Casa Cami | Paola Sola

"La luce che entra dalle finestre mi fa stare già meglio”

Un appartamento al piano attico, con pianta a forma di ventaglio, apre le sue finestre sui tetti di Roma in un elegante palazzo degli anni ’20 nel quartiere Salario.  Un colpo di fulmine per una giovane napoletana in cerca di una casa a Roma che mi descriveva con filo di voce, tanto l’entusiasmo, la sua nuova casa piena di luce.

Il progetto commissionato aveva come richiesta principale quello di aprire alla zona giorno esposta a sud, la parte retrostante adibita alla cucina esposta a nord, quindi estremamente buia ed inoltre con un’unica apertura. L’ex cucina con annessi servizi situati nel fulcro della pianta a forma di ventaglio, erano separati dalle camere da un lungo corridoio.

Inoltre, grazie anche alla conformazione dell’ingresso dell’appartamento, un’altra richiesta del progetto era l’esigenza di separare la prima camera da adibire a studio dal resto della casa e poi renderle autonome anche per i servizi. Nell’ingresso infatti, completamente a scomparsa e in uno spicchio di spazio di risulta, a forma triangolare è stato ricavato un piccolo bagno ospiti a uso dello studio.

Un desiderio era quello di non stravolgere la struttura originale, mantenere  quell’ aria in stile “bourgeois” in una promenade fluida dove le camere sono tutte comunicanti tra loro.

Nelle camere esposte a sud tutto è rimasto come era, dai gessolini, ai rosoni ai radiatori, dagli archi alle porte, alcune riprese altre rifatte come le esistenti. Siamo intervenuti solo su alcune pareti lasciate a delave’ che erano celate dai parati che foderavano tutte le camere solo come memoria di un tempo passato.

All’intervento “soft” svolto nelle camere lato sud si è affiancato quello che ha stravolto il retro, comprendente l’ex corridoio- cucina- bagno di servizio. In quest’area  rimuovendo un’ intricata maglia di tramezzature e controsoffitti è emerso l’originario soffitto a voltine di mattoni lasciato a vista che sovrasta l’intera area adibita alla nuova cucina- pranzo.

Eliminate le barriere precedenti, la cucina pranzo è diventato un ambiente open che dialoga con le prospettive dei vari punti di vista delle camere e ne assorbe la luce.

L’isola centrale, posta in asse con il living, come pure e la parete contenitiva che nasconde gli elettrodomestici ed un piccolo ripostiglio è di Veneta Cucina. Ad illuminare l’isola nonché il tavolo c’è la lampada girevole Potence di Vitra. Il tavolo è artigianale è creato con dei piedi in ferro regolabili e le sedie sono di Ikea e Calligaris.

La prevalenza del bianco è ovunque, anche nel pavimento in cementine artigianali di Yann, che ricopre tutta l’area cucina e si innesta nella zona living al parquet in rovere. Tocchi di colore verde solo nelle cementine bianche che si associano alla parete verde salvia della cucina.

Note accese di colore contraddistinguono invece il bagno, stretto e lungo, completamente rivisitato e rivestito con le piastrelle Pittorica di Bardelli. Gli igienici dalle linee classiche senza tempo sono la linea Charme di Azzurra, con i raccordi sinuosi che rievocano quelli dell’epoca della casa.

L’arredo per la maggiore sono mobili di famiglia, accostati ai nuovi oggetti colorati, vintage. Nel living dalla forma romboidale, al divano, la poltrona vintage ritappezzati, si accosta il divano letto Campeggi, color ocra sempre comodo per ospitare.

Nella camera da letto a fare da spalliera è una parete centrale che nasconde nel retro la cabina armadio. Sul letto un tessuto supercolorato di Lisa Corti.

Non mancano poi le tele e bozzetti sparsi ovunque, e un cavalletto sempre pronto per soddisfare il notevole estro pittorico della giovane proprietaria.

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https://www.revistaad.es/galerias/esencia-art-nouveau-eclectico-atico-romano-lleno-de-arte