Casa Onna | Giovanna Mar

Onna / Italy / 2009

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Il progetto si sviluppa attorno all’idea di un edificio dalla volumetria semplice e fortemente riconoscibile, che si rapporti dimensionalmente con il tessuto urbano esistente prima del terremoto, che era caratterizzato da edifici di due o tre livelli. L’edificioospita una sala multifunzionale realizzata con particolare attenzione alle prestazioni acustiche, quattro locali adibiti a sale riunioni per la popolazione e per le associazioni, un internet point oltre a un ampio foyer e locali di servizio. La configurazione dell’edificio ne permette l’utilizzo anche come foresteria e potrà assolvere a funzioni pubbliche e strategiche, potrà essere utilizzata, infatti, anche nella gestione delle emergenze da parte della Protezione Civile. Casa Onna sarà il luogo di riunione per l’intera comunità: un edificio accogliente, che si apre verso chi arriva ad Onna con un’ampia vetrata che caratterizza il fronte aperto verso via dei Martiri, la strada principale del vecchio borgo. Il prospetto nord ha un’importante funzione come elemento di identità per l’intero progetto; la parete, ritmata da elementi verticali ed orizzontali, si apre con un’unica grande vetrata visibile dall’infilata prospettica costituita dal tratto iniziale di via dei Martiri, costituendo un’immagine facilmente riconoscibile, che trasmette senso di accoglienza, aprendosi verso chi arriva ad Onna. Il fronte est, appoggiato al bordo strada, si apre con una grande vetrata concava con al centro l’ingresso principale all’edificio coperto da un portico che integra lo spazio pubblico della strada con gli spazi interni, destinati alle attività collettive. Alcuni elementi formali servono a ritmare e a caratterizzare l’edificio nel suo insieme. La scansione verticale dettata da piccole lesene con passo regolare permette una composizione delle facciate variabile con un fronte molto vetrato ad est e il resto dell’edificio prevalentemente chiuso. Il marcapiano dà una misura all’edificio permettendo un raffronto diretto con alcune delle costruzioni del borgo storico. Il grande tetto a quattro falde inclinato è visibile a distanza. Il colore bianco dell’edificio rappresenta un segno dell’energia positiva che Casa Onna potrà avere nel processo di ricostruzione dell’intero borgo. Lo spazio antistante l’edificio a nord è stato ridisegnato attorno a tre elementi identitari molto significativi: l’abbeveratoio, memoria della tradizione, il muro di recinzione in sassi realizzato da una delle giovani vittime del terremoto e il grande albero pre-esistente al sisma, visibile da ogni punto del paese ed in particolar modo dalle strade di Onna Nuova. Questi tre elementi sono stati messi a sistema in un unico corpo che avrà la funzione di “porta” d’accesso al borgo e allo stesso tempo delimiterà lo spazio pedonale di pertinenza della nuova casa municipale. Sul fronte ovest si è realizzato un giardino che, potrà essere sfruttato come spazio sociale. Il giardino si aprirà a sud verso gli spazi verdi dell’asilo comunale e sarà pertanto possibile utilizzare le superfici aperte dei due lotti in modo complementare. Tutti gli spazi aperti sono delineati da elementi perimetrali in rete metaliica che contengono pietre recuperate dalle case di Onna crollate in seguito al terremoto, a simboleggiare la memoria degli eventi tragici dell’aprile 2009 e la volontà collettiva di ricostruire il paese a partire dalla forte identità dei luoghi. 2. DATI DIMENSIONALI - Superficie coperta 335mq; - Superficie lorda di pavimento: 304mq al PT e 201mq P1 = TOTALE 505mq; - Volume complessivo 2.175mc. 3. EFFICIENZA ENERGETICA E SOSTENIBILITÀ L’edificio è realizzato con le più avanzate tecnologie applicate a costruzioni con struttura portante in legno. Tali sistemi garantiscono un eccellente rapporto di efficienza delle strutture alle sollecitazioni sismiche, un ottimo comportamento termo-igrometrico dell’involucro e costi di gestione e mantenimento contenuti. Casa Onna risponde, inoltre, a logiche di eco-sostenibilità, sia in fase di realizzazione che durante gli anni di funzionamento. Le pareti esterne son realizzate con telai portanti in legno e sono coibentate con strati successivi di legno minerale, lana di roccia all’interno dei pannelli portanti e cappotto esterno realizzato con lana di vetro intonacato. Tale stratificazione garantisce altissime prestazioni d’isolamento con una trasmittanza pari a 0,14 [W/(m²•K)], ampiamente inferiore a quanto previsto dalla normativa vigente. La grande copertura a quattro falde è realizzato con una struttura tradizionale di travi e tavolato in legno, in gran parte visibile all’interno dei locali. Il tetto ventilato è coperto su tre falde da tegole in alluminio verniciato, dotate di micropannelli fotovoltaici; questa soluzione offre ottime prestazioni per l’autoproduzione di energia elettrica e garantisce un risultato formale perfettamente integrato nell’immagine complessiva dell’edificio. La coibentazione della copertura è stata realizzata con pannelli di fibra di legno e garantisce altissime prestazioni d’isolamento con una trasmittanza pari a 0,27 [W/(m²•K)], anche in questo caso con prestazioni molto superiori a quanto richiesto dagli standard di legge. Anche la realizzazione degli infissi è stata dettata dall’esigenza di garantire grande efficienza all’involucro edilizio. Le grandi finestre, in parte apribili, sono dotate di doppio vetrocamera con trasmittanza dell’nfisso pari a 0,91 [W/(m²•K)] e trasmittanza delle vetrate pari a 0,71 [W/(m²•K)]. Dati di valore assoluto che integrano adeguatamente il resto dell’involucro edilizio. Gli infissi sono dotati inoltre di una particolare soluzione tecnica che prevede che il vetro esterno copra interamente il serramento, con il risultato di proteggerlo dagli agenti atmosferici e di dare maggiore pulizia formale. Tutti i locali sono inoltre dotati di tende esterne motorizzate, che hanno la funzione di filtrare la luce solare. Il risultato è quello di un controllo diretto della luminosità degli ambienti da parte degli utenti e una riduzione del surriscaldamento delle sale durante l’estate. Attraverso la chiusura di tende interne motorizzate,si potrà oscurare la sala polifunzionale in occasione di proiezioni video. 3.1. DOTAZIONI IMPIANTISTICHE Si elenca di seguito una sintesi delle principali dotazioni impiantistiche installate nell’edificio: - centrale termofrigorifera, campo geotermico e linee principali di distribuzione fluidi termovettori alle utenze; - impianto di recupero aria dal terreno; - impianto di riscaldamento e raffrescamento estivo con pannelli radianti a pavimento; - sonde geotermiche: N°totale sonde: 4; tipo: "a doppio U”; materiale tubazioni: PE-XA; profondità: 100 m.; distanza: 7 m. - impianto idrico sanitario, scarichi, antincendio con recupero acque meteoriche; - regolazione automatica-supervisione DDC; - impianti elettrici a servizio dei termomeccanici. 3.2. IMPIANTI MECCANICI Il progetto prevede un impianto di preriscaldamento o preraffrescamento dell'aria esterna di rinnovo per la climatizzazione, utilizzando come sorgente di scambio il terreno sottostante l'edificio. L'aria esterna viene captata a circa 3 metri da quota campagna, da una torretta. Quando la temperatura dell'aria esterna è minore di +5° e superiore a + 18°, le UTA aspireranno l'aria esterna preriscaldandola in inverno o raffreddandola in estate. Per la produzione del fluido termovettore è prevista una pompa di calore geotermica reversibile che produce acqua calda durante la stagione invernale e acqua refrigerata durante la stagione estiva (potenza frigorifera: 17 kW e potenza termica: 17 kW). Lo scambiatore di dissipazione della pompa di calore è lambito da acqua circolante entro un circuito chiuso di scambio termico con il terreno costituito da 4 sonde geotermiche. Sono stati installati di due impianti autonomi con rispettive UTA ubicate sul sottotetto dell'edificio, a servizio rispettivamente di sala conferenza piano terra e uffici piani terra e primo. Per le utenze dell'edificio è previsto un impianto di riscaldamento e raffrescamento estivo a pannelli radianti a pavimento. 3.3. IMPIANTO FOTOVOLTAICO L’impianto fotovoltaico installato sulla copertura del fabbricato è del tipo integrato in architettura (ai sensi del D.M. del 19.02.07) ed ha le seguenti caratteristiche: - potenza di picco di 9,3 kW; superficie captante occupata circa 120 m2; - esposizione sud, est e ovest; - connessione in parallelo alla rete di distribuzione elettrica dell’energia con regime dello scambio sul posto; - stima dell’energia annua prodotta: circa 11.800 kWh. Si evidenzia come i consumi stimati per il fabbricato sono: - 6800kWh pompa di calore e impianto di ricambio aria; - 4500kWh utenze illuminazione e FM del fabbricato. L’energia complessivamente richiesta dal fabbricato risulta dunque pari a 11.300kWh mentre la produttività stimata dell’impianto fotovoltaico e di 11.800kWh, pertanto, si può quindi affermare che l’impianto di produzione fotovoltaico assicura all’edificio la completa indipendenza energetica. Si evidenzia inoltre che l’impianto è realizzato con tegole con integrate celle fotovoltaiche in silicio monocristallino, ognuna con potenza di picco nelle condizioni standard (STC) di 19,2 Wp. 4. PACCHETTI PARETE E COPERTURA 4.1. PARETI ESTERNE: interno - doppia lastra di cartongesso (2,5cm); - pannello di legno minerale tipo Celenit (5cm); - pannello osb (2,5cm parte integrante della struttura a telaio); - telaio in legno (16cm) con all’interno lana di vetro; - pannello osb (2,5cm parte integrante della struttura a telaio); - lana di vetro tipo Isover Capp8 (5cm); - intonaco ai silicati 2cm; esterno 4.2. SERRAMENTI VETRATI ESTERNI: I serramenti installati garantiscono standard prestazionali di alto livello, con doppio vetro-camera con valore di trasmittanza del vetro pari a Ug=0,7W/m2k e valore di trasmittanza dei serramenti Uw=1,1W/m2k. 4.3. PACCHETTO DI COPERTURA: interno - tavolato tipo x-lam (7,5cm) - barriera al vapore; - pannelli termoisolanti in fibra di legno tipo Celenit FL 150 (sp. 8+4+8 cm); - nello spessore del pannello in fibra di legno superiore sono interposti morali in legno massello 8x8cm, uno ogni 60cm, per fissaggio tavolato superiore (aggraffato) o listelli in legno (tegole); - barriera al vapore; - strato di ventilazione (doppia orditura di listelli in legno); - tegole in alluminio o aggraffato; Credits Progettazione Progetto architettonico: Studio Architetti Mar S.r.l arch. Giovanna Mar con arch. A. Zanchettin (PM), archh. E. De Pieri, L. Messina, P. Omodei, A. Zen Consulenti esterni progettazione impianti: Manens Tifs Ingegneria Prof. ing. Roberto Zecchin | Ing. Giorgio Finotti | Ing. Adileno Boeche con ing. M. Cadorin, p.i. R. Michelotto ing. Giovanni Crisci, ing.Luca Toso Consulenti esterni strutture: Blutec s.s ing. Luca Boaretto con. ing. M. Ongarato, ing. G. Cupani Coordinatore per la Sicurezza in fase di Progettazione: ing. Giuseppe Blandino Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione e Responsabile dei Lavori: ing. Antonello Ricotti Impresa Generale: Carron Cav. Angelo SpA Strutture in Legno: Service Legno s.r.l. Impianti Elettrici e Speciali: Elettricità Pilon Impianti Termo-meccanici: Fiorin Impianti S.r.l.
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