Ricerca sulla città di fondazione | piergavino cherchi

Fertilia Alghero / Italy / 2008

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Il “razionale “ dimenticato.

Si parla di Architetture non di edifici, perché l’analisi riguarda proposte rimaste in parte sulla carta, ma interessanti perché legate ad un periodo distinto da un interessante dibattito in architettura, tra un concezione legata alla tradizione storica italiana e una più aperta alla correnti culturali del primo 900 provenienti dal nord Europa.

L’analisi riguarda la città di Fondazione di Fertilia, in particolare il progetto urbano di Arturo Miraglia dei primi anni trenta .
All’interno dell’impianto urbano convivono diverse esperienze, non sono certamente estranee all’autore la conoscenza della città giardino inglese, le teorie di E. Haward. Grandi viali alberati, su percorsi di geometria radiale, attraversano il borgo, delimitando la grande agorà centrale, cerniera tra terra e mare dove il progettista inserisce gli edifici dell’amministrazione.
Se nella piazza centrale, dominata dalla grande esedra, permane un lessico classico, le singole architetture in particolare la scuola, unico edificio costruito, riprendono negli alzati e in planimetria, geometrie razionali provenienti sia dai Paesi Bassi legate al neo-plasticismo e sia dall’Unione Sovietica degli anni 20, una citazione dell’epoca riporta “razionalissima, audace costruzione con più corpi avanzati, scintillanti di vetri e di lucidi metalli”, descrive sinteticamente la proposta di Miraglia.
Ampi sbalzi in c.a., alti pennoni e grandi vetrate aperte su un paesaggio dominato dalla macchia mediterranea della Nurra, annunciano la nuova Architettura dalle forme razionali.. Passato qualche anno il progetto della città di fondazione cambia progettista ma soprattutto, l’architettura dei singoli edifici, più vicini alla tradizione storica italiana.
L’architettura di Arturo Miraglia riprende le forme di un razionalismo italiano dove prevale la dimensione orizzontale del manufatto. Permane l’assenza dell’arco, la rinuncia alle classiche finestre sottolineate da decori e al tetto inclinato coperto da tegole, ma l’architetto non riesce nell’intento di eliminare ogni legame con la terra, al contrario del pensiero di molti suoi colleghi europei.
Nei singoli edifici del comune e della scuola l’architettura parla della ricerca su geometrie pure, esaltate dal confronto tra l’intonaco chiaro e il paramento in mattoni in laterizio, e degli stessi con le superfici vetrate, richiamando ancora una volta esperienze provenienti dall’Europa settentrionale
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    Il “razionale “ dimenticato.Si parla di Architetture non di edifici, perché l’analisi riguarda proposte rimaste in parte sulla carta, ma interessanti perché legate ad un periodo distinto da un interessante dibattito in architettura, tra un concezione legata alla tradizione storica italiana e una più aperta alla correnti culturali del primo 900 provenienti dal nord Europa.L’analisi riguarda la città di Fondazione di Fertilia, in particolare il progetto urbano di Arturo Miraglia dei primi anni...

    Project details
    • Year 2008
    • Work started in 2007
    • Work finished in 2008
    • Status Completed works
    • Type Graphic Design
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