NUOVO POLO PER L'INFANZIA. ALTAMURA | Stefano Lorusso architetto

La natura del luogo, un ampio parco alla periferia della città consolidata, ci ha spinti a perseguire una complessa relazione tra la scuola e la terra, luoghi privati e pubblici.
Definiscono il tessuto urbano con una spazialità ininterrotta e multipla, all'interno della quale strade e piazze si susseguono; aree aperte e chiuse, interni ed esterni, pieni e vuoti
L’edificio della scuola è stato concepito come ispessimento di un margine, ovvero la costruzione del bordo tra parco e città. In questo senso l’edificio non ricerca rapporti prospettici o continuità urbane con l’asse viario, semplicemente si attesta sulla strada. Il volume è interamente ad un piano; caratterizzato da una estesa copertura piana trattata a tetto-giardino; un pattern di quadrati di diversa dimensione orientati, investe la scuola e il parco, definendone spazi e usi, pieni e vuoti, recinti. 
Un rimando al territorio carsico murgiano caratterizzato da vuoti (neviere, depositi, grotte), pieni (masserie, lamie), recinti (muretti a secco, jazzi).