Ospedale Gallinari, Reggio Emilia | Enea Manfredini

Reggio Emilia / Italy / 1945

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Bibliografia:
1981 - “Parametro”, n. 97, giugno, pp.13, 29-30;
1989 - Enea Manfredini, Architetture 1939-1989, cat. mostra, Electa, Milano, pp. 58-61;
1989 - “Parametro”, n. 175, novembre dicembre, p. 70;
1995 - “Edilizia Popolare”, n.241, settembre ottobre, p. 50;
2011 - A.Zamboni, C.Gandolfi, L' Architettura del Novecento a Reggio Emilia, Mondadori, Milano, pp. 57-64.


L’incarico di progettazione è del 1945 e alla fine di quell’anno iniziano i lavori. Verso la fine del ’49 viene ultimata la struttura portante in cemento armato, ma i lavori cessano nel 1952 per la morte del donatore, l’industriale Alfredo Gallinari. L’impianto, chiarissimo nella sua distribuzione generale, è costituito da un lungo corpo semplice per le degenze. I locali di supporto sono ubicati nelle testate del corpo centrale, in posizione baricentrica rispetto a metà ala degenza e a essa collegati da passerelle aeree ai vari piani. Nella zona centrale di questo corpo trovano posto i gruppi operatori complanari alle rispettive divisioni. Il corpo anteriore, parallelo a viale Risorgimento, è caratterizzato da un alto porticato tagliato a metà altezza da un percorso aereo che unisce la direzione sanitaria ai due blocchi laterali destinati agli infettivi e ai tubercolotici. Due scaloni esterni conducono i visitatori al piano di smistamento interno, al quale si giunge pure da due scaloni interni.
Questo progetto, con il blocco dei servizi compreso tra le due grandi ali delle degenze, ci riporta “naturalmente”, in quanto grande edificio collettivo, al progetto del centro culturale di cinque anni prima. (…) Su questo progetto Manfredini aveva saputo sollevare un ampio dibattito tra i protagonisti di allora. Max Bill e Albini, Rogers e Gardella si erano espressi nei confronti dell’opera con un atteggiamento di ammirazione e consenso che andava oltre la solidarietà professionale, e Peressutti scrisse testualmente che l’edificio non costituiva tanto una soluzione al problema dell’organismo ospedaliero, quanto la “soluzione” tipo del problema stesso.
(da Giuliano Gresleri, “Il mestiere di Enea Manfredini e il problema dell’architettura italiana”, in Enea Manfredini, Architetture 1939-1989, cat. mostra, Electa, Milano, 1989, p.16)

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    Bibliografia:1981 - “Parametro”, n. 97, giugno, pp.13, 29-30;1989 - Enea Manfredini, Architetture 1939-1989, cat. mostra, Electa, Milano, pp. 58-61;1989 - “Parametro”, n. 175, novembre dicembre, p. 70;1995 - “Edilizia Popolare”, n.241, settembre ottobre, p. 50;2011 - A.Zamboni, C.Gandolfi, L' Architettura del Novecento a Reggio Emilia, Mondadori, Milano, pp. 57-64. L’incarico di progettazione è del 1945 e alla fine di quell’anno iniziano i...

    Project details
    • Year 1945
    • Work started in 1945
    • Work finished in 1945
    • Main structure Reinforced concrete
    • Status Completed works
    • Type Hospitals, private clinics
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