Centro direzionale Napoli | MÈTI Architettura

Contesto

Il centro direzionale di Napoli (o CDN) è un insieme di moderni grattacieli che, sorti nel quartiere di Poggioreale, a ridosso della stazione di Napoli Centrale, costituiscono un'intera cittadella. Progettato dall'architetto giapponese Kenzō Tange, l'intero complesso è stato completato nel 1995. È il primo agglomerato di grattacieli ad essere stato realizzato in Italia e in Europa meridionale.

Il centro costituisce una delle più estese e importanti opere cittadine realizzate negli ultimi decenni. Ispirato alle idee di Le Corbusier[5], rappresenta un primo positivo esempio di separazione netta tra traffico automobilistico sotterraneo e area pedonale superficiale.

Richieste della committenza

Il blocco oggetto di intervento presenta pesanti problematiche in termini di efficienza energetica, climatizzazione e costi di gestione. La richiesta della committenza, in questo caso il condominio, è quella di intervenire sull’immobile con un intervento organico volto a limitare le dispersioni termiche, migliorare il comfort degli ambienti oggi invivibili e riqualificare le facciate in grave stato di ammaloramento, sfruttando i bonus energetici per minimizzare i costi per i condomini.

Il progetto

La proposta progettuale per l’intervento  di efficientamento energetico di uno dei comparti uffici del centro direzionale di Napoli interessa un immobile caratterizzato da facciate completamente vetrate, senza nessuna schermatura o soluzione tecnica che ne riduca l'irraggiamento solare,  l’intervento si basa sullo sfruttamento dei bonus relativi agli efficientamenti energetici in vigore per minimizzare l’impatto economico sui condomini.

La soluzione proposta prevede,  in sovrapposizione alle facciate esposte all’irraggiamento solare, una doppia pelle dotata di brise soleil meccanizzati orientati attraverso un sistema di controllo centralizzato in funzione delle condizioni esterne. Il progetto delle facciate, oltre a centrare gli obiettivi di efficientamento energetico, rispetta la volontà della committenza di riqualificare il complesso da un punto di vista architettonico, conferendo un’immagine rinnovata e contemporanea e garantendo una maggiore appetibilità sul mercato delle singole unità immobiliari; la doppia pelle in facciata è parte di una strategia di efficientamento energetico più ampia che, oltre ai sistemi passivi, vede anche l’intervento sugli impianti di climatizzazione attiva del complesso, attualmente inadeguati rispetto alle difficili condizioni ambientali e alla tecnologia realizzative delle facciate in curtain wall, la struttura dei brise soleil è studiata per sovrapporsi alla struttura a telaio del curtain wall, minimizzando i costi di posa in opera e le modifiche sulla facciata attuale. Un aspetto fondamentale del progetto riguarda la creazione di ballatoi attrezzati per la manutenzione ordinaria e la pulizia delle facciate, ricavati nello spessore della facciata tra le vetrate e le schermature solari.

Secondo lo studio preliminare di fattibilità, alla luce dei costi proibitivi di gestione per la climatizzazione estiva ed invernale, gli  interventi di efficientamento energetico garantirebbero il rientro economico della spesa, al netto degli incentivi previsti dai bonus energetici, nell'arco di pochi anni.