Nuova stazione della Metropolitana di Napoli a Scampia
Il nuovo nasce dalle rovine Naples / Italy / 2020
La Stazione di Scampia fino al 2021 non esisteva se non come una rovina appena accennata di un vecchio progetto mai portato avanti.
L’idea dello Scambiapassi è quella di concepire un’installazione artistico architettonica permanente che caratterizzi come una macchina sonora e luminosa la stazione di Scampia Piscinola trasformandone l’atrio di ingresso in una vera e propria piazza coperta accompagnata da nastro porticato che, come un segno potente, allegro ed altamente iconico diriga il pubblico verso le banchine seguendo e confermando il percorso in direzione delle scale.
Gli interventi per la nuova forma da noi proposta sono iniziati con la definizione del vecchio muro di contenimento cui si appoggia il nuovo fronte che volevamo avesse un tono sorridente e prezioso, proprio per opporci all'idea di Scampia come un luogo di degrado periferico.
Il riscatto doveva partire da una nuova facciata sulla Piazza principale di Scampia, impreziosita da una struttura secondaria, una sorta di secondo volto costituito da un disegno irregolare di tondini in acciaio dorato. Di giorno il loro luccichio trasforma una struttura lunghissima ed essenziale in una sorta di collana splendente. Di notte, invece, una moltitudine di esagoni avorio luminosi introducono luminescenza e magia, smaterializzando il volume in modo inaspettato.
Il progetto lavora tra interno ed esterno, modellando un percorso caratterizzato da una sequenza di alberi metallici per accompagnare i flussi degli utenti/visitatori lungo le scale che conducono ai binari del treno. La sequenza si conclude con una “lama” verticale che taglia la facciata sud per rendere visibile, dai binari, l'ingresso della nuova stazione
Lo spazio interno è rivestito da pannelli in Alucobond argento e da una rete metallica forata configurando una grande hall coperta dalle pareti laccate color azzurro polvere. Le pavimentazioni sono realizzate utilizzando il gres porcellanato che prevede anche l’uso di pietre vulcaniche. Il basalto e l’ardesia, il grigio-verde e il nero, alternati a fasce, restituiscono un’immagine sobria, legata ai colori della città, ma disegnata.
L’atrio è bordato ai lati da immagini fotografiche e proiezioni protette da vetri antisfondamento. È sembrato opportuno legare gli episodi artistici con una struttura evocativa e sognate in un luogo dove l’introduzione di un segno forte ma non invasivo tenga insieme tutte le componenti: da quella infrastrutturale a quella architettonica, da quella sociale a quella artistica.
Immaginiamo quindi un tappeto magico sospeso che valorizzi il progetto architettonico sul quale si inserisce come leggera istallazione artistica, senza incidere minimamente sulla sua forma, struttura e finiture
Si è realizzata quindi una pensilina sospesa in metallo dorato e zincato a caldo che si segnali come una sorta di museo di terza generazione per la musica napoletana.
Un foglio di spessore di 10 cm al cui interno, oltre ai pannelli fonoassorbenti per attenuare il riverbero al soffitto, passa anche l’impianto elettrico e sonoro.
Inoltre, trovandosi ad un’altezza di circa 2,40 metri da terra, la struttura non si presta ad atti vandalici ed è particolarmente resistente e durevole, non bisognosa di particolare manutenzione.
La struttura, leggermente fondata al di sotto del piano attuale, non rappresenta, visti i pochi appoggi che servono a sostenerla, nessun ostacolo per la sicurezza e la fruibilità dei luoghi e per gli spostamenti pedonali o l’ingresso dei mezzi di eventuale soccorso.
Dei trapezi bianchi agganciati alla struttura ospitano i corpi luminosi e sonori. Serigrafate in nero delle scritte spiegano versi di canzoni, spartiti e melodie che racconteranno dei rapporti tra Caruso e i grandi interpreti della canzone napoletana e le esperienze più interessanti della musica contemporanea internazionale. Dagli altoparlanti una molteplice colonna sonora, composta da frammenti musicali, che varia di giorno in giorno, conduce i viaggiatori e i cittadini attraverso un percorso conoscitivo ed emotivo.
L’intervento sullo spazio antistante il sottopasso è mosso dall’obiettivo di trasformare una zona di sosta e di scambio con i mezzi pubblici in una zona con forte carattere di centralità urbana, per favorire l’aggregazione sociale. Il piazzale è stato quindi concepito essenzialmente come una piazza; è un luogo pavimentato, illuminato e contornato. La pavimentazione riprende i medesimi materiali e cromatismi utilizzati nel resto della zona di progetto; si ha un disegno con elementi in gres porcellanato strutturato color ardesia su uno sfondo di colore grigio basaltina.
L'interno e l'esterno suggeriscono quindi una passeggiata architettonica, artistica e musicale. Dalle fotografie di Luciano Romano che segnano il foyer d'ingresso, il visitatore incontra l'installazione di Gian Maria Tosatti, composta da migliaia di petali di rosa essiccati e il pannello astratto di Enzo Palumbo.
In sintesi, la nuova Stazione di Scampia dimostra come, con pochi elementi e soluzioni molto specifiche, una stazione della metropolitana possa attingere ai registri del simbolo senza scivolare in inutili retoriche.
La Stazione di Scampia fino al 2021 non esisteva se non come una rovina appena accennata di un vecchio progetto mai portato avanti. L’idea dello Scambiapassi è quella di concepire un’installazione artistico architettonica permanente che caratterizzi come una macchina sonora e luminosa la stazione di Scampia Piscinola trasformandone l’atrio di ingresso in una vera e propria piazza coperta accompagnata da nastro porticato che, come un segno potente, allegro ed altamente...
- Year 2020
- Work started in 2019
- Work finished in 2020
- Main structure Steel
- Client REGIONE CAMPANIA EAV PLART
- Contractor Ascosa
- Cost 5000000
- Status Completed works
- Type Underground Stations
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