White Villa | De Vivo Design Architects

Uno spazio residenziale pensato per un nucleo familiare, ma con annessa piccola dependance indipendente; una casa che trae il suo fascino e la sua identità dall’energia del suo posizionamento e dal suo schema planimetrico.

La casa assorbe il contesto naturale in cui è collocato, il paesaggio mediterraneo, la topografia del terreno, la vista esterna e li impiega come generatori di un’architettura specifica. Situata su un terreno pianeggiante, pensato ricco di vegetazione, la casa diventa una confluenza di tre diversi materiali: legno, pietra e superfici chiare. Il progetto nasce infatti dalla congiunzione di due aree di utilizzo, con una fusione spaziale tra interno ed esterno, attraverso un’architettura costruita nel punto di trasparente e opaco, interno ed esterno, chiuso e aperto, privato e pubblico, ricreativo e residenziale. 

White Villa integra due grandi verande esterne continue per dividersi e unirsi, staccarsi e riunirsi con la topografia e la disposizione delle attività che si svolgono all’interno della casa. Si estende da est a ovest, nascondendosi e chiudendosi verso nord, mentre si apre completamente
e si espone a sud.

La casa è stata immaginata, ispirata ed eseguita attraverso prove simultanee in varie tracce astratte, campionamento consecutivo di citazioni e motivi architettonici scelti,
nonché l’esame corporeo della materialità del muro, colonne e coperture. La casa è stata contestualizzata al di là delle tendenze specifiche: è una struttura universale, costruita con elementi generici di architettura moderna che soddisfano i requisiti di una posizione specifica. Pur caratterizzata da un colore tortora, all’interno delle verande è allo stesso tempo
pensata come un involucro bianco, con elementi di marmo botticino, poggiati su erba e arbusti mediterranei. 

White Villa trae energia dalle sue dimensioni, dall’altezza, dalla luce, dalle proporzioni, dall’orientamento e dalla giustapposizione intenzionale di elementi architettonici scelti.

A residential space designed for a family unit, but with an adjoining small independent outbuilding; a house that draws its charm and identity from the energy of its positioning and its floor plan.

The house absorbs the natural context in which it is located, the Mediterranean landscape, the topography of the land, the external view and uses them as generators of a specific architecture. Situated on a flat plot, thought to be rich in vegetation, the house becomes a confluence of three different materials: wood, stone and light surfaces. In fact, the project was born from the conjunction of two areas of use, with a spatial fusion between inside and outside, through an architecture built at the point of transparent and opaque, inside and outside, closed and open, private and public, recreational and residential.

White Villa integrates two large continuous outdoor verandas to divide and join, detach and reunite with the topography and disposition of the activities taking place within the house. It extends from east to west, hiding and closing towards the north, while opening completely
and faces south.

The house was imagined, inspired and executed through simultaneous rehearsals in various abstract tracks, consecutive sampling of chosen architectural quotes and motifs,
as well as the bodily examination of the materiality of the wall, columns and roofs. The house has been contextualized beyond specific trends: it is a universal structure, built with generic elements of modern architecture that meet the requirements of a specific location. Although characterized by a dove-grey colour, inside the verandas it is at the same time
designed as a white envelope, with Botticino marble elements, resting on Mediterranean grass and shrubs.

White Villa draws energy from its size, height, light, proportions, orientation and intentional juxtaposition of chosen architectural elements.