Enoteca Vino Esclamativo | nicola salami architetto

Vino esclamativo è un luogo di ritrovo e socializzazione per gli amanti del vino biologico.

La sfida principale stava nel ricreare un ambiente famigliare che coniugasse ospitalità e identità in un piccolo spazio commerciale.

Il progetto si è concentrato sull’allestimento e sulla progettazione degli elementi di arredo e l’idea di coniugare la naturalità dei vini a quella dell’architettura è arrivata in corso d’opera. La scelta degli elementi espositivi e dei materiali hanno determinato uno spazio dalla forte personalità.

Inoltre lo spazio, per come è stato configurato e organizzato si presta a rappresentare un’idea completa di enoteca, che non è solo negozio, ma è al tempo stesso anche una sala degustazioni, un bar e un’esibizione di prodotti del territorio.

L’esposizione dei vini è stata progettata e realizzata utilizzando materiali naturali e di recupero. Sono infatti stati predisposti dei pozzetti di recupero in cemento sistemati come moduli espositivi per l’alloggiamento delle bottiglie. A questi elementi è stato affiancato il legno come materiale nobile ma al tempo stesso naturale ed ecologico; un rovere naturale sporco di tannino a ricordo delle botti del vino. Gli espositori sono quindi composti dall’inedito accostamento di cemento e legno, sagomati allo stesso modo, affiancati, integrati e combinati senza soluzione di continuità dove le uniche differenze stanno nella natura stessa della materia e nella cromia.

L’utilizzo dei materiali riciclati si è rivelato anche nella realizzazione dei tavolini e del grande tavolo ovale a supporto del bancone. Questi elementi di arredo sono stati rivestiti con una particolare e inedita miscela realizzata con resina e scaglie di vetro provenienti da bottiglie di scarto. A nobilitare e fare da contrasto a questi materiali poveri sono stati affiancati sfondi neri e dettagli in ottone, e grazie ai colori caldi delle sedute il gioco dei rimandi delle luci e dei riflessi è continuo.

Lo spazio fa i conti con la preesistenza non negandola, e la distribuzione interna ha un rimando diretto con il tema della casa: ingresso, sala, cucina, pranzo, a creare un luogo rilassato, intimo, accogliente. Gli spazi di socializzazione sono dati dai 2 tavoli condivisi. Nella zona davanti all’ingresso tavolini con sgabelli dove l’ospite passa dalla parte dell’oste e viceversa, creando un ambiguo scambio di ruoli tra avventori e barista. L’altro tavolo grande tende a raccogliere la famiglia degli adepti del vino davanti alla grande libreria delle bottiglie pronti a fare esperienze sensoriali.

Tra queste due aree la zona dei pranzi frugali e due poltrone danno intimità e famigliarità al locale.