Palazzo Galileo

La storia dell’edificio oggetto dell'intervento è molto articolata ed inizia nei primissimi anni '70. L’edificio rimane per molti anni incompleto con il solo telaio in cemento armato, costituendo una frattura nel tessuto urbano della nuova Artena. Risolte le cause che hanno impedito il completamento dell’opera si è proceduto al miglioramento sismico dell’opera e dunque al completamento dell’edificio con modifiche dei prospetti, aumento del numero di unità immobiliari, variazione di sagoma e volume.

Il fabbricato sorge nella centralissima Piazza G. Galilei, nella parte nuova del paese, prossima al nucleo storico originario, ha una forma rettangolare di circa ml. 13,20 x 30,55 per un’ altezza complessiva di ml. 25,85, e consiste in: piano seminterrato con zona garage e cantine, piano terra con accesso da Piazza Galilei con destinazione metà residenziale metà commerciale, 6 piani fuori terra ad uso residenziale, piano di copertura con giardino pensile e pannelli fotovoltaici.

Il linguaggio architettonico adottato nel progetto ben si inserisce nel contesto esistente, nella scelta dei materiali come dell’apparecchiatura costruttiva si è guardato alla tradizione, rivisitata dalle più moderne tecnologie per garantire comfort e benessere. Le scelte cromatiche e i materiali utilizzati richiamano il tessuto urbano circostante senza alterarne l’aspetto. Il piano terreno e la scala sono rivestiti con un listello rettificato di uno spessore minimo e i piani superiori con un rivestimento a cappotto intonacato con tinte di tonalità cromatiche consone al paesaggio circostante. Per la pavimentazione esterna sono stati utilizzati materiali quanto più possibili permeabili, in modo da alterare il meno possibile il tempo di corrivazione. Il completamento dell’edificio rappresenta per gli abitanti di Artena molto più di un semplice intervento edilizio: esso è la risoluzione di una frattura nel tessuto della città e la riqualificazione di un intero quartiere che ruota attorno alla piazza.