Fuori dalle righe | DAP studio

Milan / Italy / 2021

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Nell’ambito dell’iniziativa ‘Vietato l’Ingresso’ promossa dal teatro progettato da Gregotti, nella quale 17 studi di architettura sono stati invitati per trasformare altrettanti camerini, DAP studio ha realizzato uno spazio avvolgente, di grande eleganza, ideale per la concentrazione dell’artista. Scelti materiali caldi e preziosi, illuminazione modulare scenografica e design garbato per ‘incidere uno spazio simbolico, quasi sacro’ e renderlo unico.


Pensato e realizzato con un approccio per nulla decorativo e allestitivo, il camerino 16 ‘adottato’ dallo studio milanese si inserisce con delicatezza e rispetto nell’architettura forte e rigorosa di Gregotti. Ne è nato un luogo immersivo e raffinato, caratterizzato da un involucro in legno che, dalle pareti d’ingresso, si svolge e ‘srotola’ come una morbida onda sul soffitto, sino a ricoprire la parete della zona trucco.


Spazialità architettonica, preziosità dei materiali e cura dei dettagli sono le chiavi di lettura adottate da DAP studio per restituire un’anima a un luogo magico e segreto in cui attori, cantanti, ballerini, musicisti, performer si preparano a entrare in scena, in uno spazio in cui si entra persona per uscirne personaggio, attraverso una soglia tra mondo reale e dimensione artistica.


Varcata l’entrata, un nastro di listelli di legno ritmato da doghe distanziate s’innalza verso il soffitto, lo avvolge, si svolge verso la postazione dell’artista e si distende lungo la postazione trucco. L’ingresso è stato reso tridimensionale con la creazione di armadiature e contenitori integrati nel rivestimento a parete, così come i vani tecnici.


Due lucernari in ottone inquadrano il cielo e, come riflettori naturali, inondano di luce il camerino, coadiuvati da un sistema di spot e led, inseriti con magneti anche tra le doghe, che dà vita a una morbida scenografia nelle ore serali, regolata a discrezione dell’artista che può riposizionarli e creare differenti scenari luminosi tramite app o telecomando.


Il design lineare e poco invasivo offre flessibilità degli spazi, mentre è l’essenziale a emergere: lo specchio tondo per il trucco, la poltrona di Giò Ponti, il vaso di fiori, lo specchio verticale a parete, il nido accogliente. E l’artista.
La cromia dell’ottone si ripete in alcuni dettagli d’arredo e, nell’insieme, sono stati utilizzati materiali caldi e preziosi – come il parquet creato ad hoc e verniciato di nero. Nero che domina uniformemente dove non è presente il rivestimento in legno, donando eleganza e neutralità a tutte le parti strutturali del camerino e il metallo dello specchio.


“Entrare in un teatro immenso qual è il TAM e respirarne il silenzio e la solitudine di questo momento storico – afferma DAP studio – ci ha spronato a voler lasciare un segno, un frammento che diventasse parte integrante della complessità della macchina teatrale in via di ripartenza.
E rendere questo spazio in qualche modo protagonista è un intrigante rovesciamento di prospettiva. Trasformare il camerino, in cui è ‘vietato l’ingresso’ per definizione, è come incidere in uno spazio altamente simbolico, quasi sacro”.


 


 


Sponsor del camerino 16: Barth, Targetti, Molteni, Tonelli design, Signorelli, Lombardo Casa, Olivari, Vimar, Gruppo Censeo, Loga srl, Novacolor.


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Vietato l’Ingresso, progetto ideato e curato da Giulia Pellegrino, è l’iniziativa che ha permesso a TAM, Teatro Arcimboldi Milano, di riaprire al pubblico e agli artisti in modo non convenzionale dopo oltre un anno di chiusura forzata. A Vietato l’Ingresso hanno aderito 17 studi tra i più rilevanti nel settore del design, dell’architettura e dell’interior, ognuno delle quali ha ‘adottato’ un camerino con l’obiettivo di dargli una nuova anima.

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    Project details
    • Year 2021
    • Work finished in 2021
    • Status Completed works
    • Type Theatres / Interior Design
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