Recupero ex biblioteche Palazzo Liviano, Padova | Studio Rossettini Architettura

Padua / Italy / 2022

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Il progetto riguarda i lavori eseguiti a cavallo tra il 2021 e 2022 per gli interventi di recupero degli spazi delle ex biblioteche del Complesso Liviano, sede della Scuola di Scienze Umane, Sociali e del Patrimonio Culturale dell’Università degli Studi di Padova.


L’obiettivo dell’Amministrazione era dare avvio con questo primo stralcio al progressivo riordino e adeguamento funzionale e tecnologico degli spazi interni. Questo intervento, infatti, si identifica come banco di prova per i futuri interventi da realizzarsi agli altri piani dell’edificio. Il progetto ha interessato la ristrutturazione edilizia e impiantistica, affiancando quella strutturale e di arredo.


Il progetto di recupero ha interessato gli spazi progettati originariamente da Gio Ponti negli anni ’30. Le scelte compositive, distributive e impiantistiche sono state misurate con particolare attenzione al progetto originale, operando ove possibile con un restauro conservativo volto a ricostruire le ambientazioni il più aderenti possibile al pensiero spaziale e materico di Gio Ponti. Nell’ala ampliata negli anni ’60 gli interventi sono stati dettati dai toni sobri e neutri, inserendo elementi vetrati e in legno chiaro sia a parete che a soffitto.


I pavimenti in linoleum giallo e grigio collegano tutte le aree sottoposte ad intervento, ad eccezione degli spazi – bagni e atri - in cui è stata recuperata o totalmente ricostruita la pavimentazione in palladiana.


Negli atri sono stati recuperati e restaurati gli stucchi originali a parete, nascosti negli anni. Nei bagni le pareti sono state rivestite dalle piastrelle quadrate smaltate nere come pensate da Ponti. Anche le porte e le finestre sono state restaurate seguendo il disegno originale.


Il progetto, oltre all’aggiornamento impiantistico termomeccanico, idrosanitario ed elettrico, ha previsto la revisione dei punti luce, con la sostituzione e l’adeguamento mediante l’installazione di corpi illuminanti a basso consumo. Nelle sale lettura, Gio Ponti aveva utilizzato delle sfere vetrate a sospensione, che sono state riproposte in corrispondenza della scala in armonia con gli archi in stucco.


 


. Immagini e materiale su concessione dell’Università degli Studi di Padova


[EN] 


Work under this project was completed between 2021 and 2022 and involved the refurbishment of the former
Liviano Complex libraries that house the University of Padua’s School of Human and Social Sciences and
Cultural Heritage.
The University Administration saw this project as the first stage in a progressive reorganisation and functional
and technical adaptation of the building’s interior. The project was therefore viewed as a test for future work on
the other floors. Work involved the refurbishment of the building and its systems alongside structural
improvements and the renewal of furnishings.
The refurbishment took place in rooms originally designed by Gio Ponti in the 1930s. Composition, distribution
and system engineering decisions were therefore dictated by the need to respect the original design.
Conservative restoration focused on renovating the environments as far as possible in accordance with the
spatial concepts and material choices of Gio Ponti. Design choices in the wing that was enlarged in the 1960s
were constrained by the area’s sober and neutral tones. Glass elements framed in light wood were installed
both in the walls and on the ceiling.
Yellow and grey linoleum floors were laid to connect all the areas affected by the work, with the exception of
the bathrooms and lobbies where the original palladiana flooring was restored or renovated.
The stuccowork on the lobby walls, which had been hidden for years, was uncovered and restored. The
bathroom walls were finished in square black glazed tiles as specified by Ponti. Even the doors and windows
were restored according to the original design.
In addition to improvements to the heating, cooling, plumbing and electrical systems, the work also included
upgrades to the lighting, with the installation of low-consumption fixtures. Gio Ponti had used suspended glass
spheres in the reading rooms and these were re-installed near the staircase to suit the stucco arches.


 . Images and material courtesy of the University of Padua

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