Allestimento dello spazio interno del Duomo di Venzone | Sandro Pittini

Il Duomo di Venzone completamente ricostruito pietra su pietra (1995) dopo la sua distruzione a seguito degli eventi sismici del 1976 risulta la sede ideale per poter agire  a diretto contatto con la sostanza del tempo nelle sue diverse declinazioni. 

Nel 2019, con Renzo Marzona si è affrontato il non facile compito di completare la teca lignea che custodisce un'importante gruppo scultoreo cinquecentesco, con un fondale che facesse da degno contrappunto. Marzona, tra i più autorevoli esponenti dell'arte contemporanea in Friuli, ha saputo dare un’efficace risposta attraverso una sua personale interpretazione in linea con la sua ricerca sapendosi inserire nell’elegante cromatismo delle sculture cinquecentesche.

Un secondo allestimento, recentemente realizzato (2018) riguarda la collocazione del gruppo lapideo trecentesco della Crocifissione posto a coronamento della cuspide settentrionale del Duomo. Opere d'arte ora non più ricollocabili per problemi conservativi. L’impegno più importante è stato lo studio per il corretto allestimento del Crocifisso, in quanto risulta lacunoso in più parti. Si è deciso di collocare il gruppo a ridosso del portale sud, in stretta corrispondenza con le dimensioni del varco della porta, seguendo il disegno geometrico della pavimentazione seicentesca. I visitatori potranno così osservare il gruppo composto dalle due figure dolenti di san Giovanni e della Madonna con il Crocifisso centrale guardandole da nord verso sud, come nella loro condizione originaria. Il supporto metallico della scultura raffigurante Cristo recupera il disegno della croce integrando in questo modo la figura mutila in più parti.