Recupero del fienile

Abbiamo scelto di conservare ciò che restava del fienile come riparo dal sole e dalla pioggia, ma abbiamo soprattutto scelto di conservare il fascino decadente e unico della rovina.

La nuova costruzione consiste in un semplice volume cubico autonomamente inserito all’interno della costruzione originaria; ne fuoriescono quasi accidentalmente il piccolo volume che evidenzia l’ingresso, il balcone proteso verso la vallata e la finestra a cannocchiale che a Nord ritaglia un pezzettino di paesaggio.

Pensando che vecchia e nuova costruzione potessero valorizzarsi per contrasto, abbiamo contrapposto il pieno al vuoto, la struttura muraria alla struttura trilitica, il legno alle pietre e ai mattoni, l’asimmetria alla simmetria…

La distribuzione interna è elementare, con la scala posta tra i due muri di controvento a fungere da elemento ordinatore: i locali di servizio a Nord, i locali principali a Sud.

La parete vetrata schermata dai frangisole consente la fluidità spaziale tra interno ed esterno, rivelando la principale ragione del progetto, ovvero la valorizzazione del rapporto con il paesaggio.

La casa, edificata con grande economia di mezzi con il finanziamento di Banca Etica, è in classe energetica A++++.

I materiali da costruzione sono quasi esclusivamente biologici, assemblati in prevalenza separatamente a secco in previsione di futura dismissione con conseguenti   smaltimenti o ricicli.