Riqualificazione del Complesso Industriale Ex Zuccherificio di Avezzano | Domenico Taccone

Il progetto di tesi riguarda la riqualificazione dello Zuccherificio di Avezzano, un complesso industriale dismesso negli anni 80 e dagli anni 2000 vincolato dal Ministero delle Belle Arti. Stiamo parlando di un complesso molto articolato che nel corso della sua storia ha subito un notevole numero di modifiche dovute sia agli eventi bellici delle due guerre mondiali, sia ad eventi naturali nello specifico il terremoto del 1915. Ma soprattutto il continuo adattarsi della fabbrica alle innovazioni tecnologiche e all’aumento della produzione che hanno trasformato radicalmente le strutture originarie della maggior parte degli edifici, con l’inserimento di strutture in cemento armato e nuove soluzioni tecnologiche soprattutto nelle coperture.  Il progetto è iniziato proprio dal rilievo di questi edifici molto differenti tra loro, dallo studio degli apparecchi murari, delle coperture, delle strutture originali e di quelle successive alla prima fase di costruzione, e in un secondo momento, le analisi climatiche per poter avere un quadro generale dello stato di fatto.  Successivamente mi sono focalizzato nello studio dell’area nel quale è situato il Complesso industriale, sia in una scala maggiore per capire le relazioni con la città, sia in una scala minore.  A questo punto è stato possibile definire le analisi S.W.O.T fondamentali per poter stabile degli obiettivi e delle strategie di progetto sia a livello territoriale ma in particolare sul lotto d’interesse. L’intervento di riqualificazione dello Zuccherificio di Avezzano prevede la realizzazione di un Polo didattico e Culturale. Nella porzione dell’edificio adibito alla linea di produzione dello Zuccherificio verrà realizzata un’università con nuove aule, uffici amministrativi, dipartimenti, un’aula magna, biblioteca e tutto ciò che serve per poter svolgere al meglio questa funzione. Dal punto di vista architettonico è stato indispensabile demolire alcune porzioni di minore qualità per far spazio ad una stecca di distribuzione che permette di collegare tutti gli edifici tra loro e con la nuova Hall, costruita secondo le forme e volumi di due capannoni demoliti agli inizi degli anni 2000. All’interno dei due edifici principali, che nello stato di fatto si presentano completamente liberi da strutture orizzontali e verticali, verranno realizzate le aule e i laboratori tramite strutture prefabbricate e indipendenti rispetto alle murature originarie.  Dall’università sarà possibile accedere al centro di ricerca dove gli studenti potranno recarsi per fare pratica, e alla biblioteca posizionata all’interno del silos e collegata tramite una passerella sospesa. Negli edifici posizionati a nord ovest nel sito, nati come distilleria, verrà realizzato un museo della civiltà con delle sale specifiche in ognuno dei tre edifici e collegati tra loro tramite una hall, realizzata con soluzioni poco invasive distaccate il più possibile da quelle originarie. Completa il progetto la sistemazione dello spazio esterno con nuovi percorsi pedonali che permettono di collegare le varie funzioni tra loro, una water-square che permette di raccogliere le acque piovane e di utilizzare le stesse acque per l’irrigazione delle aree verdi e degli orti botanici, e un complesso sportivi dove gli studenti e non solo, posso recarsi per praticare attività fisica.