai lignei del piano nobile e un loggiato su tre livelli che caratterizza la facciata sul cortile principale.

Il piano terra della manica nord-ovest è stato mantenuto come spazio di visita archeologica sulle rovine del porticato forense. Il progetto ha messo in valore le emergenze archeologiche creando un percorso archeologico libero che segue il concatenarsi degli ambienti, resi fruibili mediante affacci e passerelle.

Per il loggiato del piano nobile, così come per la Magna Aula, la sala del camino e la piccola stanza con volta a ombrello sono stati realizzati interventi di restauro mirati alla conservazione degli intonaci di pregio e, dove presenti, degli elementi pittorici. Nel loggiato è stata ricollocata in opera la pavimentazione originale in pietra.

Nell’adiacente Piazza Caveri, nuovi percorsi creati attraverso passerelle e aree pavimentate, permettono di passeggiare tra i resti del colonnato e delle botteghe. Per la riconformazione della piazza è stato realizzato un importante sbancamento con movimentazione del terreno, finalizzato alla formazione di declivi naturali per riportare in luce e valorizzare le testimonianze archeologiche ancora presenti. L'intervento ha previsto la sistemazione a verde di una parte consistente della piazza. Tale elemento si configura come un "solco verde" che mette in comunicazione la città attuale e la città romana.

Pubblicazioni: CASABELLA n. 902, ottobre 2019 e OFARC n.150 anno 2019