PONTE (2) | Rosario Rinzivillo

Rome / Italy / 2009

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CONCEPT In vista della copertura del vallo ferroviario, nel tratto compreso tra Via Prenestina e via Casilina, e la successiva realizzazione del PARCO LINEARE, si è scelto di dare una decisa risposta alla richiesta, espressa nel bando, di ampliare ­il sedime del ponte fino a farlo diventare punto di partenza per immaginare una prima parziale copertura del vallo. L’idea di progetto, si fonda sul presupposto di mantenere la riconoscibilità del ponte come elemento simbolo individuandone un ampliamento atto ad accogliere molteplici funzioni a favore della collettività, facendone uno dei luoghi dello “stare”. Il ponte esistente è stato conservato sia per quel che riguarda il suo impianto strutturale ad arcate in laterizio e travertino, sia nei suoi aspetti funzionali di luogo di connessione e passaggio, ma la sede stradale è stata ampliata al fine di migliorare l’attraversamento ciclo-pedonale in ambo i versi di marcia. Il progetto si propone come fulcro del futuro intervento, attraverso l’innesto di nuove aree. Le suddette aree si sviluppano in forma di fasce parallele tra di loro, ortogonali allo sviluppo del ponte, innestandosi alla preesistente struttura e mantenendone il più possibile inalterata la visibilità. Le fasce ai lati del ponte lasciano liberi diversi affacci, “vuoti” tramite i quali poter osservare il ponte esistente che rimane a testimonianza dello sviluppo storico del quartiere nelle sue relazioni con la moderna trasformazione urbana in atto. Alcune delle fasce si inclinano, passano sopra il ponte e permettono un passaggio alternativo all’attraversamento della sede ciclo/pedonale realizzando luoghi di sosta in quota, per accentuare il carattere aggregativo del nuovo intervento. Sono punti privilegiati di osservazione del quartiere e degli importanti interventi di trasformazione che lo stanno interessando. Le nuove aree si configurano come elementi dal forte sviluppo lineare che rappresentano a seconda dei casi aree per la sosta e il relax, l’aggregazione, il tempo libero, le attività culturali, lo sport o per attività temporanee di vendita al dettaglio o di ristoro, idonee alla fruizione flessibile della vita del quartiere sia durante il giorno che durante la notte dalle più diverse tipologie di utenti.

ASPETTI FUNZIONALI Si è cercato di realizzare un sistema di spazi aperti, funzioni ed attività secondo un mix equilibrato, capace di rispondere alle diverse esigenze funzionali e temporali di molteplici soggetti che usufruiranno del nuovo “ponte-parco”, quali: utenti locali, utenze legate alle scuole limitrofe, visitatori e turisti. Lo scopo del nuovo assetto funzionale di questo fulcro del quartiere è di riconnettere fra loro le due parti di tessuto urbano attestate su Via del Pigneto attualmente separate dal “vallo” ferroviario tramite l’innesco di tutta una serie di attività che stanno alla base della vita di un luogo e del suo intorno. E’ per questo che, rispondendo alle istanze del bando, è stata favorita la formazione di aree di sosta e aggregazione dal carattere versatile dal punto di vista funzionale e temporale. Quegli spazi che in orario diurno accolgono “lo stare, il vedere, il camminare il giocare e l’attraversare (pedonale, ciclabile e motociclabile)”, offrono, di sera, attività collettive e di relazione: stands temporanei apribili, piccoli punti ristoro,aree espositive per installazioni e video proiezioni. Uno degli aspetti più importanti che muove tale discorso è il bisogno di spazi verdi all’interno del tessuto urbanizzato. Così, ecco che le suddette aree di sosta sono soprattutto aree verdi di respiro e di relax per chiunque cerchi un momento di benessere all’interno della realtà urbana. Il progetto, in fondo, risponde alla volontà del municipio di voler realizzare un parco lineare che configuri un giorno uno scenario di questo tipo. Ecco perché il nuovo ponte-parco si sfrangia nelle due direzioni e non si completa, perché aspetta l’innesto delle ulteriori propaggini dell’asse verde di futura progettazione. ­Le balaustre in acciaio corten ossidato,infatti, sono state pensate smontabili e non fisse, al fine di poter favorire l’integrazione delle future aree di sviluppo del parco.

ASPETTI BIOCLIMATICI Il processo progettuale si fonda sull’obiettivo fondamentale di massimizzare la qualificazione ambientale dell’area, dal punto di vista fruitivo e funzionale, attraverso strategie mirate da un lato ad una congruente integrazione con le specifiche caratteristiche biofisiche e bioclimatiche del luogo, prevedendone la valorizzazione e l’utilizzazione delle potenzialità. Un’accurata analisi di fondo sugli aspetti specifici del sistema bioclimatico e di quello biofisico, strettamente interagenti ed interconnessi, ha consentito di definire le condizioni di comfort e fruibilità degli ambienti e degli spazi outdoor. L’analisi dei caratteri microclimatici e biofisici del luogo ha permesso la definizione dei principali obiettivi progettuali inerenti il funzionamento bioclimatico dell’area, finalizzato al risparmio energetico; questi sono: lo sfruttamento della radiazione solare per l’illuminazione naturale e la produzione di energia elettrica, la schermatura dei venti freddi invernali e l’incanalamento dei venti freschi estivi per il raffrescamento naturale delle aree di sosta in concomitanza con l’effetto evapotraspirativo.

COMPONENTI E MATERIALI BIOEDILI Di grande importanza è la considerazione delle principali caratteristiche del progetto in termini di tecnologia dei materiali da costruzione usati in quanto fortemente legati alla coerenza degli equilibri di funzionamento bioclimatico previsti nell’impostazione d’insieme e caratterizzanti gli aspetti economico-gestionali di rendimento dei fattori di bioecologicità impressi al progetto: – struttura portante e strutture secondarie portate in acciaio, materiale totalmente riciclabile in caso di dismissione e successiva demolizione dell’intervento; – rampe e aree di sosta in quota in legno non trattato, impregnato con resine naturali; – pavimentazioni in pietra naturale a bassa riflessione per evitare fenomeni di abbagliamento diurni; – area gioco bambini in gomma antitrauma da materiali di riciclo­­; – balaustre removibili in acciaio corten, materiale naturale, intrisecamente ecologico, riciclabile al 100% e illimitate; – balaustre in vetro autopulente; un rivestimento speciale, privo di sostanze chimiche, che esposto alla luce solare agisce in due modi: scompone lo sporco organico e consente all’acqua piovana di scorrere sul vetro rimuovendo lo sporco sciolto.

SISTEMA DEL VERDE Importante, nel progetto degli spazi aperti, è il sistema degli spazi verdi e delle aree verdi attrezzate. La formazione di masse arboree può rispondere ad una gamma molto vasta di criticità. Le masse arboree sono efficaci per offrire opportunità ricreative e di svago, per migliorare la qualità paesaggistica dei luoghi, per contenere le emissioni degli inquinanti, per favorire il miglioramento microclimatico degli spazi esterni, per il mantenimento di un’adeguata quota di permeabilità dei suoli e per la schermatura della radiazione solare durante il periodo estivo con conseguente riduzione del carico termico dovuto all’insolazione e per innescare processi raffrescativi per evapotraspirazione durante l’estate. Dal punto di vista bioclimatico durante le ore del giorno la massa di terreno e di verde, sottrae parte dell’energia termica accumulandola ed evitandone l’immediato contributo in ambiente, attenuando quindi i fenomeni di riscaldamento propri delle ore più calde, di maggior guadagno energetico-solare, mentre nel periodo serale e notturno il rilascio dell’energia calorica accumulata attraverso il re-irraggiamento in ambiente consente di innalzare i valori minimi di temperatura. I filari alberati posti ai margini del ponte, lungo la strada, sono costituiti da essenze arboree a medio-alto fusto e consentono principalmente di intercettare i venti freddi invernali provenienti da nord-est. Questi filari insieme alle essenze arboree a basso-medio fusto presenti nelle fasce verdi di progetto permettono di incanalare la ventilazione estiva proveniente da sud-ovest, per il raffrescamento passivo dell’area.I primi sono stati scelti sempreverdi per permettere di svolgere tale compito durante la stagione fredda dell’anno; i secondi sono invece di natura caducifoglie per non ostacolare i raggi invernali.
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    CONCEPT In vista della copertura del vallo ferroviario, nel tratto compreso tra Via Prenestina e via Casilina, e la successiva realizzazione del PARCO LINEARE, si è scelto di dare una decisa risposta alla richiesta, espressa nel bando, di ampliare ­il sedime del ponte fino a farlo diventare punto di partenza per immaginare una prima parziale copertura del vallo. L’idea di progetto, si fonda sul presupposto di mantenere la riconoscibilità del ponte come elemento simbolo individuandone un...

    Project details
    • Year 2009
    • Client COMUNE DI ROMA
    • Status Competition works
    • Type Parks, Public Gardens / Urban Furniture
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