RESTAURO DELLE FACCIATE DELL'ISTITUTO I.P.S.I.A. PACINOTTI A MILANO | Enzo Ranieri

Milan / Italy / 2010

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Descrizione dello Stato di Fatto


L’edificio in oggetto risale alla fine ‘800 - primi anni del ‘900 e occupa l’intero isolato compreso tra Via Livenza, Via G. Romano e Via Palladio. L’edificio ospita l’Istituto I.P.S.I.A. PACINOTTI e la Scuola Elementare GIULIO ROMANO. Si tratta di un edificio scolastico sottoposto a vincolo della Soprintendenza ai Beni Storici ed Artistici di Milano e, in quanto tale, al benestare della stessa per ogni intervento che lo coinvolga. L’approccio metodologico alla progettazione ha quindi dovuto tenere conto della necessità di conservare e, quando possibile, ripristinare il manufatto e gli elementi lapidei nello stato originario. Grazie ad un’accurata ricerca storica, all’analisi dei materiali pervenutici e ad una serie di indagini non distruttive fatte in cantiere, si è potuto intervenire nel rispetto delle caratteristiche storiche dell’edificio. L’intervento ha riguardato le facciate dell’edifico che presentavano evidenti segni di degrado, più accentuati sul prospetto di Via Giulio Romano. Gran parte dell’intonaco, a base di calce finito al civile e tinteggiato con pittura minerale, presentava parti ammalorate e sfarinamenti superficiali molto diffusi, più limitati fenomeni di distacco dalla muratura. Nel corso degli anni sono stati eseguiti alcuni interventi di ripristino puntuale degli intonaci, con utilizzo di malte cementizie. La strollatura del bugnato della facciata in corrispondenza del piano rialzato, che è il risultato di un intervento successivo e non un elemento originale dell’edificio, presentava sfarinamenti e diffusi fenomeni di distacco; gli elementi decorativi di facciata come le cornici delle finestre, il cappello sopra le finestre del primo piano, le cornici marcapiano, in pietra (Brecciola di Montorfano od Urago), manifestavano evidenti rotture ed erosioni, in particolare i cappelli sopra le finestre del primo piano della facciata di Via Giulio Romano e le fasce marcapiano. Le lastre di granito bianco di Montorfano, che costituiscono il basamento dell’edificio, erano in discrete condizioni. Quasi tutti i serramenti originali in legno, su Via Giulio Romano e su Via Livenza, sono stati sostituiti con nuovi serramenti simili per forma, materiale e dimensioni, mentre sulla facciata di Via Palladio si sono mantenuti i vecchi serramenti in legno senza vetrocamera ed in cattivo stato di conservazione, fatta eccezione per un numero limitato di finestre in fondo a Via Palladio verso Via Livenza. I portoni d’ingresso in legno, verniciati a più riprese senza procedere a scrostamenti, presentavano fenomeni di rigonfiamenti e di distacchi della vernice. La copertura, in coppi di laterizio era in buone condizioni, mentre la lattoneria in lamiera, si presentava in più punti ammalorata, i pluviali sono stati sostituiti con tubi in PVC. In diversi periodi storici sono state apportate piccole modifiche ai prospetti originari, in particolare sono state chiuse alcune finestrelle del piano seminterrato.


 


Descrizione dell’intervento


Il progetto di intervento ha mantenuto e conservato l’aspetto originale dell’edificio in oggetto. Infatti ogni ripristino o sostituzione degli elementi lapidei ha riprodotto fedelmente forma e materiali esistenti. Gli intonaci, una volta individuate le parti ammalorate e a rischio di distacco con apposita battitura, sono stati rifatti con malta di calce idrata e completati con pitturazione ai silicati di potassio. La strollatura del bugnato della facciata in corrispondenza del piano rialzato, trattandosi di una realizzazione posteriore al progetto originario, è stata asportata e sostituita con intonaco liscio, simile alle altre parti del bugnato di facciata. Per le cornici delle finestre, le fasce marcapiano e i cappelli delle finestre, in pietra arenaria, che presentavano sfarinamenti ed evidenti fenomeni di distacco, una volta terminata la fase di pulizia, si è proseguito con il consolidamento dei manufatti mediante impregnazione fino a rifiuto con silicato di etile applicato con pennelli, siringhe e pipette, per la ricostituzione delle proprietà meccaniche del materiale originale. Le parti mancanti sono state fedelmente ricostruite con malte di calce idraulica ed inerte di granulometria affine alla struttura cristallina da ricostruire, con l’impasto di terre colorate che consentono alle parti ricostruite di avere una resa cromatica simile al manufatto originale. Per le parti in discreto stato di conservazione, soggette unicamente a fenomeni di esfoliazione e microfessurazione si è proceduto ad una stuccatura con l’utilizzo di malta di grassello e polvere di marmo, rispondente alle caratteristiche di quella originale. Tutti gli elementi lapidei sono stati trattati mediante l’applicazione di biocida contro la formazione di attacchi di microrganismi autotrofi, infine soggetti ad una operazione di protezione superficiale del manufatto con stesura di polisilossano. I cappelli in pietra arenaria sopra le finestre del primo piano, particolarmente erosi, sono stati sostituiti con elementi nuovi, mantenendo la stessa forma, dimensione e materiale di quelli originali. In base ad un’analisi puntuale dello stato effettivo di conservazione di ogni elemento, sono stati sostituiti solo i cappelli che presentano una stato di degrado tale da vanificare ogni possibilità di recupero. Il basamento in granito bianco di Montorfano è stato pulito con micro-sabbiatura a bassa pressione e trattato mediante biocida applicato a pennello dopo il restauro. I cornicioni e le modanature in cemento sono stati puliti con micro-sabbiatura a bassa pressione, e successivamente sono stati applicati a pennello, un fissativo e un fondo uniformante e stabilizzante entrambi a base di silicato di potassio stabilizzato, da ultimo una pittura trasparente a base di potassio stabilizzato pigmenti solidi alla luce ed agli alcali. I vecchi serramenti in legno sono stati sostituiti con nuovi serramenti, sempre in legno, con vetrata isolante termoacustica, vetro esterno stratificato 6+6, vetro interno 4+4, entrambe con interposta pellicola in PVB da 0,76mm e intercapedine di 16mm, simili per forma, materiale e dimensioni a quelli esistenti. Le vetrate e i serramenti rispondono ai requisiti minimi imposti dalla normativa vigente in materia di isolamento termico e acustico. Le finestrelle del piano interrato che sono state chiuse, sono state riaperte, compatibilmente con le destinazioni d’uso dei locali corrispondenti, e realizzate con le medesime caratteristiche di quelle esistenti. Tutti i pluviali e i canali di gronda, attualmente in lamiera ed in PVC, sono stati sostituiti con pluviali e canali di gronda in rame naturale, materiale più adatto alle caratteristiche tipologiche e morfologiche dell’edificio. Le opere in ferro, inferriate, griglie antitopo e serramenti del piano interrato, sono state pulite e sverniciate con adeguata sabbiatura o carteggiatura , trattate con antiruggine e verniciate con smalto sintetico satinato a base di resine uretaniche modificate ed alchidica e pigmenti finissimi. I portoni d’ingresso in legno verniciato sono stati riportati a legno nudo, rimuovendo le mani di smalto esistenti con l’impiego di opportuni sverniciatori, successivamente è stato applicato un sotto smalto opaco e riempitivo a base alchilica, a finire uno smalto sintetico satinato a base di resine uretaniche modificate ed alchiliche. Nei casi i cui il legno si è rivelato di pregio e in buono stato di conservazione sono stati utilizzati impregnanti e vernici trasparenti

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    Project details
    • Year 2010
    • Work started in 2009
    • Work finished in 2010
    • Client Provincia di Milano
    • Status Current works
    • Type Schools/Institutes
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