scuola E. Carboni | Mario Cubeddu

Dalla recinzione si estende un percorso monocromatico giallo arancio sovrapposto all’attuale passaggio pedonale in marmette di cemento fino al nuovo basamento antistante l’ingresso dell’edificio scolastico. Quest’ultimo, ridimensionato per accogliere gli scolari, è stato progettato degradante verso lo spazio alberato adiacente abbracciandone alcune. Il percorso finisce sotto una nuova pensilina come estensione dell’attuale piccolo portico di ingresso individuando l’accesso principale alla scuola.

Gli atelier e i microluoghi preesistenti interni sono elementi generatori di colore che si estende dalle pareti al pavimento fino al soffitto coprendo tutto ciò che incontra (porte, lampade, battiscopa, parapetti ecc). Questo meccanismo di rivestimento cromatico potenzia la sensazione di spazio e di “avvolgimento” in cui lo studente si sente immerso. Passando attraverso questi spazi cromatici vuoti si percepisce la terza dimensione in quanto è palesemente manifestata e rimarcata dal colore che riempie il vuoto pur mantenendo la concavità. Lo spazio così racchiuso permette di percepirlo come un ambiente pur rimanendo aperto. Il colore quindi è il protagonista, generato dallo stesso atelier in cui sono immersi. Delle icone e dei testi con il significato della funzione di questo luogo rimarcano l’uso dell’atelier. Le lettere e gli ideogrammi sono distribuite nello spazio colorato come sottrazione di materia per accentuarne la percezione e la comprensione dello stesso spazio.