IL GIARDINO DEL BANCO

Il progetto di riqualificazione paesistica del giardino pubblico di un Comune situato a nord di Milano, prevede una piantagione di essennze arboree che rispecchino i caratteri di omogeneità qualitativa e dimensionale. Questo criterio d’intervento si propone di mettere ordine in una situazione paesaggistica alquanto sommaria nella forma (composizione casuale delle preesistenze vegetazionali, inadeguatezza distributiva degli insiemi e assoluta mancanza di funzioni specifiche) e allo stesso tempo piuttosto compromessa nella sostanza (problematiche derivanti da cause naturali e manutentive). A tale proposito il progetto individua e inserisce sia essenze arboree caratteristiche della fascia di riferimento (Biocora subcontinentale), piante di Frassino (Fraxinus excelsior) e di Carpino (Carpinus betulus) sia piante ecologicamente compatibili quali Quercia (Quercus coccinea), Acero (Acer campestre e Acer pseudoplatanus) e Ginkgo (Ginkgo biloba o Fagus sylvatica). Il progetto di Riqualificazione architettonico-paesistica prevede, da una parte, il riordino del parcheggio preesistente con il mantenimento delle dimensioni precedenti e la riorganizzazione distributiva dell’insieme, dall’altra il completo riassetto compositivo dell’area verde comunale che con lo specifico inserimento delle nuove funzioni (sosta, gioco, percorso, ecc.) determina l’attribuzione di una valenza che, elevandone le qualità intrinseche, permette di considerare tale area come un “piccolo parco di quartiere” a tutti gli effetti. Il giardino progettato per l’area verde, a livello compositivo, si organizza con una serie di situazioni a contrasto che rimandano, di volta in volta, la percezione degli insiemi da un assetto geometrico-formale (la piazza quadra e il percorso longitudinale-rettilineo) a un assetto più naturalistico-informale (l’anello verde e il percorso sinuoso). I caratteri composisitivi degli assetti diventano lo spunto per le piantagioni che da una rigida linearità (filari e barriere) si smorzano ammorbidendosi in curve e volute. L’unità giardino che così si viene a delineare acquisisce un carattere di autonomia e si configura quale servizio ambientale-naturalistico esclusivo del quartiere divenendone uno spazio usufruibile a pieno titolo dalla comunità.