TORRE ARIA | NCB ARCHITETTURA

Private house - Residential Interior Milano / Italy / 2022

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Torre Aria è un edificio di 17 piani, un moderno complesso residenziale che comprende 42 appartamenti di lusso. Costruito tra il 2010 e il 2013, il nuovo building è entrato a pieno titolo nel nuovo skyline milanese.


 All’interno di questa cornice si inserisce l’ultimo progetto di interior firmato da Dainelli Studio, (insieme allo studio NCB ARCHITETTURA che ha realizzato il layout architettonico): un appartamento di 300MQ con vista mozzafiato sulla città.


 Il progetto è stato realizzato per un imprenditore di origini pugliesi e la sua famiglia, grande appassionato di arte e design, con cui Dainelli Studio ha lavorato a quattro mani. Il tutto nasce, infatti, dall’amicizia tra il proprietario e Leonardo e Marzia Dainelli, aggiungendo al lavoro una componente affettiva.


 Il concept, un racconto sofisticato e contemporaneo, rimanda allo stile Mid-Century e all’evoluzione della città di Milano: nuova, veloce, cosmopolita e al tempo stesso profondamente legata alla sua storia.


Il passaggio dalla Puglia al capoluogo lombardo, infatti, l’imprenditore ha voluto esprimerlo anche attraverso lo stile scelto per le sue case. Dalle origini e la tradizione classica – che ritroviamo nelle sue altre residenze, tra cui una masseria situata nei pressi di Nardò, restaurata in un’ottica squisitamente conservativa - alla modernità del grattacielo metropolitano.


 La scelta di Porta Nuova, simbolo di una Milano proiettata verso il futuro, si è riflessa necessariamente anche nel progetto degli interni. L’appartamento è caratterizzato da infissi moderni e dalle ampie vetrate che lasciano entrare l’architettura circostante quasi fosse parte dell’arredo della casa. Gli scorci high tech e la vista circostante vengono poi mitigate dall’intimità dei tendaggi e da oggetti pensati per essere un omaggio alla storia della città.


 “Quello che abbiamo cercato di progettare è stato un tributo alla modernità e alla storia di Milano, che nel mondo si è sempre contraddistinta per essere un’avanguardia nel mondo del design. Volevamo far convivere pezzi di un passato non troppo lontano con prodotti creati in questi ultimi anni concepiti per ambienti contemporanei e per stili di vita dei nostri giorni” - Dainelli Studio


Oltre alla scelta dell’edificio, nel progetto di Dainelli Studio tutto rimanda da un lato ad un abitare iper-contemporaneo, dall’altro, al percorso che è stato fatto per arrivare ad una tale contemporaneità: la scelta delle opere d’arte, le cromie, gli arredi, le finiture e i materiali.


L’ingresso accede a metà del lungo corridoio, dividendo pragmaticamente l’appartamento in due, la zona giorno e la zona notte. Qui, boiserie e armadiature sono intervallate da specchi fumé, creando un’atmosfera più soffusa che si contrappone al resto della casa, inondata da una piacevole luce naturale. Il pavimento dell’appartamento è dominato da un parquet scuro a doghe larghe, in rovere tinto tabacco, di Interno18, mentre nelle superfici verticali spiccano le boiserie e le armadiature su disegno in rovere tinto nero. La scelta di un legno dal carattere moderno viene bilanciata dalle pareti in marmorino che conferiscono agli ambienti un tocco più classico.


L’ingresso anticipa un’altra grande passione del proprietario di casa, quella per l’arte, con opere di artisti del ‘900 e contemporanei che si snodano nelle diverse stanze. Il dipinto di Fabio Giampietro che ha come soggetto la Torre Velasca - rimando ad una modernità d’antan del capoluogo lombardo contrapposta al landscape di Porta Nuova che circonda la casa –, si affianca ad una collezione che comprende Fontana, Bonalumi, Boetti e alla sottile ironia di Edward Spitz con le sue opere che raffigurano i personaggi di Topolino. La ricerca dei pezzi d’arte ha portato l’imprenditore e lo studio in un tour tra le gallerie di Milano, tra cui la Galleria Miniaci, la Galleria Tonelli e la Galleria Lattuada.


Il lato sud-est, dedicato alla zona giorno, si apre immediatamente su grandi finestre che catturano la luce, affacciandosi sugli ampi balconi che circondano l’appartamento.


La zona living comunica con la sala da pranzo con soluzione di continuità, mentre delle vetrate fumé la separano dallo studio. Gli arredi mescolano icone e brand blasonati – la poltrona Ardea di Zanotta, il divano Soft Dream di Flexform, la libreria B&B Italia, il tavolino e il tavolo da pranzo Flexform, le poltrone Capitol Complex di Cassina, il lampadario a sospensione Penta, la lampada a pavimento Luminator e la Snoopy da tavolo entrambe di Achille e Pier Giacomo Castiglioni per Flos, tappeti di Golran e Nobilis, il tavolo dello studio Luxor di Cappellini e la sedia di Herman Miller – insieme a pezzi su disegno – i mobili in teak laccato lucido, la boiserie cannettata in sala da pranzo – con oggetti storici e introvabili fuori produzione - come le sedie della sala da pranzo di Giò Ponti (sei pezzi da collezione, disegnati dal maestro per un progetto di una nave e trovati in una galleria milanese) i tavolini di Fontana Arte, l’alzatina di Ettore Sottsass, le lampade da tavolo di Cini Boeri per Artemide e quella da terra di Reggiani.


Dalla sala da pranzo si accede alla cucina, per cui è stata scelta una composizione di Arclinea dalle linee essenziali, con finiture acciaio e grigio tortora con top in peltro.


Al lato opposto del corridoio – illuminato dallo specchio La Plus Belle di Philippe Starck per Flos - si apre invece la zona notte, composta da tre camere da letto, tre bagni e due cabine armadio.


Nella stanza padronale la boiserie crea un’atmosfera raccolta ed elegante. Anche qui, il progetto ha mescolato insieme oggetti nuovi, modernariato e custom: il letto di Meridiani e il comodino di Cassina si accostano alla poltroncina B&B Italia fuori produzione, insieme al comodino di modernariato e lampada, pouf, cassettiera e cabina armadio su disegno.


La camera si collega al maestoso bagno en-suite, interamente rivestito in prezioso marmo Repen Trentino, inclusa la vasca e il lavabo monoblocco, con vetrate che affacciano sui nuovi grattacieli di Milano.


In linea con le dimensioni importanti della stanza, gli arredi immaginano uno spazio a metà tra il bagno e il living: la chaise longue LC4 di Le Corbusier e un coffee table, entrambi Cassina, mobili e specchio Antonio Lupi e lampade Louis Poulsen.


La camera della figlia è caratterizzata da una carta da parati effetto tessile blu petrolio. Sul letto, firmato Meridiani, lenzuola di Ivano Redaelli, così come il tessile di tutta la casa. Ancora una volta il nuovo si sposa con il su misura, in questo caso delle armadiature, e con una poltroncina di modernariato.


Stesso concept per la stanza degli ospiti, con letto e comodino Meridiani, lampada da terra Louis Poulsen, elementi su disegno e lampada da soffitto di modernariato.


La zona notte si chiude con una seconda ampia cabina armadio con elementi firmati Poliform, ad incorniciare il pouf su misura, e un ritratto della famiglia scattato da Maurizio Galimberti.


Anche in quest’ultima stanza il mix tra tradizione, affetti, modernità e personalizzazione risulta senza dubbio impeccabile.

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