CASA F R | Pasquale Raffa Architettura

Naples / Italy / 2019

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Reversibilità e non invasività sono le linee guida delle scelte progettuali adottate per l’intervento realizzato in un immobile di notevole interesse storico-artistico, facente parte del Complesso “ex Convento di S. Maria Donnaregina”, situato nel centro storico di Napoli. L'area occupata dall'ex complesso conventuale di Donnaregina si trova in una zona che, in origine, era un'area di margine della città a ridosso della murazione esistente tra il V e il IV sec e ha subito diverse trasformazioni nel corso del tempo. È del 1500 circa la realizzazione del chiostro porticato articolato su pilastri a sezione quadrata ed archi a tutto sesto in piperno, il quale si estendeva fino ad occupare parte dell’attuale via Duomo, come si evince dalla mappa del Duca di Noja (1775). In seguito alla soppressione del monastero di Donnaregina avvenuto negli anni successivi alla costituzione dello Stato unitario italiano, il Convento divenne di proprietà comunale e perciò suddiviso in vari ambienti per accogliere la sede degli uffici delle guardie municipali. In età borbonica, infine, a seguito dell’allargamento dell’attuale Via Duomo, antico cardo major, furono demolite l’ala occidentale e quella meridionale dell’ex Convento di Donnaregina, al fine di edificare i fabbricati che formano l’attuale quinta edilizia su Via Duomo; questi hanno inglobato parte delle originarie strutture del convento cinquecentesco, in particolare la configurazione del chiostro monumentale. È proprio per tale motivo che l’appartamento oggetto d’intervento presenta in parte l’affaccio sul chiostro monumentale del Complesso di Donnaregina e in parte su un cortile di pertinenza dell’edificio al civico 45, ricavato dalla realizzazione di un alto muro di cinta addossato ai pilastri del fronte est del chiostro, che interrompe bruscamente il ritmo regolare degli archi a tutto sesto in piperno e il sistema di apertura della facciata retrostante, come si evince dalla “sala della musica”, ambiente di pregio e di notevoli dimensioni dell’appartamento in cui parte di un’apertura con affaccio sul chiostro è interrotta. Proprio il “Salone della Musica”, così denominato per la presenza di due ritratti sui lati corti della sala che raffigurano i due compositori italiani, Niccolò Paganini e Vincenzo Bellini, conserva l’unico decoro di pregio meritevole di conservazione e valorizzazione dell’abitazione: la carta dipinta che ricopre le pareti e parte del soffitto voltato. Questa grande sala infatti, di circa 70 mq, coperta da volta a botte, è per la maggior parte della sua superficie rivestita da una carta dipinta; l’ambiente purtroppo è stato deturpato dalla realizzazione, in epoca post terremoto, da un arco in cemento armato spesso circa 2 metri, che interrompe la continuità della volta e ha innescato distacchi e cadute di pellicola pittorica lungo i margini.


Disposto ad una quota maggiore rispetto gli altri ambienti della casa, il Salone della Musica con i suoi 70 mq, una configurazione ad L e i decori in carta dipinta, rappresenta il cuore dell’appartamento, nonché la sfida più grande per il progetto di ristrutturazione e interior design. Qui infatti è stato organizzato un open space composto da cucina e living. In particolare all’ingresso della “sala della musica” è stata disposta la zona giorno con la cucina sul lato nord e la sala da pranzo a sud. Due scale-armadio percorribili consentono l’affaccio alle alte finestre e offrono l’occasione di ammirare la sala da punti di vista inusuali. Un telaio leggero in tubi di acciaio suddivide idealmente lo spazio rispetto alle diverse funzioni, ma permette, al contempo, la lettura dell’apparato decorativo in carta dipinta nella sua interezza, esaltandone il valore artistico, rispettando allo stesso tempo i principi del minimo intervento, della reversibilità e della non invasività. Nell’ala sud trovano spazio la camera da letto completa di cabina armadio e bagno con l’intento di salvaguardare il rapporto esistente tra vuoti e pieni e rispettare le altezze interpiano nonché l’immagine dei prospetti.


La scelta delle soluzioni impiantistiche è avvenuta tenendo conto del pregio degli ambienti oltre la notevole altezza interna (circa 7 metri) del “salone della musica”, al fine di garantire il miglior comfort possibile evitando zone fredde e fastidiosi spostamenti d’aria e di polveri, tipici di un impianto a radiatori o fancoil. L’impianto di riscaldamento a pavimento è apparso pertanto la soluzione migliore per garantire un adeguato livello di comfort; restando invisibile e favorendo l’estetica degli spazi interni di pregio, esso garantisce una diffusione più uniforme del calore. Completa l’intervento la realizzazione di una pavimentazione in resina di colorazione chiara, in armonia con le cromie degli apparati architettonici dipinti.

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    Reversibilità e non invasività sono le linee guida delle scelte progettuali adottate per l’intervento realizzato in un immobile di notevole interesse storico-artistico, facente parte del Complesso “ex Convento di S. Maria Donnaregina”, situato nel centro storico di Napoli. L'area occupata dall'ex complesso conventuale di Donnaregina si trova in una zona che, in origine, era un'area di margine della città a ridosso della murazione esistente tra il V e il IV...

    Project details
    • Year 2019
    • Work started in 2018
    • Work finished in 2019
    • Client Privato
    • Contractor Euroservice Costruzioni srl
    • Status Completed works
    • Type Interior Design / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Refurbishment of apartments
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