1976 - PALAZZO REGIONE MARCHE GENERALE 120.000mc | EGIDIO DE GROSSI

Ancona / Italy / 1976

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DALLA RELAZIONE DI PROGETTO 1976

…Lungo tale asse cha potremmo definire d’"integrazione sociale"
sono dislocate a vari livelli: la sala, la superficie inclinata
semitrasparante con i percorsi meccanizzati, le gradonate, la
piastra attrezzata.
La sala viene intesa come "piazza coperta" come "confluenza" ,
"incontro-scambio" di cittadini ad un certo livello, fortemente
specifico; come momento di "scambio-riflessione" e in un certo sen
so di "raccoglimento".
In termini architettonici di linguaggio come qualità spaziale
si ha infatti un certo tipo di rapporto con i volumi che la cir-
condano. Si trova nel primo invaso, in uno spazio concavo deter-
minato da volumi che quasi gravano su di essa, quasi guardano
ad un momento di "scambio specifico". La sala è circondata da
volumi i quali sono interrotti nell'incesso di Viale Tiziano da
due forti percorsi verticali che prendono una direzione ruotata
di 45° rispetto ai volumi stessi e paralleli rispetto alla sala,
ciò per sottolineare la direzione dell’ "asse" integrazione sociale.
La superficie inclinata semitrasparente con i percorsi mec-
canizzati ( scale mobili) è intesa come piano inclinato attrezzato,
Meccanizzata perché; facilita e sollecita» tramite una percorrenza
lenta l'ascesa percettive-simbolica verso la "piazza scoperta" ,
il verde", le "Mura". Semitrasparente per lasciare quasi aperto,
trasparente, il momento di "scambio specifico" , per facilitare
un contatto concettuale con ciò che avviene all'interno della
sala, aumentare la permeabilità di tale momento, sempre carico
di "chiusura".
Le gradonate intese come momento più eminentemente pedonale per
l'arrivo ai livelli della piastra attrezzata superiore.
Sono attraversate dalla strada a quota 50.00 con un tratto 5
di alta "rappresentanza",, infatti racchiudono mia percorrenza
privilegiata, il "traffico pubblico" e quello dalle "autorità"
con ingrasso di cerimonia - (Vedi tav.23 ).

La piastra attrezzata : intesa come "piazza scoperta" come
"confluenza", "incontro-scambio" di tempo libero di shopping,
di espansione, in contrappunto al raccoglimento della piazza
coperta, al differente tipo di fruizione.
In termini architettonici di linguaggio qui il rapporto di
tale spazio e di invaso "convesso" dilatato verso l'alto e
aperto verso il verde, il tempo libero, da una lato, l'orizzon-
te dall'altro.
Centra nell'invaso della sala vi era una fruizione rigida,
meccanizzata, lenta, inclinata, qui è piana, libera, pluridire-
zioata e percettivamente in relazione con tutto il circostante;
infatti la visione è mediata da grosse vetrate che la separano
dalla passeggiata coperta, di livello leggermente inferiore,
la quale essendo tra pilotis, quasi galleggia s media la perce-
zione del circostante.
Attrezzata a vari livelli il superiore quota 53,30 l'inferiore
quota 50,00 e quota 45,90.
Attrezzata a livelli superiori : per rendere vivo questo spazio
con funzioni da tempo libero. Nella piastra possono trovare seda
o attività commerciali: negozi o di svago : cineteca, centro ci-
vico, biblioteca.... ecc.
Ciò per conservare vivo questo spazio anche non in ore di la-
voro e per mettere una continuità concettuale; tempo libero, verde,
"aura" panorama. Come termine di linguaggio architettonico infatti
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La Piazza ha un "appoggio sicuro" da una parte: le "mura", il
"verde" mediato (vetrate) ,dall'altra lo spazio dilatato fino
all’orizzonte.
Attrezzata a livello inferiore con parcheggio a quota
50,00, posteggio a quota 45,00 50,00 si determinano così due diversi
tipi di uso a lungo ed a breve termine, ma entrambi conplementari
per un uso razionale. Ciò per sottolineare integrità d'uso onde
connotare la "moderna agorà" con gerarchie di "confluenze" con
spazi equilibrati,
I volumi sono impostati su due livelli e ai articolano in
due quadrati che si toccano in punti specifici di contatto.
Sono ruotati di 45° rispetto all'asse di "integrazione sociale",
e si svuotano in vario modo onde sottolineare e determinare fat-
tori di fruizione e interpretare in termini di linguaggio. Essi rac-
chiudono tutte le attività più specifiche di lavoro: di uffici
per gli addetti.
Sono trattati diversamente verso l'esterno e verso l'interno.
A ll 'esterno avranno una “grana” pesante; cemento. Le bucature
saranno mediate da elementi forti, all'interno la forte permabi-
lità visiva:” vetro” sottolinea la fruizione e la comunicazione
dei due spazi d'invaso con i luoghi di lavoro.
Nella parte inferiore sono svuotati con ampi percorsi coperti,
pedonali variamente collegati da rampe e scale con gli spazi
esterni circostanti e con quelli interni di invaso.
I volumi che circondano la sala che sono a diretto contatto
con il tessuto preesistente, saranno "non trasparenti" "quasi
muro" quasi un rifiuto di contatto col tessuto vicino qualifi-
cato, ma appunto par questo di contrappunto e valorizzazione
coma emergenza del nostro insediamento…………

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    DALLA RELAZIONE DI PROGETTO 1976…Lungo tale asse cha potremmo definire d’"integrazione sociale"sono dislocate a vari livelli: la sala, la superficie inclinatasemitrasparante con i percorsi meccanizzati, le gradonate, lapiastra attrezzata.La sala viene intesa come "piazza coperta" come "confluenza" ,"incontro-scambio" di cittadini ad un certo livello, fortementespecifico; come momento di "scambio-riflessione" e in un certo senso di "raccoglimento".In termini architettonici di...

    Project details
    • Year 1976
    • Client Impresa Privata
    • Status Unrealised proposals
    • Type Public Squares / Parking facilities / Office Buildings / Conference Centres
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