Riqualificazione aree adiacenti il centro storico di Umbertide | Ilario Tassone

L’impianto urbano tende alla configurazione della quota di appoggio della città fortificata come luogo per il tempo libero. L’imposizione di una figura chiara, dal forte impatto geometrico, definisce un ambito spaziale riconoscibile nel quale una modellazione plastica della linea di terra articola il piano di attacco al suolo della città murata e ridisegna le sponde sul canale al fine di riproporre la presenza del sistema dell’acqua come elemento dominante all’interno dell’area. La nuova configurazione degli argini, operando con una una serie di piani inclinati percorribili, mantiene intatte le murature esistenti fino ad un altezza di tre metri sul livello dell’acqua, indicata come soglia di sicurezza per possibili tracimazioni. Un sistema di relazioni, tra contesto e edifici di progetto, emana nuove gerarchie sulla vocazione funzionale di un’area posta a ridosso del centro storico determinando l’individuazione di una centralità urbana in grado di non alterare il rapporto di scala tra spazio aperto andamento del costruito degli spazi pubblici presenti all’interno della città fortificata. Il vassoio verde fa da base alle emergenze della “Collegiata” e de “la Rocca” stabilendo un punto di vista privilegiato da cui osservare l’abitato. Tale giacitura ribadisce l’immagine iconografica classica dell’abitato di Umbertide proponendo una prospettiva centrale avente come punto di fuga l’edificio ex sede della Monte dei Paschi di Siena.