Ricerca sulle antiche abitazioni della Nurra | piergavino cherchi

La ricerca evidenzia i caratteri costruttivi e distributivi dell’abitato rurale della Nurra, supporto essenziale in fase di progetto di una nuova residenza rurale, per integrarla nel paesaggio, senza inutili decori.
Un semplice parallelepipedo con un tetto a due falde, in continuità compositiva con i muri a secco e le siepi. I cuili (dal latino cubile) sono le tipiche abitazioni della Nurra, territorio del nord ovest della Sardegna compreso fra le città di Sassari, Alghero e Porto Torres. Questi sono delle abitazioni di campagna isolate, che nascono intorno al diciottesimo secolo per sostituire capanne di fattura più modesta. Disseminate in una fertile pianura, forniscono ricovero agli agricoltori ed ai pastori locali. I cuili sono delle case confortevoli che possono comprendere oltre all’abitazione dei proprietari, generalmente a due o tre stanze, una stalla, un porcile, un forno posto proprio di fronte alla costruzione principale, in un cortile in prossimità del quale ci sono un piccolo orto, una vigna e degli alveari. Le colture sono impiantate tutt’intorno alla casa, secondo un concetto di semplicità d’accesso al lavoro, difficile da applicare in territori più disagiati della collina o della montagna da parte degli abitanti del resto dell’isola. Attraverso una distribuzione casuale, ma sempre a relativa distanza fra cuile e cuile, si è così avuto nel secolo scorso l’incremento della popolazione della Nurra. Gli agricoltori, sin dal principio, sono stati in numero maggiore rispetto ai pastori: la coltura principale è il frumento, che fornisce in genere da solo la sussistenza alle famiglie che lavorano i campi. Proprio per questo motivo la tendenza era di coltivare quanto più terreno possibile.
La differenza di tipologia tra abitazioni al piano terra e abitazioni con il piano primo dipendeva dalle condiziono economiche della famiglia. Abbiamo verificato che nella parlata logudorese oppure sassarese il termine “Palatu”, indicava la residenza con il piano primo. Il cuile della Nurra presenta per conformazione geometrica e compositiva analogie con lo stazzo della Gallura.
Molte di queste residenze rurali sono andate perse, infatti la ricerca è stata supportata non solo da rilievi nei vari siti ma anche da interviste fatte alle persone anziane, per cercare di ricostruire nel dettaglio anche gli interni, quindi reinterpretarli in caso di ristrutturazione.