Riqualificazione urbanistica di Piazza Kennedy a Ravenna | Marco Mantellato

Ravenna / Italy / 2010

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ANALISI CRITICA DELL’ESISTENTE L’area di intervento si inserisce in un contesto urbano ben consolidato e sedimentato, che si articola attraverso le antiche presenze, gli autentici tracciati e si carica dei segni delle stratificazioni e della memoria che da sempre risiedono nel centro storico di Ravenna. La piazza,luogo pubblico per eccellenza, cuore della città, assume oggi connotazioni ben diverse. Si adatta alle dinamiche del vivere contemporaneo perdendo la sua vera identità ed assume la configurazione di spazio ibrido, adibito ad usi impropri, luogo dell’attraversamento e non più della sosta, piazza parcheggio, slargo utilizzato solo episodicamente come spazio pubblico. In passato questo luogo è stato più volte oggetto di mutamenti che ne hanno stravolto completamente l’essenza: da isolato costruito viene demolito per consentire la realizzazione del mercato della città per poi cambiare ulteriormente volto e caricarsi della vocazione attuale di spazio innaturale all’interno del tessuto urbano storico. Questa condizione è tale da determinare una forte destrutturazione dello spazio, per la totale assenza , sotto l’aspetto funzionale sotto il profilo della qualità architettonica, di un disegno complessivo in grado di organizzare lo spazio e definirne formalmente gli usi pubblici.

CONCEPT- Strategia dell’intervento Dalla consapevolezza dell’indole autentica del luogo e dalla volontà di far dialogare la stessa con le esigenze attuali della collettività, prende vita l’idea del progetto per Piazza Kennedy. L’obiettivo è quello di risarcire qualitativamente questa parte della città storica, restituendole la dignità formale che le compete. La suggestione progettuale scaturisce da un’attenta analisi dei rapporti fra il passato ed il contemporaneo, tra il vecchio ed il nuovo. Il disegno della nuova piazza trae la sua origine dalla volontà di rievocare la sagoma dell’isolato ebraico e di riproporne le visuali prospettiche di un tempo. Ad esse è affidata l’organizzazione dello spazio urbano in quanto il loro tracciato disegna a terra la trama della nuova piazza Kennedy. A tal proposito il suolo viene organizzato e misurato dalla giacitura delle diverse fughe prospettiche. Nel desiderio di restituire a questo luogo il senso percettivo del suo spazio si è ritenuto opportuno sollevare alcuni lembi dell’isolato per ricrearne la sensazione visiva di un tempo. Il suolo in corrispondenza delle linee di piega dettate dalle fughe prospettiche si solleva richiamando alla memoria le antiche presenze storiche come il muro di cinta degli Orti Rasponi e l’antica chiesa di S.Agnese. Un terzo lembo viene sollevato in corrispondenza di Via Rasponi a chiudere il ricalco del profilo del vecchio isolato.

VERSATILITA’ E FLESSIBILITA’ DELLO SPAZIO Alla suggestione compositiva della reinterpretazione in chiave contemporanea dei segni della memoria fa seguito la consapevolezza di dover realizzare uno spazio in grado di modellarsi a seconda delle esigenze del nostro tempo. Lo spazio pubblico si articola così attraverso la modellazione del suolo che viene strutturato secondo ambiti spaziali ben organizzati capaci di assolvere in modo adeguato alle richieste delle diverse tipologie di utilizzo. La composizione spaziale della nuova Piazza Kennedy offre la possibilità di disporre di un luogo flessibile , dove incontrarsi e sostare, intrattenere relazioni, conversare e riposare ma al tempo stesso un luogo capace di accogliere le molteplici attività della vita contemporanea, dall’evento, allo svago, al movimento, al gioco, al commercio. Lo spazio viene qualificato a seconda degli ambiti che lo caratterizzano per cui racchiude in sé le arre per la sosta, quelle per il gioco ed il tempo libero, quelle per il mercato, l’esposizione o il concerto. Questa articolazione della piazza ci ha permesso di localizzare le attrezzature per le attività ordinarie, tipiche del vivere quotidiano, al di sotto dei lembi sollevati, in modo tale da poter disporre liberamente della piazza in superficie nella configurazione della stessa per eventi e spettacoli. Sotto due dei tre lembi troviamo le attrezzature fisse: in corrispondenza del lembo sollevato su Via Rasponi vengono così ubicati i servizi igienici e l’isola ecologica; l’edicola e la fermata bus vengono posizionate in corrispondenza del lembo sull’asse viario principale di Via D’Azzeglio-Guerrini. La restante superficie al di sopra dei lembi, rappresenta la piazza vera e propria, una zona aperta, di passaggio, di incontro collettivo tale da ospitare manifestazioni e un’altra più protetta, attrezzata con sedute alberature e un’ illuminazione appropriata. Il suolo viene così suddiviso in spazi contigui, si modella in funzione delle diverse categorie di fruizione, attraverso l’individuazione di un tessuto caratterizzato da sistemi gerarchici di percorsi e aree di sosta. Gli elementi che costituiscono la struttura della piazza vengono collocati a seconda degli ambiti cui fanno riferimento.

ACCESSIBILITA’ E VIABILITA’ Il riordino della funzionalità dell’area non può prescindere da un’attenta analisi relativa ai flussi veicolari e ciclo-pedonali. Il sistema carrabile si colloca lungo il perimetro della piazza, circoscrivendo al suo interno lo spazio pedonale. Gli accessi pedonali sono posizionati in corrispondenza delle linee prospettiche e vengono segnalati dalla presenza degli elementi di illuminazione a terra. I percorsi veicolari sono stati razionalizzati mantenendo come itinerario di mobilità utilizzato anche per il trasporto urbano, l’asse di Via D’Azzeglio- Guerrini. Lungo il lato est ed ovest della piazza la viabilità è garantita per il transito limitato ai mezzi autorizzati, alle persone diversamente abili e per il carico e scarico delle merci a servizio dei locali commerciali presenti sul fronte nord e sud della piazza e per le eventuali manifestazioni in loco, mentre l’asse di Via Fantuzzi che costeggia la “Casa del mutilato” viene completamente chiuso al traffico veicolare. In corrispondenza del lembo sollevato su Via Rasponi è prevista un’area per la sosta delle bici alla quale si accede percorrendo il piano inclinato corrispondente.

LA GEOMETRIA GUIDA Sotto l’aspetto puramente geometrico la definizione dello spazio urbano per la nuova piazza Kennedy segue una logica chiara, fondata su una maglia strutturale con modulo di base quadrato di lato 50×50 cm, all’interno della quale ogni elemento è stato progettato per assolvere in modo idoneo le richieste di tipo funzionale quali l’ordinato svolgimento delle attività quotidiane , la qualificazione delle diverse aree di sosta e l’allestimento degli eventi. Nel disegno complessivo giocano un ruolo importante anche gli elementi di illuminazione che disposti in maniera apparentemente casuale calcano incassati a terra, gli accessi principali alla piazza, disposti verticalmente sottolineano nella configurazione non ordinaria la presenza dell’evento e marcano gli elementi di arredo per la sosta attraverso fili luminosi.

I MATERIALI La volontà di garantire a Piazza Kennedy un nuovo decoro formale è affidata all’uso dei materiali e alla proposizione di forme di arredo urbano consone e coerenti con i caratteri tipologici e materici del contesto. La ricomposizione dell’unitarietà materica della piazza è delegata alla pavimentazione realizzata in calcestruzzo con trattamento superficiale graffiato e suddivisa in riquadri di lato 50×50 cm. I tagli sulla pavimentazione che sottolineano i percorsi pedonali che sfociano nella piazza, sono stati realizzati riutilizzando i segni in marmo bianco esistenti , che in origine delimitavano le postazioni del mercato ambulante. Le sedute sono progettate in moduli alternati da 50×50 cm e 100×100 cm; a terra vengono segnalate da un filo luminoso che corre lungo il basamento realizzato in graniglia mentre il piano di appoggio è in legno. L’illuminazione è affidata a sistemi di luci ad incasso a led per marcare gli spostamenti a terra e a pali verticali lungo la zona delegata agli eventi. Il parterre texturizzato che circonda la piazza è realizzato con una pavimentazione di tipo bituminoso e con uno strato superficiale di finitura in resina. Sull’asfalto vengono segnalate le fasce per l’attraversamento pedonale attraverso verniciature di colore bianco.
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    Project details
    • Year 2010
    • Client Comune di Ravenna
    • Status Competition works
    • Type Public Squares / Urban Furniture
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