70 Cortili per Venezia | Abad Architetti Milano

Interventi straordinari presso gli scoperti di 70 scuole di Mestre, Venezia e Isole.

Un progetto di rigenerazione urbana diffuso

Il metodo applicato individua due livelli di processo organizzativo differenti: il primo di carattere innovativo-propositivo, il secondo di carattere tecnico-amministrativo, seguendo uno sviluppo lineare tra gli aspetti d’invenzione del progetto e la sua programmazione tecnica. I differenti micro-progetti si sono basati, in fase iniziale, sulla valutazione e l’analisi dei numerosi siti d’intervento e delle attrezzature presenti, e il quadro prestazionale di qualità relativo alle norme nazionali ed internazionali di cui tener conto (UNI EN 1176-1177-11123). In questo processo di sviluppo metodologico abbiamo individuato due strade progettuali, complementari tra di loro: una sintesi teorica d’impianto e una successiva divisione in abachi delle tipologie d’intervento. Secondo il primo approccio si è ritenuto utile il coinvolgimento degli educatori, degli studenti, dei dirigenti scolastici, dei tecnici e degli operatori di settore, al fine di ottenere differenti punti di vista per una progettazione partecipata. Per il raggiungimento degli obiettivi di riqualificazione delle aree non si è reso necessario intervenire con simulazioni di dettaglio dei 68 interventi, ma si è ritenuto opportuno individuare interventi di categorie affini e per concetti “tipo”, suddivisi per le tipologie di utenza: asili nido, scuole dell’infanzia, scuole primarie. Per quanto concerne il secondo approccio, si è proceduto alla definizione degli abachi delle piastre di gioco, differenziate per tematiche ludiche e dimensionali, e relativo budget di spesa. Tale processo ha portato alla progettazione di kit per le varie scuole, differenziate appunto le tematiche di gioco.

Elementi di progetto in sintesi:

1) Presenza di giochi in buono stato di manutenzione e integrazione degli stessi con formula migliorativa, in modo tale da aumentare le capienze esistenti.

2) Capienza della piastra di progetto che è stata misurata sulla base degli studenti frequentanti la scuola in maniera comparata tra strutture dello stesso genere: nidi, materne e primarie.

3) Divisione del giudizio di valore relativo alle capienze delle nuove piastre di progetto. Tali valori sono stati classificati come minimo, medio e massimo.

4) Tutte le scuole hanno ricevuto un intervento migliorativo in termini di qualità dello spazio ludico, del tempo di utilizzo medio delle piastre di gioco, e del beneficio motorio per i piccoli utenti.

5) Per gli asili nido e le scuole d’infanzia si è tenuto conto anche delle priorità fornite dal Comune di Venezia, classificate in valore basso-medio-alto.

6) Ascolto delle esigenze scolastiche basate sulle testimonianze delle maestre, determinanti le necessità e le esclusioni differenti dallo standard.

Attraverso un rilievo a vista delle aree a giardino e l’ascolto degli operatori – per comprendere le esigenze specifiche dei plessi – è stato possibile appurare le possibili collocazioni dei nuovi giochi, a volte in sostituzione di quelli esistenti e in altri casi come integrazioni di nuovi su superfici libere.

A queste analisi ha fatto seguito una progettazione puntuale di numerose piastre prototipo, differenziate per capienze contemporanee di utenti, e del relativo rettangolo di impatto determinato dalle aree di influenza del singolo gioco.