Timavo | Paola Sola

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https://www.ad-italia.it/gallery/appartamento-napoli-verde-edificio-anni-sessanta-luigi-cosenza-foto/

The apartment is located on the first floor of a building of the 60s, which was designed by the architect Luigi Cosenza. Originally it was divided in three blocks which were living room, bedroom and bathroom, all with large balconies and covered outdoor areas.In the 60s the living room was made up of a large hall illuminated with natural light and it was accessed from the main door.

In back area there was the services zone, it was made up of one large but dark block which was fragmented as divided into rooms one inside the other.However, this particularly block was located on a large typical loggia of those years, an actual outdoor living room but well protected. An area which was not visible at all from the rest of the apartment.

The third block which is made up of the bedrooms, it was preceded by a huge hallway, a large dark corridor. Therefore, the apartment needed to be reorganized both to meet the needs of the client and to integrate the external spaces to the interior in a sense of continuity.

The keywords which were required from the client were “conviviality, brightness, depth”. Today the apartment is exactly the same as the first project made, even thanks to the trust and the harmony that has been created with the owners, who had well clear the concept of “home” for them and their daughter. A project that opens up to space, light and hospitality in a warm bourgeois and contemporary aesthetic.The previous and fragmented partitions have been removed, the hallways deleted almost completely and a large living room share natural light and outdoors spaces.

The living room which overlooking the hill that is facing west on the side of Ischia, floods with light the back area that once lacked it.Here in the middle of the entrances of the apartment is located the dining room which becomes the new heart, the aggregator element of the surrounding spaces.The centrality of the Astrum table with the Caracatos chairs by Maxalto defined the place of hospitality.  On the ceiling there is the Nabila by Tooy. The kitchen is made by Effetti and opens onto the dining area and is separated by a glass wall with doors. The walls covered by white wood boiserie in the dining hall and in the living room were designed by skilled craftsmen, but they do not have only an aesthetic end.

Behind each brushwork of the boiserie are hidden storages of different sizes and different functions as the television in the living room or a wardrobe in the main entrance.

On the walls some mirrors made by Labanto Torino and on the bottom a burnished iron console made by the craft man Giuseppe Di Dodo.

In the living room, the boiserie, which follows the same aesthetic, hides cabinets, technological and stereo equipment.

The central Saint German sofa made by Poliform has sinuous and enveloping shape that gives the right environment for a conversation.

Everything is completed with the Lullaby armchair made by Porro. Always following the aesthetics of the house, the Bulbullia wall lamp made by Luceplan. Under the window in the opposite corner the Lady in green velvet made by Cassina.A green pastel wall defined the aesthetic and the depth. The ceilings colored\ green blend with the outside landscape.

The walls of the sleeping area are characterized by the Les Dominotiers wallpapers. The floor is in dark wood as the coverings, but with warm tones in the way to create a pleasant atmosphere.

In the main bathroom Ariostea’s gres fits with the faucets by Ritmonio in burnished brass. Lamps by Flos.

L’appartamento posto al primo piano di un edificio degli anni ’60, che porta la firma del grande architetto Luigi Cosenza, è articolato come struttura d’origine in 3 blocchi, soggiorno, zona notte e servizi, tutti prospicienti su ampie balconate e spazi esterni coperti.

Qui, negli anni Sessanta, la zona giorno era costituita da un ampio salone nutrito di luce naturale, a cui si accedeva dall’ingresso principale.  La zona retrostante, adibita alla zona di servizi era costituita da un blocco ampio ma buio, che si presentava frammentato in quanto suddiviso in stanze una dentro l’altra.

Ma proprio questo blocco era situato su un ampio loggiato tipico di quegli anni, un vero e proprio soggiorno all’aperto ma molto ben protetto. Uno spazio completamente non visibile dal resto della casa. Il terzo blocco composto dalle camere da letto era disimpegnato da un enorme anticamera, un largo corridoio, buio.

L'appartamento, dunque, aveva bisogno di essere riorganizzato, sia per far spazio alle esigenze della committenza, sia per integrare gli spazi esterni agli interni in un senso di continuità.

Tra le parole chiave indicate nelle richieste della committenza vi erano “convivialità, luminosità, profondità”. Oggi la casa si presenta esattamente come il primo progetto presentato, anche grazie alla fiducia riposta e la sintonia che si è creata con i proprietari, che insieme alla loro piccola, avevano ben chiaro il concetto di “casa” per la loro famiglia.

Un progetto che si apre allo spazio, alla luce, all’accoglienza in una calda estetica borghese e contemporanea.

Le partizioni precedenti e frammentate sono state eliminate, i disimpegni annullati quasi del tutto e una grande zona giorno condivide luce naturale e spazi esterni.

Il soggiorno prospiciente la vallata che guarda la campagna della collina che degrada ad ovest sul versante ischitano, inonda di luce la zona retrostante che un tempo ne era priva.

Qui, situata al centro degli ingressi della casa, la sala da pranzo, diventa il nuovo fulcro, l’elemento aggregatore degli spazi circostanti. La centralità del  tavolo Astrum con le sedie Caracatos, di Maxalto definiscono il luogo dell’invito, dell’accoglienza. A soffitto ad illuminare lo spazio è la Nabila di Tooy.

La cucina è di Effetti e si apre sulla zona pranzo ed è separata da una parete vetrata ad ante.

Le pareti, rivestite da boiserie bianche in legno nella sala da pranzo e nel soggiorno sono state realizzate su disegno per mano di abili artigiani, ma non hanno un fine solo estetico.

Dietro ad ogni pannellatura della boiserie si nascondono spazi contenitivi di diverse dimensioni che celano diverse funzioni. Dal televisore nella stanza da pranzo, a credenze di vari formati, fino ad una cabina armadio a servizio dell’ingresso.

Nell’ingresso principale, alla parete boiserie contenete un locale tecnico, si lega  la porta vetrata originaria con vetro millerighe. Qui alle pareti alcuni specchi “Labanto” Torino e sul fondo una consolle in ferro brunito realizzato su disegno da Giuseppe Di Dodo.

Nel soggiorno, la boiserie seguendo la stessa linea estetica cela armadi e cassettiere, apparati tecnologici e stereo sapientemente studiati con il proprietario grande amante della musica classica.

Il divano centrale il “Saint Germain “di Poliform con la sua forma sinuosa e avvolgente dona morbidezza all’angolo conversazione- tv che si completa con la poltroncina Lullaby di Porro. Sulla panca insieme alla Taccia di Flos, il vaso Gear di Driade. Sempre dalle forme organiche è la lampada a parete Bulbullia di Luceplan. Sotto la finestra nell’angolo opposto, in velluto verde la Lady di Cassina.

Una palette di verdi pastello definisce l'estetica e la profondità. I soffitti colorati di verde si confondono con il paesaggio esterno che cambiano il senso e l'aspetto dell'atmosfera, producendo morbidezza e variando l'atmosfera nel corso della giornata.

L'appartamento che segue è un susseguirsi di ambienti in sintonia. I colori di un bosco, accompagnano il percorso verso la zona notte con i parati di Les dominotiers.

Il pavimento in legno come i rivestimenti dei bagni, sono scuri, ma con toni caldi infondendo una piacevole sensazione di comfort domestico.

I gres di Ariostea, nel bagno padronale si abbinano alla rubinetteria e gli accessori in ottone brunito di Ritmonio, Le lampade sono di Flos.