Architettura riflesse nel Lago di Lentini | Luca Maci

Centro sportivo galleggiante Lentini / Italy / 2006

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Il Lago di Lentini, attualmente il lago artificiale più grande d’Europa, è collocato al margine sud della Piana di Catania, a pochi chilometri dai centri abitati di Lentini e Carlentini, a sud, dalla base aerea Nato di Sigonella, a nord, dalla costa ionica, ad est.


Da questa sua posizione strategica, baricentrica rispetto ai poli industriali di Catania e del siracusano (Augusta, Melilli, Priolo, Siracusa), esso rappresenta la fonte principale di approvvigionamento idrico necessario ai complessi processi produttivi sin dall’inizio della sua irregimentazione, immediatamente successiva alla conclusione dei lavori per la realizzazione dell’attuale invaso, alla fine degli anni ’80. 


Al centro di infinite contese e complesse vicende, protagonista del dibattito politico del XIX secolo, il lago, oramai stazione nevralgica per le rotte migratorie, la cui formazione originaria si deve ai templari, prosciugato dal governo fascista per fronteggiare la terribile ondata malarica narrata persino dal Verga, è attualmente gestito da un consorzio che ne regola l’attività e vigila sulla riserva avifaunistica di recente costituita al suo interno; di fatto, protetto da un sistema continuo di recinzione, e continuamente sorvegliato, esso si configura attualmente come un vero e proprio fortilizio, di difficile accesso e fruizione.


Attraverso un intervento radicale ed integrale si è “penetrati” all’interno dell’anello artificiale di contenimento, vero e proprio sbarramento fisico e visivo, nel tentativo di riconnettere la città ed il suo lago, non tanto ricorrendo ad improbabili ricongiungimenti fisici ma puntando su connessioni concettuali, funzionali, collocandovi, all’interno, una serie di attività diversificata a beneficio di un vasto bacino d’utenza, oltre che dell’immediato intorno.


L’impianto, d’impronta organica, ispirato alle dinamiche schiumose dell’acqua, mitiga, smorzandola, la condizione di passaggio tra l’elemento naturale (acqua) e quello artificiale (argine) in passaggi lenti, sinuosi e cadenzati, che accompagnano il visitatore nella sua esperienza di attraversamento dei luoghi, alla ricerca di un ritrovato e rinnovato rapporto con il paesaggio e l’ambiente lacustre, per certi versi, nonostante gli interventi ed i rimaneggiamenti, paradossalmente incontaminato. Una sequenza di bolle architettate, adeguatamente manipolate, prettamente galleggianti su scafi a sezione parallelepipeda, ospita, nella sua tripartizione ludica, in-formativa e sportiva decine di attività specifiche strettamente connesse ed esaltanti la natura acquatica, in un gioco di continui ed infiniti rimandi, ricordi, riflessi.


 


“Immobilizzando l’immagine del cielo, il lago crea un cielo dentro di sé. […] Così l’acqua, con i suoi riflessi, duplica il mondo, raddoppia le cose. Essa sdoppia anche il sognatore, non solo come una vana immagine, ma impegnandolo in una nuova esperienza onirica.” (G. Bachelard)


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


 


L’INSEDIAMENTO


 


Le strutture sono collocate all’interno del “recinto” monolitico dell’argine artificiale, nella parte orientale del lago, sviluppandosi tra la torretta di pesca e la casa del guardiano, esistenti, a nord e a sud, trasformate così in elementi terminali del nuovo sistema; a congiungerle, un ordine di boe determina il limite oltre il quale si prevede, così ridimensionata rispetto all’attuale, limitandola esclusivamente all’argine naturale, la riserva/oasi naturalistica per lo sviluppo di attività come il birdwatching correlate alla presenza ed alla nidificazione di diverse specie di uccelli; nel tempo, infatti, il lago è divenuto scalo ideale nelle migrazioni per marzaiole, germani reali, folaghe, gallinelle d’acqua, occhioni, cavalieri d’Italia, cicogne.


Opposte a questa si snocciolano le attività collocate all’interno di edifici semisferici incastonati in un piano continuo di piattaforme e percorsi fissi e mobili, a matrice circolare; funzioni differenti volte alla valorizzazione del bacino, della sua storia, del suo rapporto con il territorio, al sano sfruttamento dell’ingente massa d’acqua disponibile, risorsa preziosa ancor più in una terra, la Sicilia, dai celeberrimi problemi idrici.


 


 


GLI IMPIANTI SPORTIVI


 


Ruolo centrale dell’intero impianto è affidato alla presenza di un polo per gli sport acquatici, dotazione di cui la Sicilia purtroppo ancora deficita, nonostante la florida attività societaria: un parco acquatico, nella sua veste mista ludico-sportiva, una struttura per la motonautica radiocomandata a motore elettrico ed a scoppio, un campo gara per le moto d’acqua, lo sci nautico ed il canottaggio, un circolo velico ed un porticciolo da diporto, una piscina per il nuoto ed i tuffi i cui progetti sono stati redatti secondo le indicazioni dei regolamenti emanati dalle varie federazioni sportive, nazionali ed internazionali.


Nell’impossibilita di uno sviluppo totale del progetto, per ovvi motivi legati ai fini didattici della tesi di laurea, particolare attenzione è stata posta, con appositi approfondimenti, alla progettazione della piscina, elevata così ad elemento rappresentativo di una sperimentazione attuabile alle singole strutture menzionate.

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    Il Lago di Lentini, attualmente il lago artificiale più grande d’Europa, è collocato al margine sud della Piana di Catania, a pochi chilometri dai centri abitati di Lentini e Carlentini, a sud, dalla base aerea Nato di Sigonella, a nord, dalla costa ionica, ad est. Da questa sua posizione strategica, baricentrica rispetto ai poli industriali di Catania e del siracusano (Augusta, Melilli, Priolo, Siracusa), esso rappresenta la fonte principale di approvvigionamento idrico...

    Project details
    • Year 2006
    • Status Research/Thesis
    • Type Parks, Public Gardens / Theatres / Sports Centres / Stadiums / Sport halls / Swimming Pools / Sports Facilities / Tourist Facilities / Beach Facilities / Discos, Clubs / Modular/Prefabricated housing / Leisure Centres / Private clubs/recreation centres / River and coastal redevelopment
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