LOGO "75°MANDORLO IN FIORE" | Barbara Spallitta

Agrigento Agrigento / Italy / 2020

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L’ideazione del logo del settantacinquesimo “Mandorlo in fiore”, festa popolare della città siciliana di Agrigento, è strettamente connessa alla volontà di rendere omaggio alla fondazione della polis akragantina nel 580 a.c., esaltandone la radice greca e legandosi all’immenso patrimonio archeologico che essa conserva, congiuntamente al desiderio di valorizzare il tema della danza e della musica che contraddistingue il suo passato storico oltre che il suo presente. Un modo per creare un ennesimo legame ideale tra il patrimonio materiale e immateriale della città.
L’essenzialità dell’impostazione grafica, valorizzata dalla scelta di un colore in linea con il pantone dell’anno 2020 classic blue, un colore freddo che invita alla riflessione e sembra rievocare il vasto e infinito cielo serale di Agrigento, ha lo scopo di dare maggiore espressività all’immagine di una Menade danzante, che inserendosi all’interno della parola “Mandorlo”, ne sostituisce, per l’evidente somiglianza di forme, la lettera “A”. Il pittogramma è tratto dalle decorazioni di un cratere, del IV secolo a.c., a figure rosse su fondo nero, dalla forma a calice, conservato al Museo archeologico regionale Griffo di Agrigento. Su di esso viene rappresentata una scena abbastanza complessa con numerose figure disposte su due registri sovrapposti, che, inseguendosi, senza soluzione di continuità, riempiono l’intera superficie del vaso. Si tratta di un corteo dionisiaco che si snoda in un’agitata corsa di personaggi tra cui si riconosce lo stesso Dioniso ed Efesto tra Satiri e Menadi che, suonando cembali e doppi flauti, completano la scena. La menade, seguace mitologica del dio Dioniso, raffigurata mentre accenna passi di danza, con addosso un chitone e i capelli raccolti e trattenuti da un diadema, suona il cembalo (termine che deriva dal greco κύμβαλον), uno strumento musicale di origine orientale, ma che nel secolo V a. C. già era penetrato nella liturgia greca; una sorta di tamburello, costituito da due piastre metalliche di forma circolare, che si suonava percuotendole l'una contro l'altra.
Il cembalo-tamburello oltre a rappresentare uno degli attributi delle menadi, avendo conosciuto nei secoli una diffusione molto ampia e duratura nel sud italia, diventa il principale strumento ritmico nei repertori tradizionali delle tarantelle siciliane e viene utilizzato principalmente dalle donne nelle danze tradizionali per mantenere il ritmo del ballo.
Esso diviene così emblema dei riti femminili e, in qualche modo, specchio di chi danza e di chi suona.
Ecco che l’immagine della Menade danzante e suonatrice di cembalo si lega a doppio filo con quella della ballerina siciliana, richiamando nel contempo alla memoria un’altra donna protagonista di una delle vicende amorose più commoventi e sfortunate che ci sia stata tramandata dalla mitologia greca, Fillide. Questa ragazza, che si lasciò morire di dolore credendo che l’amante Acamante fosse perito nella guerra di Troia, fu trasformata in mandorlo dalla dea Atena e nell’abbraccio con l’amato fece spuntare piccoli fiori bianchi dai nudi rami.
Fonte di ispirazione per letterati e pittori di ogni epoca, testimone e protagonista del proprio tempo, in lotta ancora oggi per la costruzione di una vera cultura dell'eguaglianza, la donna, che sia la Menade delle feste dionisiache o la ballerina siciliana animatrice delle feste popolari, o Fillide, che per l’attaccamento al suo amante si abbandona alla morte, oggi è divenuta ancora una volta musa. Musa di un evento che, festeggiando l'arrivo della primavera e il ritorno della vita con il rifiorire dei mandorli, invia messaggi di pace a tutte le popolazioni e fa rifiorire ogni anno la città di Agrigento, come Fillide tra le braccia di Acamante.

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     L’ideazione del logo del settantacinquesimo “Mandorlo in fiore”, festa popolare della città siciliana di Agrigento, è strettamente connessa alla volontà di rendere omaggio alla fondazione della polis akragantina nel 580 a.c., esaltandone la radice greca e legandosi all’immenso patrimonio archeologico che essa conserva, congiuntamente al desiderio di valorizzare il tema della danza e della musica che contraddistingue il suo passato storico...

    Project details
    • Year 2020
    • Work started in 2020
    • Work finished in 2020
    • Status Completed works
    • Type Graphic Design / Advertising / Web Design
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