PIAN BELFE' | ELDA ZENGIARO

UN BORGO NEI BOSCHI Ala di Stura / Italy / 2021

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L’obiettivo è sempre stato quello di mantenere l’atmosfera originaria del posto… quindi si è cercato di non stravolgerne l’esterno con aperture sproporzionate o modificando le dimensioni, a parte due piccoli “errorini” nel soggiorno e nella zona pranzo dove esistono due grandi finestre che a seconda della stagione incorniciano boschi innevati o rossi pendii autunnali.

Chiaramente, essendo in origine stalle o luoghi per produrre formaggi le altezze interne erano inadatte ad ambienti abitabili… si è quindi deciso di accorpare internamente le prime baite verso valle per fare un un’unica abitazione per l’intera famiglia. Le baite rimanenti del borgo sono spazi per ospiti, o magazzini o zona forno a legna da accendere e coinvolgere tutto il circondario.

Chiaramente, essendo in origine stalle o luoghi per produrre formaggi le altezze interne erano inadatte ad ambienti abitabili… si è quindi deciso di accorpare internamente le prime baite verso valle per fare un un’unica abitazione per l’intera famiglia. Le baite rimanenti del borgo sono spazi per ospiti, o magazzini o zona forno a legna da accendere e coinvolgere tutto il circondario.

Si è creata  una piazzetta dove ci si può sedere a ristorarsi, esiste una fontana di acqua potabilizzata  a disposizione di chi passa ancora nel borgo sul sentiero segnato sulle guide di montagna.

L’attenzione principale è stata quella di recuperare tutto il materiale possibile: pietre per i muri esterni, legni per gli architravi , lose per i tetti….

Si sono cercate maestranze locali in grado di costruire particolari (camini, davanzali ecc..) tipici dell’architettura vernacolare.

La casa è stata dotata internamente di tutte quegli agi per vivere piacevolmente i momenti di relax e con gli amici… una sauna in legno di cedro con piacevole vista verso valle, una grande cucina con ampia zona pranzo separata dalla zona cucina da un mobile filtro che dona all’ambiente una sensazione di intimità e di condivisione al contempo. Il piano di lavoro è in legno di tek per resistere all’acqua.

 Vi sono camini che permettono il riscaldamento dell’aria in quasi tutte le stanze, quello del soggiorno a piano terra è stato inglobato in una piramide di pietre che mascherano tutta una serie di bocchette per il ricircolo dell’aria riscaldata, ed inoltre creano nicchie per avere una scorta di legna a portata di mano.

I muri perimetrali oltre alla parte esterna in pietra hanno un isolamento in fibra di legno ed un muro interno intonacato a calce chiara, ruvida e non lisciata.I tramezzi sono interamente in legno di larice così come la maggioranza degli arredi (letti . piani lavabo, armadiature a scomparsa.)

I pavimenti a pianterreno sono tutti di pietra in lastre di dimensione variabile, posate senza stuccatura tra una e l’altra in modo da mantenere lo spirito rurale. Ai piani superiori i pavimenti sono in parquet ottenuto da vecchie assi di legno.

 

Le camere sono “monacali” solo letto , comodino e armadi il più delle volte integrati nelle pareti, tutto assolutamente in legno, solo qualche tappeto o stoffa etnica a riscaldare l’ambiente, piumoni bianche e lenzuola bianche.

 

Una caratteristica dell’arredo è che in tutta la casa, dai bagni alle camere o dai soggiorni alla cucina corre una modanatura  lignea a circa 190 cm da terra dotata di pioli a cui si può appendere ogni cosa : giacche, pentole, accappatoi , quadri, ombrelli…. A seconda della necessità dettata dal luogo.Arredo  tipico degli Shaker ,popolazione che ha vissuto nel Nord America e negli anni ’30 ha sviluppato un suo design di mobili.

Un'altra caratteristica ricorrente, che invece ci può ricondurre al Bauhouse  e al suo concetto di modulo è il “cubotto” una scatola di legno 40x40x40 che ricorre in  tutta la casa e a seconda delle necessità e a seconda di come vengono assemblata fungono da comodino, tavolino, scaffale per scarpe, dispensa, sgabello, panca… base per ombrellone… insomma un jolly indispensabile e discreto.

 

L’illuminazione assolutamente a luce calda è affidata a dei faretti in corten, invisibili tra le travi del soffitto o fuoriesce da fessure nel tamponamento laterale del tetto in modo da offrire una luce diffusa ma tenue e calda ovunque.Vi sono lampade aggiuntive per usi specifici come sul tavolo da pranzo, sulle poltrone per lettura, ecc….

 

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    L’obiettivo è sempre stato quello di mantenere l’atmosfera originaria del posto… quindi si è cercato di non stravolgerne l’esterno con aperture sproporzionate o modificando le dimensioni, a parte due piccoli “errorini” nel soggiorno e nella zona pranzo dove esistono due grandi finestre che a seconda della stagione incorniciano boschi innevati o rossi pendii autunnali.Chiaramente, essendo in origine stalle o luoghi per produrre formaggi le altezze interne erano inadatte ad ambienti abitabili… si...

    Project details
    • Year 2021
    • Work started in 2016
    • Work finished in 2021
    • Main structure Mixed structure
    • Client CHIARA E MATTEO TADOLINI
    • Contractor MERLO COSTRUZIONI
    • Cost 1.800.000
    • Status Completed works
    • Type Tourist Facilities / Interior Design / Lighting Design / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Product design / Building Recovery and Renewal / Chalets, Mountains houses
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