Centro Piacentiniano

The project proposes work in continuity with the place by redesigning the set of spaces in the form of a large urban park, structured according to bands parallel to the axis of the Sentierone: the greenery of the new con- tinuous park intertwines with the axes of Palazzo Frizzoni, Porta Nuova, of the Theater, of the Donizetti Monument, strengthening the network of signs already present and still capable of reaffirming the characteristics of the modern center of the city. In shape and layout the new parterres do not seek a new order in contrast with the existing one, but take on the signs of the stratified city as a plot on which to weave simple extrusions of soil inhabited by the colors of the vegetation. The well in Piazza Dante, the stone carpet of the Theater, the flowerbeds under the horse chestnut trees of the Sentierone constitute the elements of the project. These are small signs capable of communicating with the large scale of the monuments and urban spaces along which they exist. The Quadriportico, the church of San Bartolomeo, the Donizetti the- ater, the Torre dei Caduti and the other buildings of the Piacenza Center thus find themselves crossed by a very fine web of signs that propose a delicate story, on an idea of the city, suspended in the greenery among the stones.

Architects:

Gianluca Gelmini (CN10Architetti)

Mariola Peretti

Luigino Pirola (SAP)

Simone Zenoni

Elena Franchioni

Carlo Peretti

[IT]

Il progetto propone un lavoro in continuità con il luogo ridisegnando l’insieme di spazi in forma di grande parco urbano, strutturato secondo fasce parallele all’asse del Sentierone: il verde del nuovo parco continuo si intreccia con agli assi di Palazzo Frizzoni, di Porta Nuova, del Teatro, del Monumento a Donizetti, rafforzando la trama di segni già presenti e ancora in grado di riaffermare i caratteri del centro moderno della città. Nella forma e nella disposizione i nuovi parterre non cercano un nuovo ordine in contrasto con quello esistente, ma assumono i segni della città stratificata come trama su cui intrecciare semplici estrusioni di suolo abitati dai colori della vegetazione. Il pozzo di Piazza Dante, il tappeto di pietra del Teatro, le aiuole sotto gli ippocastani del Sentierone costituiscono gli elementi del progetto. Si tratta di piccoli segni in grado di dialogare con la grande scala dei monumenti e degli spazi urbani lungo i quali insistono. Il Quadriportico, la chiesa di San Bartolomeo, il teatro Donizetti, la torre dei Caduti e gli altri edifici del Centro Piacentiniano si ritrovano cosi ad essere attraversati da una finissima trama di segni che propone un racconto deli- cato, su un’idea di città, sospeso nel verde tra le pietre.

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Il progetto è nato da un concorso internazionale bandito dal Comune di Bergamo nel 2017.

Conoscere la città, la sua storia i suoi caratteri e le contraddizioni che inevitabilmente la abitano ci ha permesso di proporre soluzioni che in una certa misura erano già dentro il tessuto, erano già parte di una trama che abbiamo cercato di ricucire ed estendere.
 
Prima di tutto è stato importante compiere un’attenta lettura dell’esistente, in particolare di tutte le tipologie di pavimentazione, le forme, i materiali e i colori del Centro Piacentiniano. Abbiamo costruito una mappa dalla quale siamo partiti per ridisegnare gli spazi, i percorsi e le aree verdi, proponendo in alcuni casi la continuità con la situazione preesistente, in altri un cambio di visione.
 Gruppo di progettazione

Il progetto parte dall’idea di realizzare un grande parco urbano, ricco di verde, alberature e spazi per abitare e vivere la città. Abbiamo ridefinito l’architettura della linea di terra costruendo un “edificio” alto 50 cm, largo 90 metri e lungo 400.
 
L’architettura in generale rappresenta sempre un atto da condividere, l’architettura dello spazio pubblico lo è ancora di più, perché riguarda il disegno di spazi che tutti abitano e percorrono ogni giorno. Per questo motivo il nostro progetto si confronta con una dimensione collettiva che oltre a evocare attraverso forme e materiali, deve essere utile, piacevole, comoda e sicura.