Concorso Centro Culturale Montesilvano | Giacomo Alessio

Montesilvano / Italy / 2010

0
0 Love 1,152 Visits Published
L’intervento progettuale di villa Delfico, mira a restituire alla collettività un manufatto di antica memoria, a recuperarne l’uso e la funzionalità con a ricostruzione delle due barchesse, riproponendo la vecchia tipologia originaria con porticato in doppia altezza ; manipolando i diversi elementi architettonici, da proporre in chiave moderna. La struttura si caratterizzata da un involucro esterno in pietra di maiella ed un volume interno al porticato in mattoni a faccia vista, con una ampia vetrata che collega i diversi piani dell’edificio.
Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo centro culturale, l’idea scaturisce da una attenta lettura frammentata del luogo, riproponendo un sistema di aggregazione di isolati urbani che definiscono una serie di spazi collettivi, con l’utilizzo di tecnologie costruttive innovative e l’impiego di materiali biocompatibili.
L’intervento mira a garantire la qualità architettonica rivalutando la accessibilità, la flessibilità e la riconoscibilità dei luoghi.
Quindi il nuovo Progetto, le barchesse, il centro culturale, con annessa biblioteca, emeroteca, area espositiva, sala concerti, bar, aule didattiche, laboratorio, uffici ed una grande serra, nasce da una conoscenza delle caratteristiche storiche del palazzo preesistente e da una attenta analisi del contesto urbano e ambientale di Montesilvano.
In tal senso il progetto dei nuovi interventi si caratterizza come occasione complessiva di riqualificazione urbana del contesto, ma anche di rivitalizzare l’edifico come un luogo spaziale definito, che racchiuda in sé le funzioni del vivere le città dei centri storici, affrontando la tematica della conservazione e dell'innovazione architettonica.
La progettazione degli spazi destinati a verde, riguarda la riproposizione di un giardino all’italiana, che sarà realizzato tra le due barchesse, prende riferimento dei giardini storici dell'ottocento, mentre per l' orto botanico la scelta delle essenze arboree ed arbustive ha tenuto conto non solo della richiesta di piante che non necessitano di molta acqua e di una periodica manutenzione ma anche dei dati climatici del comune di Montesilvano, affinché le specie coltivate all'aperto non subiscano danni di rilievo a seguito di eventi meteorici.
A ridosso dell’orto botanico nasce il nuovo centro culturale, che sviluppa il tema dell’isolato urbano, dove gli spazi sono generati da masse monocromatiche con diversi ritmi formali, una parte più geometrizzata ed una più irregolare, le pietre, i metalli ampiamente usati negli involucri, ora flessuosi ora spigolosi, qui assumono, oltre una pura funzione di rivestimento un gioco composito, l'aria che si respira è estremamente giocosa, il progetto appare ora come un enorme giocattolo, frutto di un'instancabile operazione di ricerca e regole ben precise.
L’opera scaturisce da un sapiente gioco nel rispetto delle norme progettuali, la fantasia nasce e si forma dalla sperimentazione, non si può fantasticare in astratto, logica, deduzione è il rispetto delle norme, diventano stimolo creativo dell’opera.
Figure geometriche trasparenti, grandi pareti vetrate, l'eliminazione del muro e l'uso spregiudicato della finestra, rappresenta la volontà di eliminare ogni separazione tra interno ed esterno a vantaggio della trasparenza.
Luoghi della conoscenza e del sapere ed un laboratorio multimediale, diventano nuova centralità urbana, sia in termini funzionali che formali, una nuova piazza urbana per incontrarsi, consolidare e comunicare il senso di appartenenza a una collettività inserita nel circuito globale contemporaneo.

INSERIMENTO AMBIENTALE.
La qualità urbana del contesto in cui nasce il progetto, è connotato più che da un vero e proprio degrado, da una forte disomogeneità data dalla pluralità di trattamento delle aree urbanizzate, dalla diversa varietà di soluzioni e dalla mancanza di un adeguato tessuto connettivo. Il progetto si inserisce nel contesto contrapponendosi alla disomogeneità dello stato attuale, identificandosi come una architettura contemporanea, capace di interprete il contesto, proponendo una architettura capace di raccontare il percorso storico delle nostre città, dove i soggetti fruitori devono percepire nel loro utilizzo l'appartenenza al luogo, poiché si tratta di un’architettura basata sul bello, inteso come messa in opera del vero.

RISPARMIO ENERGETICO
Si sono adottate una serie di interventi per raggiungere un elevato grado di sostenibilità ambientale: 1) risparmio energetico; 2) accumulo e riutilizzo dell’acqua piovana per utilizzarla a servizio del giardino; 3) uso di materiali permeabili all’acqua delle superfici calpestabili esterne; 4) utilizzo di materiali e tecniche costruttive a basso contenuto energetico; 5) utilizzo di materiali (acciaio e vetro) riciclabili; 6) adozioni di pareti ad elevato potere fonoisolante ed infissi a taglio termico; 7) uniformità di distribuzione della luce naturale negli ambienti utilizzati nelle ore diurne; 8) accessibilità e eliminazione delle barriere architettoniche; 9) facilità di accesso a piste ciclabili per favorire la mobilità interna; 9) realizzazione di un impianto fotovoltaico in grado di sopperire i consumi energetici dell'intero complesso; 10) utilizzo di radiatori a bassa temperatura a pavimento; 11) utilizzo di pompe di calore geotermiche (Ground Coupled Heat Pumps) a alta efficienza; 12) utilizzo di caldaia a alto rendimento a condensazione; 12) sistemi di illuminazione a basso consumo e alta efficienza con accensione, regolazione e spegnimento automatici.

RESTAURO VILLA DELFICO
L'intervento di restauro mira principalmente al recupero funzionale dell'intero edificio, la prima operazione necessaria per una migliore l'organizzazione spaziale, è stata quella di spostare il corpo scala, dallo stato attuale, in uno spazio centrale per consentire una fruizione ottimale di tutti i diversi spazi, disimpegnando così i servizi igienici dei due piani dell’edificio, senza attraversare i vari ambienti della villa.
Altri interventi che hanno interessato la ridefinizione stilistica dell'opera, sono: 1) la messa a nudo dei diversi elementi architettonici, cornicione, cornici, paraste, davanzali e parti basamentali, riportandoli al suo materiale originario, effettuando lavori di pulizia, consolidamento e protezione; 2) messa a nudo dei muri portanti, con il rifacimento degli intonaci a base di calce ed intonaci in coccio pesto e finitura con colori a base di calce e terre colorate; 3) rimozione di tutti gli elementi aggiunti in epoche successive; 4) realizzazione di un nuovo corpo scala sul lato posteriore, con la collocazione di un servo scala per facilitare l’accesso ai portatori di handicap; 5) realizzazione di un corpo ascensore all’interno del vano scala i acciaio e cristallo temperato; 6) demolizione di piccole volte, pareti divisorie e chiusura di aperture interne ed esterne con il consolidamento dei muri portanti; 7) Ricostruzione e ripristino delle volte in gesso; 8) demolizione e ricostruzione delle coperture in legno con l’utilizzo di materiali fonoassorbenti; 9) demolizione e ricostruzione dei solai in legno; 10) risanamento delle murature del piano interrato dalle umidità di risalita con utilizzo di resine e malte osmotiche; 11) ricostruzione degli infissi interni ed esterni, riproponendo i vecchi disegni originari; 12) realizzazione degli impianti di riscaldamento e condizionamento; 13) realizzazione degli impianti elettrici, idrici, telefonici e di video sorveglianza; 14) realizzazione dei pavimenti con piastrelle di cotto; 15) rivestimento del corpo scala in marmo rosso di Verona, per le soglie ed il rivestimento dei davanzali si utilizzerà pietra della maiella.
Un ampio parcheggio verrà realizzato all'ingresso della villa Delfico tra le diverse piante arboree esistenti.

BARCHESSE
Le barchesse sono state riproposte nella posizione originaria, rispettando le vecchie dimensioni, per restituire alla collettività un manufatto di antica memoria collettiva, da destinare a bar e ristorante, nel progetto si riprende la tipologia a portico in doppia altezza, con alcune varianti compositive, costituite da un involucro esterno in pietra di maiella ed un volume interno al porticato realizzato in mattoni, un’ampia vetrata collega i diversi piani degli edifici.
Nell'organizzazione spaziale dei due volumi, data la forma allungata, tipica di un lotto gotico, il posizionamento di un corpo scala centrale, collega e separa i diversi spazi a piano terra e primo.

CENTRO CULTURALE
La realizzazione del nuovo centro culturale è stato pensato è progettato come edificio passivo, in grado cioè di contenere al massimo il fabbisogno energetico. Tra le soluzioni innovative proposte si ricorda innanzitutto l’utilizzo di partizioni composite, costituite da pacchetti pluristrato con intelaiatura in alluminio e riempimento in materiale isolante, e di facciate ventilate rivestite in pietre e metallo. L’isolante utilizzato è stato scelto tra due materiali differenti, entrambi di origine naturale, fibra di legno e lana di roccia. Le chiusure trasparenti sono infine costituite da vetrate termoisolanti composte da un triplo vetro con intercapedine in krypton montate su telai a taglio termico, con una trasmittenza termica per l’area interessata di Uw 2.4.
Al fine di garantire un buon comportamento energetico del sistema edificio, è necessario non solo scegliere materiali con buone prestazioni ma anche ottimizzare gli elementi che compongono la costruzione, ponendo molta attenzione al corretto studio delle partizioni verticali, orizzontali ed inclinate e dei giunti tra le stesse. Da un punto di vista tecnologico l’involucro dell’edificio innovativo è quindi studiato per eliminare tutti i ponti termici per isolare completamente i locali dal caldo e dal freddo.
Il sistema di condizionamento è previsto centralizzato con centrale a pompa di calore, tutti gli impianti tecnologici saranno alimentati dall'energia prodotta da un sistema di pannelli solari previsto in progetto.
I diversi colori vivaci, quali il giallo, viola, verde, salmone, l’azzolo, ispirati ai maestri del periodo cubista, accolgono il visitatore come omaggio simbolico al movimento moderno.

GIARDINO ALL'ITALIANA-ORTO BOTANICO- PARCO
La scelta delle essenze arboree ed arbustive da collocare all'interno della struttura ha tenuto conto non solo della richiesta di “piante che non necessitano di molta acqua e di una periodica manutenzione” ma anche dei dati climatici del comune di Montesilvano , affinché le specie coltivate all'aperto non subiscano danni di rilievo a seguito di eventi meteorici.
Nel Giardino all'Italiana situato tra le Barchesse si è ritenuto opportuno utilizzare fondamentalmente tre essenze arbustive appartenenti al genere Boxux Laurus e Ligustrum ; per l'esattezza il Boxus sempervirens e il B.pumila ; Laurus nobilis ; Ligustrum vulgare e L.ovalifolium.
Nell'orto botanico si è ritenuto opportuno creare uno specchio d'acqua su cui coltivare del Papiro e del Giacinto d'acqua ed in prossimità di questo specchio d'acqua delle felci , nella rimanente area andranno collocate delle piante che saranno in grado di suscitare l'apprezzamento del visitatore non solo per la loro bellezza e maestosità ma anche perché si tratta spesse volte di generi non presenti nelle zone limitrofe al comune. Inoltre si è ritenuto opportuno destinare una piccola superficie ad erbario per la coltivazione di piante officinali e aromatiche .
0 users love this project
Comments
    comment
    user
    Enlarge image

    L’intervento progettuale di villa Delfico, mira a restituire alla collettività un manufatto di antica memoria, a recuperarne l’uso e la funzionalità con a ricostruzione delle due barchesse, riproponendo la vecchia tipologia originaria con porticato in doppia altezza ; manipolando i diversi elementi architettonici, da proporre in chiave moderna. La struttura si caratterizzata da un involucro esterno in pietra di maiella ed un volume interno al porticato in mattoni a faccia vista, con una ampia...

    Project details
    • Year 2010
    • Client Comune di Montesilvano
    • Status Competition works
    • Type Multi-purpose Cultural Centres
    Archilovers On Instagram