Ponte pedonale che attraversa il Rio Concias nel Comune di San Sperate | nicolay frau

San Sperate / Italy / 2010

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Posto in un luogo strategico, Cagliari a soli venti chilometri e la dorsale stradale sarda che gli scorre affianco, il Comune di San Sperate vive una condizione privilegiata in quanto già negli anni sessanta del secolo scorso, nel paese si inizia a respirare un’ aria e una vita culturale, che nel corso del tempo lo designerà dapprima come “Paese Museo“, con i caratteristici Murales che adornano le facciate delle case, fino ad oggi e alle relazioni e i contatti con le più importanti accademie d’ arte d’ Europa.
Iniziatore e principale protagonista di tale attivismo culturale è l’artista Pinuccio Sciola che rientrato nel paese, decide di trasformare San Sperate nel “Paese Museo“. Così nei muri delle case, rinfrescati completamente di calce bianca, vengono dipinti dei murales e nelle piazze vengono posizionate varie sculture. Questa iniziativa coinvolge gran parte della popolazione ed ha un gran seguito, non solo fra i suoi compaesani, ma anche fra numerosi artisti, fra i quali Foiso Fois, Gaetano Brundu, PrimoPantoli, Giorgio Princivalle.
Le molteplici istanze di funzionalità, di comunicazione, di rappresentatività, di scambio culturale, di aggregazione e infine di equità sociale all’ interno di una comunità sono alcuni dei fattori che rendono non solo interessante, ma forse necessario un nuovo tassello, una frase da aggiungere a quelle precedenti e che dia alito per quelle successive di uguale e magari maggior intensità e tenore.
Un ponte dotato di corpo e di metafora è dunque questo, collocato nel mezzo del paese, unione tra l’ antico e il moderno, baricentro e luogo di sosta, ma al contempo il superamento delle acclività orografiche che la natura impone all’ uomo.
La proposta cerca di riassumere e soddisfare tutto questo in un gesto che dia parità di dignità ai meno fortunati eliminando del tutto le barriere architettoniche, non soltanto da un punto di vista meramente pratico, quanto da un punto di vista sensibile, sviluppandosi in piano per poi protendersi con una semplice rampa al superamento del dislivello, una rampa che serve tutti in ugual modo.
Un luogo simbolico attivo, di rappresentanza e dialogo;
dialogo culturale ma anche quotidiano, di ritrovo per gli anziani del paese, per i giovani e per il reciproco conforto e scambio di esperienze.
Un oggetto di architettura permanente che tende a diventare icona, un padiglione espositivo flessibile per occasioni particolari ma anche una casa all’ aperto nelle giornate normali.
Un oggetto scultoreo a macroscala, dotato di una propria identità estetica.
La proposta progettuale si inserisce nel luogo in cui è attualmente collocata la passerella in ferro, luogo baricentrico per l' intero paese, ma equidistante dagli attuali due ponti esistenti più vicini ad esso.
La struttura planimetrica del nuovo ponte è costituita da un segno più forte, uno pseudovolume completamente aperto disposto in modo perpendicolare agli argini del fiume che, se verso la Via Risorgimento risulta la stessa quota stradale, dalla parte della via Rio Concias termina con un affaccio simbolico, un balcone che mette in relazione la parte antica del paese con il nuovo.
La differenza di quota è superata con una sorta di bretella laterale che si incastra nel volume principale.
Il concetto di fondo è stato quello di generare un volume scultoreo riconoscibile in quanto tale, con ambizioni di nuovo padiglione espositivo e diversi modi di utilizzo, dalla fruizione quotidiana a manifestazioni di natura culturale.
Il progetto è costituito da una serie di layer materici sovrapposti, la platea in cemento armato dalla quale si ergono due doppi portali di chiusura nello stesso materaile, il pavimento in travertino, i nastri di luce al pavimento, la balaustra in acciaio spazzolato, fino all'involucro di chiusura costituito da una serie infinita di portali che frantumano il volume rendendo il dentro e il fuori percettivamente contigui, la loro struttura in legno è rivestita internamente in acciaio bianco ed esternamente in acciaio corten.
Tale artificio di unioni genera, insieme al sistema di illuminazione posto sul pavimento, delle visioni notturne in cui dal parallelepipedo si diramano infiniti tagli o piani di luce.
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    Posto in un luogo strategico, Cagliari a soli venti chilometri e la dorsale stradale sarda che gli scorre affianco, il Comune di San Sperate vive una condizione privilegiata in quanto già negli anni sessanta del secolo scorso, nel paese si inizia a respirare un’ aria e una vita culturale, che nel corso del tempo lo designerà dapprima come “Paese Museo“, con i caratteristici Murales che adornano le facciate delle case, fino ad oggi e alle relazioni e i contatti con le più importanti accademie d’...

    Project details
    • Year 2010
    • Client Comune di San Sperate
    • Status Competition works
    • Type Bridges and Roads
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