Sala del Paesaggio

Situata nel futuro parco sulle rive dello stagno di Cabras, la sala del paesaggio è il primo intervento realizzato del nuovo complesso museale.  La sala mira ad espandere il repertorio di tipologie spaziali in cui l’archeologia e l'arte possono essere esposte in relazione con il paesaggio.

Alla nuova ala, indipendente rispetto agli altri spazi del complesso museale, si accede dal percorso pubblico lineare che collega città e stagno. Il paesaggio è esso stesso elemento costitutivo della nuova architettura: lo spazio è direzionato verso lo stagno di Cabras e il sito archeologico di Mont’e Prama.

L’involucro avvolge il volume e crea le relazioni con l’esterno. Il lavoro sulle facciate è un progetto nel progetto alla ricerca del delicato equilibrio tra tradizione e  innovazione. Il disegno deriva da una lunga ricerca e si ispira a motivi della tessitura sarda, che vengono ripresi in una composizione contemporanea in cui la monotonia della ripetizione viene rotta da un gioco di sovrapposizioni grafiche pensate con un’alternanza di pieni e di vuoti.   Qui nasce la magia.   Lo spazio interno muta in continuazione al variare del paesaggio circostante, che penetrando attraverso la facciata,  proietta su pavimento e pareti un tessuto fatto di luci ed ombre; al calare del sole, illuminata dall’interno, l’architettura si proietta nel paesaggio restituendo luci e ombre.