Re-thinking collective housing | veronica chiarini

Aarhus / Denmark / 2009

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Una proposta progettuale per un insediamento residenziale a basso consumo energetico ad Aarhus, una delle città più all’avanguardia nelle problematiche relative alla sostenibilità, in un’area (Lisbjerg) alla periferia del centro cittadino. Tenendo in considerazione il principale strumento normativo in materia energetica nonché gli altri strumenti attuativi della municipalità, l’obiettivo di ridurre considerevolmente l’uso di risorse non rinnovabili (e di conseguenza il fabbisogno energetico dell’edificio) viene perseguito attraverso scelte di diverso tipo, concernenti l’orientamento, il percorso del sole, i dati microclimatici della zona da un lato, e l’aspetto tecno-tipologico dall’altro. Si cerca dunque di proporre il progetto come “evoluzione” e applicazione degli
strumenti attuativi e normativi per la difesa della risorsa energia, con la possibilità di dimostrare che questi vincoli possono essere letti anche in chiave di “libertà espressiva” oltre che di efficacia energetica.

Il lotto si presenta con una forma trapezoidale irregolare che racchiude una superficie di 10 ha.
Il lato nord si interfaccia con l’abitato di Lisbjerg, mentre i lati sud, est e ovest confinano invece con il paesaggio rurale tipico della regione dello Jütland.
Lo spazio viene diviso idealmente in fasce funzionali che sono delimitate da linee che, partendo dai vertici del trapezio, vanno a toccare perpendicolarmente il lato opposto.
All’estremità nord del lotto è stato disposto l’edificio del centro polifunzionale che si specchia in un elemento d’acqua.
A sud di questi elementi si innesta un’area verde oltre la quale sono state disposte le schiere delle abitazioni: due schiere sono disposte parallelamente al centro polifunzionale, mentre le altre due sono state leggermente ruotate per permettere la creazione di un ulteriore parco.
La disposizione degli edifici si svincola in parte dalla direzione indicata per aderire alla logica del miglior orientamento legato al risparmio energetico.
Gli assi viari principali corrono paralleli ai quattro lati dell’area e da essi si diparte una maglia di percorsi che attraversano il lotto e permettono l’accesso alle varie funzioni e le mettono in correlazione fra loro. Questi percorsi sono esclusivamente pedonali, con l’eccezione del passaggio di mezzi di soccorso ed emergenza. Gli accessi carrabili sono molto limitati e si trovano ai bordi dei lati a nord e a sud del lotto. Infatti, uno degli obiettivi principali della Municipalità di Aarhus è quello di disincentivare il più possibile l’uso di autoveicoli a favore dell’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici. Infatti, in una fascia di terreno compresa far il lato nord del lotto e la cintura meridionale dell’abitato di Lisbjerg sono previsti dei parcheggi scambiatori e da lì sarà possibile poter usufruire del servizio di autobus e della metropolitana leggera che attraverserà tutto l’ampliamento di Lisbjerg.
L’edificio polifunzionale trae origine dalla forma stessa del lotto. Infatti, si tratta di un trapezio irregolare disposto perpendicolarmente all’area. Anche la vasca di raccolta dell’acqua piovana ha le stesse radici e altro non è che la pianta dell’edificio polifunzionale specchiata che si va ad “incastrare” nell’edificio stesso. L’edificio ospita al suo interno spazi per attività comuni: una cucina-ristorante, una lavanderia con annessa terrazza per la stesura dei panni, delle sale ricreative per adulti/ragazzi e una per bambini ed una sala polifunzionale più grande che può essere adibita a sala conferenze, proiezioni ed esposizioni.
L’edificio, che si erge su pilotis inclinati, sviluppa le varie funzioni su un unico piano, ma dal blocco scala-ascensore è possibile salire alla copertura che è una terrazza-giardino attrezzata.
L’edificio si sviluppa per una lunghezza di 50 m, con larghezza a ovest di 8,80 m e ad est di 15 m. Esso si trova ad un’altezza da terra di 3,50 m, poggiante su una serie di pilastri tubolari in acciaio inclinati, disposti ogni 5 m lungo i lati nord e sud e ogni 4,25 m sui lati est e ovest, assecondando una griglia strutturale regolare. L’impalcato è di tipo stratificato a secco che prende a riferimento il progetto per alloggi e biblioteca di quartiere a Evreux, in Francia dello studio d’architettura Dubosc & Landowsky, attivo da molti anni nella ricerca di soluzioni costruttive innovative. Questo tipo di impalcato
ha permesso agli architetti francesi di realizzare edifici di ottima qualità e con ottime prestazioni energetiche a prezzi contenuti e in tempi minori rispetto alle tecniche tradizionali che impiegano solai in calcestruzzo armato.

L’area residenziale rappresenta l’ambito più privato e raccolto dell’intervento.
Inizialmente, si era pensato di distribuire le abitazioni lungo i lati sud, est ed ovest del lotto per creare al centro una grande corte comune, ma le residenze poste sui lati orientale ed occidentale non avrebbero potuto esprimere poi appieno i benefici derivanti dalle tecniche per il risparmio energetico. Lo stesso discorso vale anche per l’ipotesi di distribuire gli alloggi in lunghe schiere in direzione nord-sud come per creare una grande mano con l’edificio polifunzionale, volendosi richiamare alla maglia urbana di Aarhus, quindi si è optato per una distribuzione di quattro schiere, accoppiate due a due, disposte in direzione est-ovest, in modo tale da avere una migliore esposizione degli affacci. Ogni coppia di schiera è comunque disposta in modo tale da ottenere uno schema a piccola corte, mentre fra le due coppie si viene a creare, ancora una volta, un parco comune triangolare che richiama il giardino annesso al centro polifunzionale. I percorsi progettati sono, come detto in precedenza, completamente pedonali, prevedendo il passaggio solo per i mezzi di emergenza. I percorsi sono caratterizzati dalla presenza di giochi d’acqua, come a formare dei percorsi nei percorsi e dei piccoli canali che richiamano quelli caratteristici di Aarhus. Nel parco e lungo i percorsi, inoltre, è prevista, l’installazione di alberi solari, che si allacciano al tema delle energie rinnovabili.
Le unità abitative sono aggregate nella tipologia a schiera. Complessivamente si tratta di quattro diverse schiere impostate su una stessa griglia strutturale.
L’insieme presenta, pur declinando linguaggi contemporanei, dei richiami alla tradizionale architettura domestica del luogo grazie all’individualizzazione e ad alcuni accorgimenti nelle finiture degli appartamenti.
Il modulo di base utilizzato per definire i tipi è quadrato, di lato 4,5 metri, misura che permette di ottenere spazi abitativi confortevoli. Esso è stato aggregato in diverse combinazioni per formare unità abitative di taglio diverso. In questo modo si può rispondere alle esigenze di utenze differenziate.
La dimensione minima è quella di tre quadrati con un’ area totale di 60 mq, mentre quella massima è di 5 moduli divisi su due piani per un’area di circa 100 mq. E’ stata costruita una maglia regolare composta da 2 moduli affiancati in profondità, mentre in larghezza varia con la larghezza del lotto. Il risultato è quello di un complesso esteso longitudinalmente, articolato da un’alternanza di
volumi pieni e vuoti e di elementi vetrati, le serre, che sporgono rispetto alla griglia. L’edificio è quindi caratterizzato da un forte gioco di luci ed ombre.
La struttura portante è interamente in legno, ma anche per il rivestimento si è deciso di sfruttare questo materiale. I prospetti sono caratterizzati dalla presenza di vetrate sul lato sud e la quasi assenza di aperture sul lato nord, secondo i principi della progettazione passiva. Per le soluzioni abitative più grandi è prevista, inoltre, una serra per migliorare il guadagno solare nel periodo invernale. Su questa si affaccia la zona giorno della casa. Per impedire il sovrariscaldamento estivo è stata prevista una schermatura per le aperture della facciata sud. Nello specifico caso del nostro progetto si è deciso di adottare un sistema di oscuramento a sollevamento in lamelle in fibre di legno su modello della Casa Carter e della Peninsula House di Sean Godsell.
Tra gli accorgimenti adottati si utilizza, inoltre, un tetto verde che permetta il recupero dell’acqua piovana, sistemi fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, pannelli radianti e pompa di calore.
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    Una proposta progettuale per un insediamento residenziale a basso consumo energetico ad Aarhus, una delle città più all’avanguardia nelle problematiche relative alla sostenibilità, in un’area (Lisbjerg) alla periferia del centro cittadino. Tenendo in considerazione il principale strumento normativo in materia energetica nonché gli altri strumenti attuativi della municipalità, l’obiettivo di ridurre considerevolmente l’uso di risorse non rinnovabili (e di conseguenza il fabbisogno energetico...

    Project details
    • Year 2009
    • Status Competition works
    • Type Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Multi-purpose Cultural Centres / Modular/Prefabricated housing
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